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Giorgio

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SCOMPARSO IL PAPÀ DELL'ASSOCIATA BARBARA FIORONI

 

E' venuto a mancare questa mattina Walter Fioroni, padre dell'Associata Barbara Fioroni e storico impresario dei grandi protagonisti della musica e del teatro.

Le esequie avranno luogo sabato 13 ottobre alle ore 15 presso il Duomo di Arezzo (Piazza del Duomo).
 
La Segreteria di Assomusica ha provveduto ad inviare un telegramma di condoglianze a nome di tutti gli Associati a Barbara e famiglia.
 
Di seguito gli indirizzi dell'ufficio per coloro che avessero piacere ad inviare un telegramma a titolo personale:

Barbara Fioroni
Sipario Management srl
Via Guido Monaco, 41
52100 Arezzo AR

REEPERBAHN FESTIVAL/ CLAUDIO TROTTA (BARLEY ARTS): UN NUOVO RINASCIMENTO DELLA MUSICA

 

A settembre Claudio Trotta è stato invitato a parlare nella conferenza sul futuro della musica al prestigioso Reeperbahn Festival di Amburgo in Germania. Pubblichiamo integralmente il suo intervento, possibile spunto per future altre discussioni sul tema.

Buongiorno a tutti e grazie per avermi invitato in questa importante conferenza  così ricca di contenuti e possibilità e per avermi scelto per questo keynote speech.
 

Immagino che la scelta sia dovuta alla mia proverbiale tendenza a dire quello che penso, costi quel che costi, senza calcoli, senza limiti, talvolta con qualche problema a seguire...

 

Più seriamente, credo che la scelta di invitare me abbia a che fare con la mia storia professionale, che mi vede da quasi 35 anni lavorare nella musica e negli ultimi anni più in generale nell'entertainment, magari non sempre con successi commerciali immediati, ma credo sempre con passione, coraggio, intraprendenza e visione per il futuro.
Ad esempio negli anni 80 sono riuscito a cogliere le potenzialità della musica heavy metal e ho importato il Monsters of Rock, poi negli anni 90 sognavo di realizzare un grande festival sullo stile di Reading, o del Rock Am Ring e - forse quando l'Italia non era ancora pronta - ho dato vita a Sonoria e continuo ancora a mettermi in gioco e a rischiare per rendere concrete le mie visioni.

Nel roster Barley Arts c'è posto da sempre per spettacoli diversissimi fra loro: Ac-Dc e Kris Kristofferson, Bruce Springsteen ed LMFAO, We Will Rock You il musical dei Queen e family show come Walking With Dinosaurs, un festival come 10 Giorni Suonati, creato da noi su qualità e sostenibilità, e mostre internazionali di "edutainment"(educational and entertainement), rap italiano e indie rock. Perchè ho sempre pensato che la diversità sia ricchezza.

 

Inoltre, come direbbe Freddie Mercury, "Qualunque cosa tu faccia, falla con stile". E questo è un buon presupposto per cominciare.

 

Il tema che mi è stato chiesto di affrontare è in effetti uno di quelli a me più cari: l'omologazione, la globalizzazione, il consolidamento di pochi grandi player nel mondo della musica e dell'enternaiment, della comunicazione e dei media. Questo da molti anni si scontra quotidianamente con chi come me ama il vecchio ruolo dell'imprenditore, che "armato" solo della propria consapevole follia pensa di poter fare qualcosa di utile non solo a se stesso e alla propria azienda, i propri dipendenti, la propria famiglia, ma alla società in cui vive alla storia di cui fa parte.

