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Assomusica Roma

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PREMIO ASSOMUSICA “ FRANCO MAMONE” ALLA NAPOLETANA ROBERTA APREA

“Napoli è nel cuore della musica e la musica ha Napoli nel cuore” con queste semplici parole Vincenzo Spera, presidente Assomusica, ha salutato i convenuti,  questa mattina (mercoledì 4 marzo 2015) all’AGIS di Piazza del Gesù per la cerimonia di conferimento del Premio “Franco Mamone”. “Siamo orgogliosi di accogliere questa manifestazione -  aggiunge Luigi Grispello, presidente dell’Agis Campania – che premia giovani menti impegnate in percorsi di studio e ricerca fondamentali per quanti operano nel settore dello spettacolo dal vivo”. Giunto alla sua decima edizione, istituito nel 2003 dall’associazione italiana che unisce gli organizzatori e produttori di spettacoli e musica dal vivo, il riconoscimento è assegnato in memoria del grande promoter italiano prematuramente  scomparso nel luglio del 1998, a soli 58 anni di età,  per sostenere il lavoro di ricerca di giovani studenti che nel loro percorso di formazione diano prova di saper promuovere in quest’ambito  analisi approfondite ed innovative.
 “Un doveroso omaggio – ha sottolineato Vincenzo Spera – per un grande protagonista della scena musicale internazionale che troppo presto ci ha lasciato. Un maestro a cui dobbiamo, già negli anni ’70 e ‘80, l’organizzazione di tour destinati a restare nella storia del rock, dai Pink Floyd, ai Deep Purple, Police, Dire Straits, Patty Smith, Bob Marley, Prince, Eric Clapton, Bruce Springsteen, giusto per fare qualche nome”.
A Napoli, i presidenti Vincenzo Spera e Luigi Grispello, insieme al giornalista Renato Tortarolo membro della commissione esaminatrice, hanno premiato  Roberta Aprea, giovane laureata dell’Università Federico II, per la sua tesi intitolata  “Evento Rock. Organizzazione e Gestione del Concerto nella Popular Music”. A Roberta Aprea è stato consegnato il trofeo, una targa in argento, che riproduce il palco del grande concerto di Bob Marley a San Siro, il 27 giugno del 1980 organizzato proprio da Franco Mamone, ed una borsa di studio in denaro.
La cerimonia di premiazione all’AGIS di Napoli ha offerto l’occasione di ricordare anche il promoter napoletano Chicco Marin, recentemente scomparso, attraverso le parole Peppe Gomez, suo grande amico e sodale delle prime grandi imprese, come, ad esempio, il concerto degli Iron Maiden, il primo a Napoli, negli anni ’80.
 
 
Comunicazione “Assomusica”
Daniele Mignardi Promopressagency per
info@danielemignardi.it  - Tel. 06.32651758
 
AGIS – unione regionale Campania
per l'ufficio stampa: Renato Rizzardi
+39 0815523222 fax +39 0815521326

Start Up Imprese innovative, finanziamenti ministeriali fino all’80% e a tasso zero: come accedere

NON SONO ancora moltissime, ma sono sempre di più.
Si occupano di tecnologia, ma non solo. E sono sotto la lente dell’Unione europea: in termini di attenzione, sviluppo, finanziamenti. Parliamo delle cosiddette “start up”, le aziende “giovani” e spesso fatte da giovani, con tante idee e pochi soldi, vogliose di innovare e, naturalmente, fare soldi.

Che cos’è Smart&Start
L’Italia prova a stare al gioco partecipando in prima persona: l’ultima novità è Smart&Start, un bando che mette a disposizione 200 milionialleaziendechesono in cerca di soldi freschi. I parametri sono piuttosto semplici: sul piatto il governo stanzia finoacirca1milione di euro per le aziende “ad alto contenuto tecnologico” e chehannonei propri piani di impresa investimenti strutturali, allo scopo di raggiungere i propri obiettivi imprenditoriali. I “paletti” impostidalbandosonodiversi: l’azienda deve essere giovane, preferibilmente condotta da giovani, meglio ancora sedadonneosedaricercatori. I soldi vengono erogati con finanziamenti a tasso zero, da restituire nell’arco di otto anni: si può richiederefinoal70% delvalore. Isoldi si possono spendere ancheperilpersonale. Enonc’è una“graduatoria”: si fa tuttoonline e in ordine di arrivo, mentre il sì o il no sono a totale discrezione del ministero.
Particolari agevolazioni per leaziende delSudedella zona terremotata dell’Aquilano, dove sul piatto ci sono anchefinanziamentiafondo perduto (fino al 20%). La proposta è piaciuta, se è vero che nel giro di 24 ore dall’avvio del bando (il 16 febbraio) sulla piattaforma telematica di Invitaliasi erano già presentate oltre 500 aziende. Un vero boom rispetto all’ultima edizione di Smart&Start, quando i progetti finanziati nel corso di un anno erano stati circa 1.250.

