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Assomusica alla Milano Music Week: CODICE DELLO SPETTACOLO PRIORITÀ, EMERGENZE ED ESIGENZE DEL SETTORE DEL LIVE MUSIC

ASSOMUSICA ALLA MILANO MUSIC WEEK 2022

CODICE DELLO SPETTACOLO
PRIORITÀ, EMERGENZE ED ESIGENZE DEL SETTORE DEL LIVE MUSIC

VINCENZO SPERA
Tra le priorità, necessario porre fine alla discriminazione tra musica leggera e musica classica, creare interazioni tra i generi, disporre di una legislazione univoca e favorire le nuove generazioni. Con la legge di bilancio si estenda il regime del voucher anche per lo spettacolo dal vivo

 

25/11/2022 - Nell’ambito dell’edizione 2022 della Milano Music Week, ASSOMUSICA, l’Associazione di Organizzatori e Produttori Italiani di Spettacoli Musicali dal Vivo, ha promosso l’incontro “Codice dello spettacolo: priorità, emergenze ed esigenze del settore del live music", con l’obiettivo di promuovere confronto costruttivo tra imprenditori e interlocutori istituzionali e di dare voce alle istanze dell’industria del live per rendere sempre più collegate alla realtà le norme per il settore.

«Lo spettacolo dal vivo ha visto una legge quadro approvata già nel 2017 – ha esordito Vincenzo Spera - ma che venne sospesa e quindi riformulata anche alla luce delle criticità emerse durante il covid, che hanno finalmente portato alla luce una filiera che dà lavoro a oltre 250 mila maestranze e che, in qualche modo, era sfuggita ai radar del Ministero della Cultura. Si tratta di una legge che gli addetti ai lavori aspettano da circa 40 anni. L’auspicio è che non sia un provvedimento rivolto al passato e che si possa collaborare insieme ai decreti attuativi, anche con una certa celerità. I lavoratori della musica dal vivo non hanno certezze, quando invece dovrebbero poter contare su misure idonee alla peculiarità del settore. È importante, in particolare, che con la legge di bilancio si estenda il regime del voucher anche per lo spettacolo dal vivo. Tra le azioni più urgenti – ha continuato il Presidente Assomusica - ritengo che sia necessario appianare le diseguaglianze, in termini di finanziamento statale, tra musica leggera e musica classica. A partire proprio dalla definizione di musica leggera, che è anacronistica, per un settore che può vantare dei fatturati che si avvicinano al miliardo di euro, con ricadute sui territori di circa 2 miliardi. È poi necessaria una legislazione univoca in tutto il paese, che possa potenziare gli strumenti per favorire le nuove generazioni. Bisogna anche individuare nuove forme che incentivino la capacità di produrre in maniera innovativa da parte delle nuove generazioni».

Un’apertura importante è venuta, nel corso dell’incontro da Claudio Durigon, Sottosegretario del Lavoro e delle Politiche Sociali. «Già in questa manovra di bilancio abbiamo inserito delle misure sul lavoro e per disciplinare i lavori più saltuari (voucher). Vorremmo aprire un tavolo con la categoria per estendere l’utilizzo dello strumento anche a settori come quelli della musica dal vivo – ha dichiarato. La nostra volontà è quella di creare nel 2023 un “decreto lavoro” per sbloccare le situazioni e stimolare la crescita e le assunzioni a tempo pieno, limitando il sommerso ed il lavoro nero. Ci sono sicuramente tutti gli elementi per includere nel contesto normativo delle leggi più specifiche per il settore dello spettacolo dal vivo. Sul sistema dei voucher e dei buoni lavoro applicati al settore vorremmo aprire un confronto con le categorie, ma riteniamo che possa essere uno strumento virtuoso o quantomeno utile per le imprese ed il settore in generale. Concordo infine con Assomusica sulla necessità di trovare strumenti moderni e innovativi con regole facili e semplificate».