E per far capire meglio il mio pensiero vi voglio leggere due citazioni di  Luigi Einaudi (1874 – 1961), economista, pubblicista, uomo politico e 2° Presidente della Repubblica Italiana:

"La pianta della concorrenza non nasce da sé, e non cresce da sola; non è un albero secolare che la tempesta furiosa non riesce a scuotere; è un arboscello delicato, il quale deve essere difeso con affetto contro le malattie dell'egoismo e degli interessi particolare, sostenuto attentamente contro i pericoli che da ogni parte lo minacciano sotto il firmamento economico". (da Economia di concorrenza e capitalismo storico, giugno 1942, p. 65)
 

"Migliaia, milioni di individui lavorano, producono e risparmiano nonostante tutto quello che noi possiamo inventare per molestarli, incepparli, scoraggiarli. È la vocazione naturale che li spinge; non soltanto la sete di guadagno. Il gusto, l'orgoglio di vedere la propria azienda prosperare, acquistare credito, ispirare fiducia a clientele sempre più vaste, ampliare gli impianti, costituiscono una molla di progresso altrettanto potente che il guadagno. Se così non fosse, non si spiegherebbe come ci siano imprenditori che nella propria azienda prodigano tutte le loro energie ed investono tutti i loro capitali per ritirare spesso utili di gran lunga più modesti di quelli che potrebbero sicuramente e comodamente ottenere con altri impieghi". (da Dogliani, Dedica all'impresa dei Fratelli Guerrino, 15 settembre 1960)

Evidentemente il mio pensiero non è così bizzarro,anomalo o insensato ....

 

 

Ma facciamo un salto nel passato più recente e inquadriamo il concetto di globalizzazione della musica.

Siamo tutti abituati ad ascoltare canzoni americane, inglesi, spagnole o comunque in altre lingue. I pro di questo fatto sono l'arricchimento della nostra cultura personale o dei popoli intendendo la cultura in senso antropologico come l'equilibrio quotidiano,il "linguaggio" del nostro tempo biologico,delle giornate che passano tutte uguali e tutte diverse fra di loro.

Un altro pro è l'allargamento degli orizzonti, la contaminazione dei generi, l'abbattimento degli steccati fra "colto" ed "extracolto", fra " leggero" e "serio", fra pop e classico.

I contro...i contro sono la perdità di identità culturale,il fenomeno della standardizzazione che va a discapito di ognuno di noi,le varie "culture" che si fondono in un unico spesso impersonale "mix" ...troppo spesso sia ascoltano canzoni italiane o francesi o svedesi che assomigliano terribilmente ad altre anglo-americane.
 

 

Ho letto un interessante studio sulla Globalizzazione di Francesco Podestà, che sposo in toto.

Parte da una distinzione fra globalizzazione passiva e globalizzazione attiva.

 

1. la globalizzazione passiva deriva da una crescentedivisione in generi, sottogeneri e microgeneri musicali: commerciale/alternativa, classica/leggera, pop/rock e così via.  Questa divisione tende a diventare un limite mentale del quale siamo inconsapevoli, come nella vita quotidiana, nella quale siamo soliti ragionare in termini dualistici: giusto/sbagliato, destra/sinistra, bianco/nero. La globalizzazione è vissuta come una minaccia alla propria individualità. In questo caso ci stiamo muovendo verso una confusione dell’ascolto musicale.
 

2. la globalizzazione attiva deriva dalla curiosità: un semplice e primario bisogno di conoscenza ci conduce a un'esperienza di ricerca e apprendimento. E' frutto di uno sforzo volontario attraverso il quale tendiamo ad ampliare la nostra cultura musicale. La globalizzazione è vissuta come un’espansione della propria individualità. In questo caso ci stiamo muovendo verso una consapevolezza dell’ascolto musicale.
 

Queste due forze contrapposte hanno un’influenza enorme non solo su ciò che ascoltiamo, ma anche su come, dove, quando e perchè ascoltiamo musica. Naturalmente non siamo sempre soggetti alla stessa forza, ma mentre la prima è automatica, la seconda richiede uno sforzo da parte nostra. Quindi sta a noi metterci sotto l’una o l’altra.