L’Europa direttamente
Se Smart&Start è un piano nazionale, è anche vero che si integra con il progetto europeo Horizon2020, un mega- piano da 80 miliardi che mira a rivoluzionare le piccole e medie imprese del continente: più efficienti, più flessibili e tecnologiche. Ma oltre a Horizon, sono diversi i bandi aperti dall’Ue per le Pmi: non solo e non sempre per le “start up”, ma anche per migliorare l’efficienzaelacompetitivitàdelle aziende esistenti. In questosensovannoperesempio Cosme ed Eurostars, che insieme hanno a disposizione unplafond di oltre3miliardi di euro.

Non solo tecnologia
“Start up”, d’altronde, non sempre significa tecnologia, oalmenononquella relativa all’informatica, come si può pensare. Tra le nuove aziende più interessanti dell’ultimo anno, secondo una classifica di Wired Italia, ci sono anche Micro4You, che si occupa dell’utilizzo dei microrganismi per ridurre l’impatto dell’inquinamento atmosferico, o 1Caffè, che raccoglie fondi per le associazioni no profit con una piattaforma innovativa. E nonmancano le realtà che s impegnano direttamente nel sociale, senza tecnologia 3.0macon approcci comunque innovativi.

Il crowdfunding
Anche se le opportunità per cercare finanziamenti pubblici per la propria “start up” non mancano, sono tanti quelli che, magari diffidando della burocrazia, si rivolgono direttamente alla Rete per chiede soldi. È semplice, anche se per nulla garantito: si tratta semplicemente di presentare il proprio progetto e sperare che qualcuno, con tanti o pochi soldi, lo finanzi. In Italia ci sono Derev.com, Starsup.it, Crowdfounding-Italia.com, Eppela.it, e naturalmente quelli internazionali piùnoti: Indiegogo, Gofundme, e Kickstarter.

10 anni fa moriva Franco Mamone, il primo dei grandi promoter italiani

AssoMusica lo celebra con una borsa di studio e la P.F.M. domani gli dedichera' il concerto. Un po' poco per chi ha portato in Italia Bob Marley, Dire Straits, Bruce Springsteen, Prince, Deep Purple. Il ricordo di Giancarlo Passarella.

Nel 2003 il concerto bolognese di Springsteen con la E Street Band inizio' con il suo nome storpiato dal palco da un emozionato boss: la gente ovviamente ha applaudito e fischiato, non capendo a chi Springsteen stesse dedicando l'evento. Eppure (e qui ci fidiamo della memoria del nostro diretur Giancarlo Passarella) quell'uomo avevamo fatto suonare nella nostra penisola Patti Smith, Eric Clapton, Sting, Area, Banco del Mutuo Soccorso, Sopft Machine, Premiata Forneria Marconi ... ma l'elenco sarebbe veramente molto lungo, con il pericolo di dimenticarne qualcuno di importante.

Bisogna rendere merito ad AssoMusica (che riunisce tutti i maggiori promoter italiani) che qualcosa sta facendo per mantenere forte il suo nome e l'esperienza pilota che ha rappresentato.
Dice il nostro diretur Giancarlo Passarella ...Nel 2002 la prima borsa di studio ed e' una tradizione che continua: e' un bel gesto, perche' concreto...! Al concerto di Novegro del 3 Luglio 2008 anche la P.F.M. dira' qualcosa e ci auguriamo ovvaimente che qualcuno quel nome lo colga nel casino generale. Si chiamava Franco Mamone e la sua agenzia InTalent dice il nostro Giancarlo Passarella: quando il 30 Giugno 1981 con mio fratello andai a vedere i Dire Straits a Bologna, mai mi sarei immaginato che da qualche anno dopo avrei curato gli uffici stampa proprio del promoter che organizzava questo loro primo tour italiano...

