Un lungo applauso per dire addio a Sergio Piazzoli
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PERUGIA - La grande navata della chiesa di San Bartolomeo di Ponte San Giovanni non ce l'ha fatta a contenere tutti, in molti sono rimasti fuori, a pregare sul sagrato.
Una folla addolorata e silente ha voluto essere vicino per l'ultima volta a Sergio Piazzoli, il promoter perugino morto improvvisamente tre giorni fa.
Proprio ieri Sergio avrebbe compiuto 58 anni.
Una storia intensa la sua. Straordinario manager e organizzatore di eventi, il "ragazzo della musica" in oltre trent'anni di attività ha letteralmente contribuito a rendere la storia sonora di Perugia più bella, migliore.
Si può dire che ha speso la vita per rendere la sua terra palcoscenico del mondo. C'è riuscito grazie alle sue qualità umane e professionali, tanto che con Sergio Perugia e tutta l'Umbria sono diventate un posto ambito, ancora più magico, unico, grazie a lui popolato da tanti personaggi mitici.
In questo Sergio non si poneva limiti, non soffriva di alcun timore reverenziale verso nulla e nessuno. E strada facendo i suoi obiettivi li ha centrati tutti. Sergio Piazzoli, fondatore della Musical Box Eventi, è stato capace di realizzare i principali appuntamenti musicali della regione, fino al punto di divenire negli anni l'unico punto di riferimento per musicisti di primo piano. Pochi davvero possono vantare ospiti del calibro di Bob Dylan, Lou Reed, Bruce Springsteen, Patti Smith, tanto per citarne alcuni d'oltreoceano, ma anche star nostrane come De André, Guccini, De Gregori, Vasco Rossi.
Lui è riuscito a farli arrivare qui, a farli cantare ed esibire per una platea decisamente ridotta rispetto alle folle oceaniche a cui tali "mostri sacri" erano e sono abituati. Del resto lui non si è mai stancato di sognare e di correre dietro i suoi miraggi, raggiungendoli e agguantandoli il più delle volte.
Per questo era diventato a sua volta un mito, proprio per quella sua inguaribile capacità di guardare le cose con gli occhi di un bambino, di un eterno adolescente. Perché, come ha detto Vinicio Capossela «negli occhi di Sergio brillava una luce particolare». E Sergio era davvero speciale. Un personaggio un po' fiabesco, un po' guerriero e un po' poeta. Ha sempre affrontato la vita con tanta voglia di osare, perseguendo sempre i suoi sogni più belli, combattendo contro ogni disincanto. È con questo spirito che si è avvicinato a quei personaggi "virtuali" rendendoli reali per sé e per i suoi "amici". Proprio con quella voglia di condividere le gioie e la felicità, ha fatto sì che quell'incantesimo non ammaliasse solo il suo cuore.
Chi ha conosciuto Sergio non può dimenticare il suo modo di porsi, di essere, di rapportarsi. Amava vivere in un mondo tutto suo, ma sapeva guardarti dentro, rispettarti, mettere in rilievo le cose migliori. Questo era il suo modo di rincorrere, di "giocare con la vita" e ogni sua scelta era dettata dalla ferma volontà di "scrivere pagine belle".
E per tutto questo l'Umbria della cultura, delle istituzioni, ma anche i tanti appassionati di musica, i tanti amici, e tutti coloro che avevano avuto la fortuna di conoscerlo e di volergli bene, o semplicemente di "godere" di riflesso delle sue gesta, ieri hanno voluto testimoniare con la loro vicinanza il proprio dolore, standogli vicino in questo ultimo viaggio.
I funerali di Piazzoli sono stati celebrati dal vescovo ausiliario di Perugia, Paolo Giulietti.
Fra i banchi c'erano anche il presidente della Regione Catiuscia Marini, l'assessore alla Cultura Fabrizio Bracco, Andrea Cernicchi, e il sindaco di Perugia Andrea Romizi, compresi gli altri tre primi cittadini che lo hanno preceduto, da Wladimiro Boccali a Renato Locchi a Gianfranco Maddoli.
Prima che la cerimonia funebre volgesse al termine hanno voluto testimoniare il loro dolore gli amici del cuore Fabrizio Croce e Leonardo Malà.
Fofo ha voluto anche ricordare che in onore di Sergio si svolgerà comunque, a partire da mercoledì prossimo fino a domenica, la quarta edizione dell'ultima invenzione di Piazzoli, Music for sunset, "sonorizzazione ambientale" al tramonto dell'Isola Maggiore del lago Trasimeno.
Vi parteciperà anche Vinicio Capossela, che ha chiesto di poter ricordare con un concerto il manager perugino, suo amico di lunga data. Poi è stato letto un messaggio di Jon Hassell, che aveva partecipato alla scorsa edizione del piccolo festival isolano e lo ricordava con nostalgia.
Alla fine, un lungo applauso all'uscita della bara, l'ultimo dei tanti che per tutti questi anni hanno accompagnato la straordinaria vita e carriera di Sergio Piazzoli.
fonte: Giornale dell'Umbria
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