 

E farlo in una maniera o nell'altra è anche ciò che genera l'idea diversa di Impresa delle persone, delle aziende, dei gruppi di individui che operano nell'odierno Music and Enternaiment Business, degli artisti e anche del pubblico, che è un elemento primario attivo e non passivo e che ha tante possibilità in più da quando Tim Berners, un informatico britannico, ha inventato Internet insieme a Robert Caillau.

 

La globalizzazione infatti permette anche alcune straordinarie opportunità e ne cito brevemente due fra le tante:

 

1. il "crowd funding": il caso di AMANDA PALMER

Amanda Palmer è stata l'originalissima cantante dei Dresden Dolls, una band newyorkese che ha pubblicato alcuni album con Roadrunner, etichetta appartenente al colosso Warner Music. Dopo la rottura del contratto discografico ha cominciato a gestirsi in completa autonomia. Recentemente ha lanciato una sottoscrizione attraverso Kickstarter, per chiedere ai suoi fan di finanziare il suo prossimo progetto discografico. La sottoscrizione prevedeva un contributo minimo di 5 dollari, che dà diritto al download gratuito della versione deluxe dell'album in digitale. L'obiettivo dichiarato era quello di raccogliere 100.000 dollari. Ne sono arrivati poco meno di 1 milione, dieci volte tanto, grazie al contributo di 20.474 fan. La Palmer ha già annunciato che il denaro raccolto servirà a coprire i costi di registrazione, missaggio, stampa, distribuzione e promozione del nuovo disco, ma anche a finanziare la stampa di un libro e le spese vive di un tour che include show privati a casa dei fan che hanno elargito le somme più consistenti o uno show di beneficienza a favore di un progetto di loro gradimento.

 

2. Un'altra esperienza interessante è quella che vede protagonista l'etichetta discografica di Seattle "Sublime Frequencies" che, fondata da Alan Bishop, ha iniziato pubblicando testimonianze registrate fra musicisti di strada o da stazioni radiofoniche in terre lontane come Bali o Sumatra, per la maggior parte registrazioni effettuate molti anni prima che l'etichetta vedesse la luce. Quindi vera "world music", diversissima da quella che solitamente troviamo accanto alla cassa dei coffee shop... Poi nel 2007 la Subliem Frequencies ha pubblicato i demo del musicista siriano Omar Souleyman, e anche l'album dei Group Doueh, una band di chitarristi del Sahara, perciò materiale di artisti contemporanei, in attività, in grado di produrre musica, andare in tour, generare economie. In questo modo l'etichetta ha spostato il suo focus dal catalogo alal musica contemporanea, ma sempre con il preciso intento di pubblicare non "musica world" ma ESPERIENZE musicali dal mondo.

Bishop in realtà ha più volte dichiarato che la linea artistica dell'etichetta non esiste: niente musica "world", "etnica", "alternativa", niente etichette.

 

Queste alcune sue dichiarazioni:

"Molti ci chiedono quale sia la linea per le nostre scelte artistiche, ma la risposta è sempre la stessa: sappiamo che ci piace quando lo ascoltiamo "

 

"si può dire che 'educhiamo' in modo spontaneo persone desiderose di ascoltare, ma è un obiettivo inconscio per quanto riguarda la linea editoriale dell'etichetta"

 

"Naturalmente abbiamo punti di riferimento intorno ai quali muoverci: la musica degli anni '60; i suoni grezzi, ricchi di espressività, non filtrati da processi di produzione; poi un'attenzione particolare per il Nord Africa, il Medio-Oriente e il Sud-Est Asiatico...abbiamo interessi talmente vasti!"