A Roberta Aprea la borsa di studio Franco Mamone per le tesi di laurea sulla musica dal vivo

Si terrà a Napoli, mercoledì 4 marzo 2015 (ore 12) all’Agis di Piazza del Gesù di Napoli la cerimonia di conferimento del Premio Franco Mamone istituito nel 2003 da Assomusica, l’associazione italiana che unisce gli organizzatori e produttori di spettacoli e musica dal vivo, in memoria del grande promoter italiano prematuramente scomparso nel luglio del 1998, a soli 58 anni di età.

“Un doveroso omaggio – sottolinea Vincenzo Spera (nella foto), presidente di ASSOMUSICA – per un grande protagonista della scena musicale internazionale che troppo presto ci ha lasciato. Un maestro a cui dobbiamo, già negli anni ’70 e ‘80, l’organizzazione di tour destinati a restare nella storia del rock, dai Pink Floyd, ai Deep Purple, Police, Dire Straits, Patty Smith, Bob Marley, Prince, Eric Clapton, Bruce Springsteen, giusto per fare qualche nome”.

Un patrimonio di conoscenza e competenza a cui, dopo qualche anno, Assomusica decide di dare un seguito, tangibile, investendo risorse per sostenere il lavoro di ricerca di giovani studenti che nel loro percorso di formazione dessero prova di saper affrontare le tematiche insite al lavoro di Mamone, premiando nello specifico quanti riuscissero a promuovere in quest’ambito analisi approfondite ed innovative.

Così, in dieci edizioni, Assomusica ha riconosciuto particolarmente meritevole il lavoro di giovani laureandi degli Atenei di Firenze, Napoli, Genova, Milano, Roma, che nelle loro tesi di laurea hanno variamente affrontato gli aspetti caratterizzanti lo spettacolo dal vivo, con particolare riferimento a quelli legislativi, fiscali, logistici, architettonici, artistici e sociali.

A Napoli, il presidente Vincenzo Spera, insieme a Luigi Grispello, presidente dell’Agis Campania, alla figlia di Franco, Gaia Mamone, e insieme ai componenti della commissione esaminatrice, Renato Tortarolo, Stefano Senardi, Fulvio De Rosa e Bruno Sconocchia, premieranno quest’anno Roberta Aprea, giovane laureata della “Federico II di Napoli”, per la sua tesi intitolata “Evento Rock. Organizzazione e Gestione del Concerto nella Popular Music”.

“Il lavoro selezionato – sottolinea Gaia Mamone - per qualità di analisi e sintesi è perfettamente in linea con il tema della borsa di studio intitolata a mio padre. Aggiungo pure che, al di là dei meriti inequivocabilmente colti dall’intera commissione, il lavoro di Roberta Aprea è per me particolarmente significativo, nonché gratificante, sia rispetto alle mie aspettative di lettrice che nella particolare relazione affettiva di una figlia che coglie, tra le righe, la gratitudine per quanto ha saputo lasciare il proprio papà”.

A Roberta Aprea, nella cerimonia all’AGIS di Napoli, alla presenza dei maggiori rappresentanti dello showbiz nazionale, verrà consegnato il trofeo, una targa in argento, che riproduce il palco del grande concerto di Bob Marley a San Siro, il 27 giugno del 1980 organizzato proprio da Franco Mamone, ed una borsa di studio in denaro.

“Ancora una volta – conclude Luigi Grispello, presidente Agis Campania – mi piace sottolineare quanto il nostro territorio si confermi preziosa fucina di talenti non solo nel campo delle arti e dello spettacolo dal vivo ma anche negli ambiti della ricerca e dello studio ad essi riferiti. Un patrimonio culturale di fondamentale importanza che deve essere tutelato e, ancor più, sostenuto attraverso investimenti adeguati dalle istituzioni pubbliche e private”.

Incontro Agis Napoli 4 marzo ore 11,30.

