La musica questione di cultura o di neuroni
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Oggi è materia per i neuroscienziati cercare di capire il motivo per cui la musica ha un suono armonico, quindi perché alcune note stridono se messe insieme e altre invece producono capolavori. Il dibattito, che va avanti dai tempi di Pitagora, è fra chi crede che questa differenziazione sia dovuta alla conformazione del cervello, o dell’orecchio, umano e chi, invece, pensa che si tratti di cultura.
Josh McDermott, scienziato cognitivo del MIT, ha cercato di trovare una soluzione studiando la popolazione Tsimane in Amazzonia. Ha così scoperto che fra di loro erano altrettanto apprezzati gli accordi dissonanti quanto quelli armonici. Le ricerche sui neonati hanno invece mostrato una maggiore tendenza a concentrarsi su suoni consonanti. Anche i neuroni dei macachi reagiscono diversamente ai suoni armonici. La ricerca, insomma, è ancora in corso.
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