 

"Ovunque vada ho con me il registratore e continuo a cercare e ad ascoltare cose delel quali valga la pena cogliere il suono. Quasi tutti i miei istanti preferiti sono frutto di esperienze casuali che mai avrei immaginato di fare. Cocciutaggine e pazienza sono fondamentali per queste dinamiche. "

 

I dischi di musica etnica sono usciti dagli scaffali dei negozi specializzati per entrare in quelli dei media stores. C'è qualche relazione tra ciò e l'abbattimento delle frontiere a cui si assiste oggi nel mondo globalizzato? Sono nate nuove sensibilità nel pubblico? La musica popolare subisce un'evoluzione concettuale che la ''trasforma'' in world music, e in quest'ultima veste si inserisce a pieno titolo nell'industria culturale discografica globalizzata. Ne nascono alcuni concetti come ibridazione etnomusicale, patchwork etnomusicale, glocal musicale, global city musicale, etnicità diffusa. Si è voluto applicare gli strumenti d'analisi della globalizzazione ad un settore della produzione culturale, la musica etnica, che costituisce un crocevia di significati particolarmente ricco e stimolante.

 

Non aver paura della globalizzazione con professionalità,creatività,coraggio,efficenza sembrerebbe essere per me e per fortuna per tanti "player" nel mondo la ricetta per applicare positivamente e attivamente i processi  di cambiamento della società in cui viviamo, processi che ovviamente non coinvolgono solo la nostra tanto amata "famiglia dello spettacolo" ma tutta la società, il nostro presente, il nostro futuro e soprattutto quello delle future generazioni.

Come competere nel nostro ambito del Live Enternaiment con giganti come Live Nation, Universal, Viacom, AEG e cavalcare le possibilità della globalizzazione?

 

Sono auspicabili relazioni e scambi fra indipendenti di diverse parti del mondo, fra sensibilità diverse ma con un unico disegno individuale e collettivo: quello di esprimersi attraverso il proprio lavoro, la propria identità, la propria capacità di produrre e promuovere nuovi modelli che possano avere una loro dimensione, una propria sostenibilità economica, sociale ed ecologica.

Un nuovo rinascimento della forma dello spettacolo, del concerto, del festival con una attenzione globale e a 360 gradi alla qualità, alla diversità e alla ricchezza della proposta.

 

Nessuna concentrazione di potere in poche mani ci deve impedire di continuare ad esprimerci e la società in cui viviamo - così frammentata, insicura, incerta sui modelli sociali da perseguire - ci offre paradossalmente maggiori possibilità.

Ci sono ora molti più varchi, meno omologazioni culturali di quelle che c'erano per esempio negli anni 80 e 90 .

 

La "Videomusic" è finalmente morta, le fratture fra i generi musicali, gli stilemi e le possibilità organizzative e produttive si sono definitivamente rotti.

Ma ci vuole intraprendenza, originalità e la voglia di studiare, conoscere e capire le varie nicchie, nonchè la forza di ingrandirle ed esaltarle.

 

Ce la possiamo fare!

 

"YOU CAN GET IT IF YOU REALLY WANT" - jimmy cliff  che ho fatto ascoltare ai presenti in sala

 

Lo speech è stato scritto da me in Italiano in collaborazione con Elena Pantera,tradotto in inglese da Raffaella Rolla,gli audio delle citazioni di Einaudi e Bishop sono stati registrati e interpretati da Paolo Barillari.

Ho comunque aggiunto alcune considerazioni e appunti improvvisati al momento 

 

_________________________

Claudio Trotta

Hamburg, 21 Settembre 2012

CONVOCAZIONE DEL CONSIGLIO DIRETTIVO DEL 22 OTTOBRE 2012

 

Il Consiglio Direttivo di Assomusica è convocato per il giorno lunedì 22 ottobre 2012 a Milano, presso la sede Agis, in Via Luigi di Savoia 24. La riunione avrà inizio alle ore 10.30 ed il termine è previsto per le ore 16.30.

DIECI GIORNI SUONATI" VINCE IL GREENER FESTIVAL AWARD E OTTIENE ALTRI PRESTIGIOSI RICONOSCIMENTI INTERNAZIONALI

 

AGF Award 20121Il festival, prodotto da Barley Arts al Castello Sforzesco di Vigevano, nel suo terzo anno di vita vince il "Greener Festival Award", ottiene la nomination per il "Green Inspiration Award" ed è in lizza per il "Best Medium-Sized Festival" al Festival Awards 2012.