Cari Colleghi,
il percorso iniziato con il nostro incontro del 23 giugno u.s. e che ha visto impegnata Assomusica su diversi fronti - progetti europei, Decreto Palchi, Accordo Quadro con Inail -  ha prodotto i primi concreti risultati e, pertanto, avrei piacere di incontrarvi per illustrarveli personalmente e ricevere da voi ulterirori stimoli per proseguire.

Particolare interesse riveste la parte relativa ai finanziamenti Europei:
infatti il POR Campania non è ancora stato accettato dalla Commissione europea e quindi non è ancora nella sua versione definitiva e presenta preziose opportunità di proposte programmatiche da parte di Assomusica.

L'occasione è offerta dalla consegna della borsa di studio Franco Mamone ad una studentessa napoletana la cui tesi di laurea è stata scelta dal Comitato Scientifico del premio.

Vorrei inoltre in tale circostanza, vista la presenza della stampa e delle televisioni, cogliere l'occasione per un affettuoso ricordo da tributare al nostro collega Chicco Marin recentemente scomparso.

Vi aspetto, quindi, mercoledi 4 marzo alle 11.30 presso la sede Agis di Piazza del Gesù a Napoli.

Un Caro Saluto
Vincenzo

                                                                       SCALETTA INCONTRO

- Ore 11,30 Consegna Premio Borsa di Studio Franco Mammone;

a seguire Lunch Buffet;

-Dalle ore 13,45:
1. Presentazione del documento di sintesi del POR Regione Campania (FESR e FSE) per il periodo di programmazione 2014-   
    2020 (circa 15 min)
2. Discussione dei punti salienti ed opportunità per Assomusica (circa 30 min)
3. Definizione di tempi e modi con gli Associati per la definizione della posizione programmatica da presentare in Regione     
    (circa 15 min)
4. Discussione e conclusioni.

L'Agenzia delle entrate s'inventa la stangata pure sulla musica dance

Roma - Il cavillo, a metà strada tra il sadico-fiscale e l'anacronistico, suona più o meno così: gli spettacoli musicali dal vivo pagano un tot di tasse.

Quelli dove si balla, molto di più del doppio. Tutto quello che sta in mezzo - dalla musica elettronica ai set con il vecchio vinile e con il computer - resta a discrezione dell'esattore di turno.

Può succedere, spiega un dj che vuole restare anonimo, che per fare musica in un bar si paghino 100 euro di permesso Siae (sì, la società degli autori diretta da Gino Paoli, autosospeso per un conto in Svizzera), ma se qualcuno si mette a ballare o, peggio, se al locale viene in mente di mettere qualche luce colorata, si rischiano multe salate e il sequestro di tutta l'attrezzatura per esercizio abusivo di danze.

Come tutte le incongruenze fiscali del Belpaese, anche questa ha già provocato i suoi bei danni, con relative ricadute economiche, turistiche e di immagine. L'ultima ha fatto scalpore nel popolo della Edm, che sta per Electronic dance music ed è l'annullamento del principale appuntamento del genere, il Sensation Italy 2015, era in programma a Bologna il 18 aprile. Una cosa da 10-14mila persone per dare un'idea.

Biglietti in vendita da tempo, prenotazioni che fioccavano da tutta Europa e poi, un paio di giorni fa, la rinuncia all'evento causa tasse. Il comunicato dell'organizzazione - in inglese visto che l'appuntamento ha una rilevanza internazionale - spiega il motivo e dà la dimensione del danno per l'economia locale e anche per l'erario. «Con la recente riclassificazione della manifestazione nella sezione “dancing entertainment” da parte dell'Agenzia delle entrate e della Siae il sold-out ci avrebbe fatto perdere qualcosa come 350mila euro».

In sintesi, fino all'anno scorso il festival era catalogato come appuntamento di musica dal vivo e per questo era tassato al 20%, divisi a metà tra diritti d'autori Siae (sì, quella di Gino Paoli) e Iva. Poi qualcuno si deve essere accorto che se da una parte i dj ormai sono considerati musicisti a tutti gli effetti, a quel festival c'è sempre un sacco di gente che balla. Quindi Sensation è diventato «intrattenimento danzante». Classificazione simpaticamente vintage che fa pensare a una balera o a una Festa dell'Unità (magari quelle tirate in ballo da Gino Paoli), ma che tradotta significa imposizione fiscale al 48%, tra tassa sullo spettacolo, Iva al 22 e il solito 10% della Siae, spiegava nei giorni scorsi un addetto al settore al Resto del Carlino .

