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Commissione Europea, ecco le direttive per migliorare le regole sul copyright

La Commissione europea ha pubblicato le sue proposte per la modernizzazione del copyright al fine di migliorare la diversità culturale in Europa e aumentare i contenuti disponibili online nel rispetto dei diritti dei produttori di cultura e dei creativi, come richiesto dal presidente della Commissione Jean-Claude Juncker.

Le tecnologie digitali hanno cambiato il modo di accedere ai contenuti. La strategia Digital Single Market e le nuove proposte riguardano la possibilità di migliorare la scelta e l’accesso ai contenuti online e fra i confini, le regole più semplici per il copyright per chi si occupa di istruzione, ricerca, eredità culturale ma anche per l’inclusione delle persone con disabilità. Infine, serve un mercato più sostenibile e giusto per i creativi.

«Senza un Digital Single Market funzionante perderemo in creatività, crescita e posti di lavoro», ha spiegato Andrus Ansip, Vice-Presidente per il Digital Single Market. Günther H. Oettinger, Commissario per la Economia e la Società Digitali, ha aggiunto: «Le nostre industrie creative beneficeranno di queste riforme che affrontano le sfide della era digitale con successo e, nel frattempo, offrono ai consumatori europei una scelta più ampia di contenuti». 

La prima proposta ha riguardato la possibilità per i consumatori di utilizzare i loro abbonamenti a servizi per vedere film o ascoltare musica anche se si trovano all’estero. Un meccaniscmo legale permetterà ai produttori di ottenere più facilmente le autorizzazioni per farlo da chi detiene i diritti. Sarà anche più facile per chi organizza pacchetti di canali ottenere l’autorizzazione senza negoziare singolarmente con ogni produttore.

Sarà anche possibile per musei e archivi digitalizzare e diffondere libri e film ancora protetti dal copyright ma non più disponibili per il pubblico. Il programma Creative Europe Media potrà anche essere utilizzato per sottotitolare e doppiare opere visuali.

La seconda tende a migliorare le regole sul copyright per chi ha ruoli nell’insegnamento, campo in cui si incontrano comunque problemi relativi. La direttiva proposta dovrebbe anche consentire di utilizzare tecnologie come il text and data mining per analizzare grandi quantità di dati. Oggi, infatti, quasi tutte le pubblicazioni scientifiche sono passate al digitale. Altre misure dovrebbero facilitare l’accesso ai testi a persone con problemi alla vista.

Uno degli scopi principali resta comunque quello di remunerare in modo più giusto i creativi per lo sfruttamento online dei loro contenuti. La Commissione ha quindi proposto di istituire una classe di diritti per gli editori che vedono pubblicati i loro prodotti online, ma li obbliga allo stesso tempo alla trasparenza nei confronti degli autori rispetto ai profitti realizzati.