L'associazione no-profit A Greener Festival, nata nel 2006 per promuovere la sostenibilità ambientale nei festival di arte e musica in Europa, Stati Uniti ed Australia, ha conferito aDieci Giorni Suonati, il festival organizzato e prodotto da Barley Arts al Castello di Vigevano, ben 2 stelle,appena una in meno rispetto ad appuntamenti internazionali dal pedigree importante come il Primavera Sound oil Bonnaroo. Le 2 stelle e la definizione di "Commended" sono attribuite ai festival caratterizzati da buona organizzazione e conclamata consapevolezza ambientale.

INCONTRI TERRITORIALI DI ASSOMUSICA: IL PRESIDENTE SPERA INCONTRA GLI ASSOCIATI

 

IMGP2763Il Presidente Vincenzo Spera, tenendo fede ai suoi obbiettivi programmatici, ha iniziato un percorso di dialogo e confronto con tutti gli Associati Assomusica non solo per informare sul proprio operato ma soprattutto per ascoltare e ricevere impulsi volti a ridare slancio a tutto il comparto della musica dal vivo.

A tal fine, sono stati organizzati degli incontri territoriali tra il Presidente e gli Associati di ciascuna Regione di Italia, in modo da toccare tematiche e affrontare problematiche che siano profondamente legate al contesto operativo.

Ad oggi sono stati realizzati due incontri: il 10 novembre con gli Associati della Toscana e dell’Umbria a Firenze - città simbolo dell’Associazione, città natale di Assomusica - e il 15 novembre a Modena, presso il prestigioso Baluardo della Cittadella, con gli Associati della Regione Emilia Romagna.

Sono in programma, inoltre, i seguenti incontri:  il 20 novembre con gli Associati del Piemonte all’Agis di Torino, il 22 novembre con gli Associati del Triveneto al Gran Teatro Geox di Padova; il 5 dicembre con gli Associati di Lazio e Abruzzo all’Agis di Roma; il 6 dicembre con gli Associati della Campania, all’Agis di Napoli; l'11 dicembre con gli Associati della Lombardia, all'Agis di Milano.

Verranno organizzati in seguito gli incontri con gli Associati delle altre regioni d'Italia.

 

PROTTI SU IL SOLE 24 ORE: GLI SPETTACOLI MIGLIORANO LA VITA

 

ritratto-paciol-258Pubblichiamo l’intervento del Presidente dell’Agis, Paolo Protti, pubblicato il 18 novembre scorso sul Il Sole 24 Ore Domenica

L’Agis, che rappresenta le diverse anime dello spettacolo italiano, aveva già condiviso e sostenuto l’impegno de Il Sole 24 Ore per promuovere il rilancio del settore culturale, nell'economia italiana, attraverso Il Manifesto della Cultura. L’iniziativa, insieme ai recenti Stati Generali della Cultura ( a Roma, al Teatro Eliseo,il 15 novembre), ha contribuito a riportare il settore all’attenzione delle istituzioni e della società civile, anche attraverso gli interventi di esponenti del mondo dello spettacolo in rappresentanza di tutte le articolazioni professionali dei comparti cinema, prosa, musica, danza, circhi e spettacoli viaggianti. Le stesse componenti che, in occasione della recente “Giornata dello Spettacolo” al Quirinale, con i Premi Vittorio De Sica e le Maschere del Teatro, hanno visto ribadita dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, la propria funzione culturale, sociale ed anche economica, con le decine di migliaia di imprese che operano nel settore culturale e con oltre 200 mila addetti, molti dei quali giovani.