Partiti il rimborso dei biglietti e, sui social network, una valanga di proteste degli appassionati di musica elettronica, pronti a emigrare verso altri lidi. Forse in Olanda dove l'imposizione per uno spettacolo simile è all'11%. In ogni caso, a Bologna non si ballerà e al Fisco italiano non andrà un euro.

fonte: Il Giornale.it

Antonio Razzi, il senatore debutta come cantante.

Il senatore abruzzese (è nato a Giuliano Teatino nel 1948) reso famoso dalle esilaranti imitazioni di Maurizio Crozza nella sua trasmissione televisiva "Crozza nel paese delle meraviglie" ha debuttato come cantante. Il brano dell'esordio nella musica dell'uomo politico si intitola "Famme cantà", ed è corredato di un video diretto da Vincenzo Olivieri.
L'idea di far cantare Antonio Razzi si deve a Paola Palma, editrice musicale (Top Records), che racconta: "Conoscevo già il senatore Razzi, ed ero a cena con lui una sera  con lui e il suo produttore cinematografico, Carlo Maietto" (fra i suoi film: "Il brigadiere Pasquale Zagaria ama la mamma e la polizia" di Luca Davan, "Storie di vita e malavita" e "San Babila ore 20: un delitto inutile" entrambi per la regia di Carlo Lizzani) "per il quale Razzi debutterà nel cinema in un film diretto da Sergio Martino. Era l'ottobre del 2014, e in quel periodo il senatore era inseguito dai produttori di 'L'isola dei famosi', che lo avrebbero voluto nel cast della trasmissione. Ci disse che lui, più che di recitare, aveva sempre avuto il sogno di cantare a Sanremo.

Fu così che mi venne l'idea di adattare una canzone che già esisteva, scritta da me e da Massimo Luca per Mattia Inverni, già nel cast di Notre Dame de Paris nel ruolo di Gringoire. Ho riscritto il testo della canzone inserendoci le frasi che caratterizzano il personaggio di Razzi nell'imitazione di Crozza, e poi siamo entrati in studio, a Roma, per realizzare il brano… non è riuscito bene al primo tentativo, ma poi con la pazienza e l'ausilio della tecnologia abbiamo ottenuto il risultato che volevamo".

fonte: Rockol.it

Jobs act ecco come cambia il mercato del lavoro

ROMA. «Una giornata storica». PerMatteoRenzil’approvazione definitiva dei due primi decreti delegati del Jobs act, e l’esame preliminare di altri duetesti,rappresentaunadata spartiacque. Un momento che segna un prima un dopo, soprattutto per una generazione “segnata”dalprecariatoedalla mancanzadi diritti sul luogo di lavoro. Con l’approvazione di uno dei primi due decreti, farà l’esordio dal primo marzo il contratto a tutele crescenti.
Una forma contrattuale che consentirà alle imprese di assumere spendendo meno. Ma se da un lato sarà più facile entrare nel modo del lavoro, dall’altro sarà più “semplice” uscirne perché per i nuovi assunti scatterà il nuovo articolo 18cherendemenodifficoltosa la possibilità di licenziare. Ma quella di ieri per il premier è una giornata storica anche perché saranno «rottamati i co.co.pro. e i co.co.co.», acronimi che hanno segnato la vita di tanti italiani. Invariati, invece, i contratti a tempodeterminato che avranno sempre una durata massima di 36 mesi.

Tutele crescenti
Il nuovo contratto a tutele crescenti si applica ai lavoratori assunti a tempo indeterminato. Per questi lavoratori, varrà una nuova disciplina dei licenziamenti
individuali e collettivi. Va ricordato che per i lavoratoriassuntiprimadell’entrata in vigore del decreto, restano valide le norme precedenti.