Sulla necessità urgente di attuare le deleghe contenute nel provvedimento per lo spettacolo dal vivo si è soffermata anche l’On. Irene Manzi, VII Commissione Cultura, Scienza e Istruzione Camera dei Deputati: «Come Partito Democratico abbiamo rivolto al Ministro Sangiuliano un’interrogazione urgente sullo stato della Legge Delega. Quel testo contiene dei principi importanti, di riconoscimento e di tutela per i lavoratori del settore, e per le imprese, che non possono cadere nel vuoto. Apprezziamo le seppur parziali aperture del Ministro e saremo una sentinella per dare il senso dell’urgenza di questa riforma, lungamente attesa dalla filiera. Il lavoro da fare d’ora in avanti dovrà coinvolgere nello stesso modo maggioranza e opposizione, con la collaborazione degli operatori della filiera per quanto riguarda l’attuazione delle deleghe. Bisogna trovare nuovi fondi e dare corpo giuridico a quei princìpi che abbiamo condiviso con le legge del 2017 e del 2022. Noi continueremo a stimolare il governo in questo senso. Ritengo, infine, che tra i temi da affrontare vi sia anche quello della povertà culturale, della difformità di diffusione dei luoghi della cultura nel Paese. È necessario dare l’opportunità ai giovani di frequentare i luoghi della cultura e avviare un’indagine conoscitiva, un momento di approfondimento sull’accesso alla cultura, sul tema della povertà culturale e la fruizione e presenza dei luoghi della cultura sul territorio nazionale. L’obiettivo è quello di indirizzare in maniera più efficace la nostra azione».

Su quello che è il lavoro che sul tema aspetta la maggioranza di governo è quindi intervenuto l’On. Federico Mollicone, Presidente VII Commissione Cultura, Scienza e Istruzione Camera dei Deputati, ribadendo la disponibilità al confronto su sui decreti attuativi del Codice dello Spettacolo. «La legge di bilancio è votata a fronteggiare il caro energia, prioritario anche per la filiera, ma già durante le fasi più complesse della pandemia siamo intervenuti per destinare, all’interno di questo provvedimento, importanti risorse per il settore. Il tavolo sullo spettacolo – già annunciato dal ministro Sangiuliano - che sarà istituito a breve avrà un ruolo cruciale nella definizione delle nuove linee di intervento, permettendo alle categorie coinvolte affinché possano intervenire con modifiche e proposte. Per quanto riguarda nello specifico la musica, riteniamo necessaria quanto prima una riforma del FUS, in modo che sia più rispettoso di tutte le forme artistiche e che venga premiata l’accessibilità dei giovani a questo settore. Intendiamo, inoltre, realizzare un tavolo interministeriale tra MiC e Ministero dell’Istruzione per la promozione della musica nelle scuole. Crediamo che prioritariamente si debba lavorare sul garantire l’attuazione del Codice dello Spettacolo, dando così la possibilità di sviluppare mercato, profitto, ma anche cultura».

In chiusura il Presidente di Assomusica ha quindi invitato tutti i presenti a fare una riflessione sullo stato dell’arte: «Cinema e teatri stanno assistendo ad un calo di pubblico e quindi di interesse. Proprio per questo dovrebbero cercare sinergie con altri settori più trainanti, pena la creazione di un divario, più penalizzante per loro che per altri. Dall’uscita del PNRR mi sono fatto portare di un’idea, gli ‘hub intermodali della cultura’, che permettano di vivere la cultura a 360° in uno stesso luogo. Se non riusciamo a creare interazione tra i generi andrà tutto a discapito di qualcuno e a favore di qualcun altro, quando invece ci sarebbe bisogno di vivere trasversalmente tutti i generi culturali».

Da sempre presente da protagonista ai grandi appuntamenti della musica italiana ed europea, ASSOMUSICA, l’Associazione di Organizzatori e Produttori Italiani di Spettacoli Musicali dal Vivo ha sostenuto ancora una volta la sesta edizione della MILANO MUSIC WEEK (21-27 novembre), insieme a Comune di Milano - Assessorato alla Cultura, FIMI Federazione Industria Musicale Italiana, NUOVO IMAIE Nuovo Istituto mutualistico per la tutela degli artisti interpreti ed esecutori e SIAE Società Italiana degli Autori ed Editori.


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