Codice Etico

Con atto sottoscritto dai soci fondatori in data 28 novembre 1996 è stata costituita un'Associazione privata denominata “ASSOMUSICA - Associazione fra produttori e organizzatori di spettacoli musicali”. L'Associazione ha come scopo anche quello di salvaguardare e migliorare la professionalità e l'immagine della categoria dei produttori ed organizzatori di spettacoli musicali dal vivo e di coloro che si occupano imprenditorialmente dell'organizzazione, allestimento e coordinamento di tourneé musicali.

A tal proposito, in attuazione di quanto previsto dallo Statuto con il presente atto, che ne costituisce parte integrante, si stabiliscono le norme di comportamento che gli associati con l'iscrizione all'Associazione si impegnano ad osservare nella condivisa opinione che una condotta non deontologicamente corretta lede il funzionamento dell'Associazione e soprattutto, l'immagine di tutta la categoria imprenditoriale nei confronti della pubblica opinione, del legislatore e della Pubblica Amministrazione.

 

Gli Associati, come imprenditori operanti nel settore dell'organizzazione di spettacoli musicali dal vivo, si impegnano:

 

  • ad applicare leggi, regolamenti e contratti di lavoro, con particolare riferimento a tutta la normativa in merito alla vigilanza sulla sicurezza dei luoghi di pubblico spettacolo, alla prevenzione degli incendi, degli infortuni e dell'inquinamento ambientale, incluso quello acustico;
  • a favorire la crescita professionale dei propri collaboratori e a salvaguardarne sempre la sicurezza sul luogo di lavoro;
  • ad assumere atteggiamenti responsabili, equi e corretti con artisti, agenti, gestori di spazi, operatori del settore svolgenti tutte le attività del processo produttivo, fornitori e concorrenti;
  • a mantenere rapporti corretti e moralmente integri con la Pubblica Amministrazione ed i partiti politici.

 

Gli Associati, nell'ambito dell'Associazione, si impegnano:

 

  • a partecipare attivamente alle iniziative dell'Associazione fornendo il proprio contributo anche di critica in modo leale e trasparente;
  • a contribuire alle scelte dell'Associazione avendo di mira gli scopi dell'Associazione e non interessi propri, particolari o diversi;
  • a rispettare le decisioni dell'Associazione;
  • a non partecipare ad organizzazioni concorrenti o conflittuali e ad informare tempestivamente l'Associazione di ogni situazione che possa modificare il rapporto con l'Associazione e gli altri Associati.

 

Gli eletti alle cariche sociali si impegnano:

 

  • a fornire tutti i chiarimenti richiesti in merito alla correttezza del loro comportamento, sia in ambito associativo che nella loro attività professionale;
  • ad assumere gli incarichi al solo scopo di perseguire gli interessi dell'Associazione e non i propri;
  • a mantenere un comportamento equilibrato ed ispirato ad equità nella gestione dell'Associazione;
  • a contribuire a mantenere l'unità della categoria nei confronti dell'esterno senza con ciò limitare il dibattito interno;
  • a non divulgare informazioni conosciute nello svolgimento dell'incarico;
  • a dimettersi dagli incarichi quando la permanenza nella carica possa ledere l'immagine dell'Associazione.

Collegio dei Revisori dei Conti

ELETTO DALL'ASSEMBLEA DEI SOCI 2024

 
Presidente 
  • Francesco Paolo Nappi
 
 Revisori effettivi
  • Stefano Brambilla
  • Luca Nottola
 
Revisori supplenti
  • Luciano Zucchet


 

Consiglio Direttivo

L'elenco dei Consiglieri eletti dall'Assemblea dei soci 2023 

PRESIDENTE 

  • Carlo Parodi

PRESIDENTE VICARIO 

  • Paolo De Biasi

VICEPRESIDENTE 

  • Fulvio De Rosa

CONSIGLIERI

  • Vincenzo Bellini
  • Giuseppe Gomez Paloma
  • Giampaolo Grotta
  • Rita Zappador
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