Licenziamenti
Cambiano,ma solo per i neo assunti, le tutele sancite dall’articolo 18. Fatti salvi i licenziamenti
discriminatori, che vannoconsideratinullieperiquali è sempre prevista la reintegra, cambiano le norme per quelli economici. Anche se ritenuti illegittimi, questi tipi di licenziamenti non prevedono più la possibilità di recuperare il posto di lavoro. Il dipendente avrà invece solounindennizzo economico collegato all’anzianità lavorativaealledimensioni dell’azienda. L’indennizzo, inoltre, diventerà la regola anche per i licenziamenti disciplinari tranne nei casi in cui il giudice accerta «l’insussistenza del fatto materiale»Ammortizzatori sociali Uno dei due decreti approvati in via definitiva, prevede anche la riforma degli ammortizzatori sociali.Acominciare dal Naspi, la nuova assicurazione sociale per l’impiego. Il sussidiopartirà dal primo maggio e la durata della prestazione può arrivare fino a 24 mesi. Viene poi introdotto, in via sperimentale, l’Asdi, l’assegno di disoccupazione che verrà riconosciuto
a chi, scaduta la Naspi, non ha trovato impiego e si trova in condizioni di particolare necessità. La durata dell’assegno, che sarà pari al 75% dell’indennità Naspi, è di 6 mesi.
Arrivainoltre la Dis-Col, l’indennità di disoccupazione per i co.co.co iscritti alla Gestione separata dell’Inps.

Co.co.pro e co.co.co.
Dal momento in cui il decreto sul riordino dei contratti, che ora andrà in Commissione per un parere non vincolante, sarà pubblicato in Gazzetta ufficiale (nonprimadi45giorni),non sarà più possibile sottoscrivere contratti di collaborazione a progetto. Il governo ha poi posto paletti più rigidi per determinare quando un lavoro è subordinato. In pratica, se un dipendente ha un tipo di lavoro ripetitivo, all’interno della sede dell’azienda e coordinato direttamente dal committente, vaconsideratosubordinato. Per cui, dal primo gennaio 2016,deveessere utilizzatoun tipo di contratto adeguato. Più in generale, le collaborazioni
non scompaiono del tutto. Restano salve quelle regolamentate da accordi collettivi, come quello dei call center.

Ricollocazione
Previsto anche il contratto di ricollocazione. È un voucher con il quale il disoccupato si può rivolgere ad un’agenzia per il lavoro accreditata per trovare occupazione.

Congedo parentale
Il congedo parentale facoltativo, potrà ora essere fruito fino ai sei anni di vita delbambinoe non più fino a tre.

Maternità e paternità
Il dirittoachiedere la maternità o la paternità è stata estesa anche alle adozioni e agli affidi.

Voucher
Sale da 5 a 7 mila la soglia pro capite annua che può essere erogata tramite voucher.

fonte: Il Secolo XI

Fascia C, vendita solo in farmacia ma arrivano i grandi gruppi

continueranno ad essere venduti solo nelle farmacie. Il braccio di ferro sièconclusoa favore del ministro della Salute, BeatriceLorenzin,cheda palazzo Chigi ha dato l’annuncio con un tweet: «Vittoria per i pazienti, soprattutto degli anziani». La «vittoria», ottenuta ieri in Consiglio dei ministri dal Ncd, è in realtà soprattutto dei farmacisti, che da giorni stanno bersagliando il disegno di legge del ministro dello Sviluppo, Federica Guidi, che voleva ampliare la vendita anche alle parafarmacie e ai supermercati in appositi corner gestiti da farmacisti.
Ma ai farmacisti non farà piacere un’altra norma approvatae che fa saltare il tetto di 4 licenze in capoaununico soggetto e apre così le porte ai grandi gruppi commerciali, che potranno fare concorrenza alle “farmacie di famiglia”. Una svolta temuta da Feder farma ancora più della vendita libera dei medicinali di fascia C. Per il resto, il ministro Guidi ha incassato il via libera del governo su quasi tutte le misure del suo ddl: dai notai alle assicurazioni,dai telefoni al mercato dell’energia (gas ed elettricità), che sarà completamente liberalizzato ma non prima del 2018. «Attacchiamole rendite i posizione.
In Parlamento sfideremo le lobby», ha detto il premier. Un’operazione targata «Italia Semplice».

