Ma di questo passo la Jolie canterà alla Scala
- Written by Sandro Cappelletto
- Published in Attualità
11/08/2015
Sandro Cappelletto
Gentile Sovrintendente, la domanda al maestro Accardo è esatta due volte. La prima: la Commissione Musica del Ministero ha quest’anno «per la prima volta finanziato progetti legati al mondo del pop, del rock e del jazz». Non è così? La seconda: «Musicisti come Bob Dylan, Elton John e Ludovico Einaudi sono stati invitati nella stagione estiva del Teatro dell’Opera di Roma». Non li ha forse invitati?
Sono segnali inequivocabili e concomitanti di una sempre più diffusa tendenza della quale non è difficile immaginare le conseguenze, che a me non piacciono. Lei scrive che con questi tre concerti il Teatro dell’Opera ha guadagnato: vorrei vedere che ci avesse pure perso! Le Fondazioni lirico-sinfoniche ricevono dallo Stato e dagli Enti locali finanziamenti finalizzati a produrre opere, concerti sinfonici, balletti. In futuro questi contributi diminuiranno ed è certamente necessario trovare altre risorse: però, senza perdere la propria identità. Lei sta facendo un ottimo lavoro in teatro (con qualche caduta di stile, come il brutto Galà visto su Raiuno la sera di mercoledì 5 agosto): insista su questa strada. Elton John vuole suonare a Caracalla? Perché non affittargli le Terme a caro prezzo, senza inserire lui e gli altri artisti pop in una stagione “d’opera e di balletto”? Il ricavo sarà maggiore e non si avranno confusioni. Altrimenti, fra un paio d’anni, Angelina Jolie inaugurerà la Scala.
fonte: La Stampa