Solo un utente su dieci paga la musica in streaming
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Acquistare musica in streaming non è ancora nelle abitudini dei consumatori. Solo uno su dieci, infatti, acconsente a pagare per il servizio secondo uno studio di GlobalWebIndex. La probabilità però si alza nella fascia fra i 16 e i 24 anni, la più redditizia per le aziende.
Una parte significativa dei guadagni arriva comunque ancora dalla pubblicità. Spotify ha spiegato di recente, durante un evento del settore, che aumenterà le sue pubblicità per gli abbonamenti non a pagamento. Alcuni marchi, inoltre, sponsorizzano delle playlist. Un aumento delle pubblicità è stato deciso anche da Soundcloud.
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