Farmacie
Sui medicinali di fascia C il ministr Lorenzin ha fatto muro con successo a nome di Ncd.
Una marcia indietro accettata di malavoglia da Renzi che, però,èstato irremovibile sull’altra misura, che di fatto spiana la strada all’ingresso sulmercato dei grandi gruppi commerciali, anche straniere, che potranno aprire farmacie in proprio o associarsicon farmacisti come soci di capitale. Oltre all’attuale meccanismo delle licenze, la norma prevede infatti che le farmacie potranno far capo anche a «società di persone, societàdicapitaliesocietàcooperative a rischio limitato»

Notai e avvocati
Per gli avvocati il governo vuole consentire l’avvio di studi «multiprofessionali» anche con la partecipazione di soci di capitale nonprofessionisti. I capitolo notai prevede solo la «facoltà» e non l’obbligo di ricorrere agli atti notarili per la compravendita di piccoli immobili, come box e cantine, fino a un valore di 100 mila euro. Insomma, chi vuole continuare servirsi del notaio, lo potrà fare, altrimenti si potrà affidare a una semplice e meno costosa scrittura privata. Semplificati anche i requisiti per l’apertura di uno studio notarile mentre per la stipula degli atti viene ampliato il limite territoriale: da sede di Corte d’appello all’intera Regione.

Fondi pensione e Poste
Come per i conti correnti, viene introdotta la portabilità dei  Fondi pensione, eliminando i vincoli previsti dai contratti.
I Fondi potranno essere sottoscritti anche da lavoratori non appartenenti alla categoria di riferimento. Quanto alle Poste non avranno più l‘esclusiva per il recapito degli atti giudiziari, come le multe.

Telefoni e tv
Recesso semplificatoemeno costoso dai contratti per telefoni, internet e pay tv: in pratica, l’operatorenonpotràaddossare all’utente delle penali che non siano strettamente giustificate dai costi del distacco. L’operazione, inoltre, dovrà essere resa possibileon line.

Taxi ed Ncc
Anche i tassisti hanno segnato un punto a loro favore: sono saltate le norme che favorivano i servizi offerti da Ncc e Uber.

Rc Auto
Sono previsti «sconti significativi» per l’automobilista che accetta talune condizioni, come la scatola nera, il controllo preventivo del mezzo, le riparazionieseguitedaofficine convenzionate. Altra novità: i testimoni di un incidente dovranno essere indicati al momento della denuncia.

fonte: Il Secolo XIX

La Consulta dello Spettacolo approva la ripartizione del Fus 2015

Si è svolta a Roma lo scorso 5 febbraio presso il Ministero per i Beni e le Attività Culturali di via del Collegio Romano, alla presenza del Ministro Dario Franceschini, la Consulta dello Spettacolo di inizio anno,  innanzitutto finalizzata all’approvazione della ripartizione del Fus 2015 (Fondo Unico per lo Spettacolo). Come al solito, è stata un’occasione per i vari rappresentanti di ciascun comparto del variegato settore dello Spettacolo dal Vivo italiano, dal Cinema al Circo, dalle Fondazioni Liriche-Sinfoniche al Teatro di Prosa, dalla Musica alla Danza, per rappresentare al Ministro la stato delle varie attività ed evidenziare proprie istanze. Per Assomusica, ha partecipato il Presidente Vincenzo Spera; presente anche l’associato Ruggero Pegna, quale rappresentante della Conferenza Unificata sezione Musica. Nei loro interventi, entrambi hanno sottolineato l’urgenza di aprire il Fus anche alle Imprese che operano nella produzione e organizzazione di eventi dal vivo di Musica Popolare Contemporanea, comparto che muove i grandi numeri di presenze di spettatori, fatturato e occupati. Pegna ha anche evidenziato la consistente disparità territoriale nella destinazione del Fus regione per regione, classifica che vede il Lazio al primo posto con circa 20 euro per abitante e alcune regioni come Calabria, Basilicata, Molise, in coda con meno di un euro di contributo ad abitante. Al termine, dopo le conclusioni del Ministro, è stata approvata la ripartizione del Fus 2015, per l’ammontare complessivo di euro 406.229.000,00. La quota principale, come sempre, spetterà alle Fondazioni Lirico Sinfoniche con il 44,80%. Seguono le attività cinematografiche con il 19%, quindi Attività Teatrali con il 16,50%, Attività Musicali con il 14%, Attività di Danza con il 2,80%, Attività Circensi e Spettacolo Viaggiante con l’ 1,10%. Per il 2015 sono state inserite anche due nuove voci: “Residenze e Under 35” e “Progetti Multidisciplinari, Progetti Speciali, Azioni di Sistema”. 

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