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ASSOMUSICA ALLA MILANO MUSIC WEEK 2022 CON IL PANEL IL FUTURO DELL’INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLA MUSICA ITALIANA

ASSOMUSICA ALLA MILANO MUSIC WEEK 2022

CON IL PANEL

IL FUTURO DELL’INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLA MUSICA ITALIANA 

VINCENZO SPERA
“È necessario fare sistema e sviluppare progetti pluriennali
per sfruttare al meglio le opportunità per la musica italiana nel mondo”
 

In un contesto così importante per la musica come la Milano Music WeekASSOMUSICA, l’Associazione di Organizzatori e Produttori Italiani di Spettacoli Musicali dal Vivo, ha promosso l’incontro “Il futuro dell’internazionalizzazione della musica italiana – Analisi e prospettive”, nel tentativo di creare un momento di condivisione e riflessione sul tema del valore e della ricaduta economica della musica live “made in Italy” all’estero, a partire dalle esperienze degli operatori del settore che si occupano dell’internazionalizzazione degli artisti.

Una delle più grandi sfide dei prossimi anni per lo spettacolo della musica dal vivo è, infatti, il saper sfruttare le opportunità dell’internazionalizzazione dei nostri artisti e dei nostri concerti. «Un panorama che può offrire alla filiera infinite occasioni di collaborazione – ha esordito in apertura il Presidente di Assomusica Vincenzo Spera – e alla musica di essere parte di progetti in grado di unire i diversi paesi, dando un grande contributo anche alla sottoscrizione di importanti accordi commerciali. Come esempio del forte ruolo svolto dalla musica nell’internazionalizzazione della cultura italiana, ricordo quando, nel maggio 2014, ho avuto la possibilità di partecipare all’evento inaugurale della Via della Seta in Cina. Si è trattato sicuramente di un’importante occasione di interazione tra generi musicali diversi e di collaborazione tra ambasciate di diversi paesi».

In merito agli strumenti a disposizione degli operatori del settore rispetto all’internazionalizzazione, Giacomo Vigna, Dirigente divisione Made in Italy e industrie creative del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, presente in collegamento, ha sottolineato come «esistano già moltissimi strumenti trasversali che Assomusica e altri attori della filiera possono utilizzare. Quando abbiamo interlocuzioni con imprese o associazioni di categoria cerchiamo di lavorare ‘a sistema’, di cogliere le esigenze e di collaborare con le altre istituzioni per fornire tutto l’aiuto possibile. A questo proposito, ricordo che è stato istituito il Comitato interministeriale per il made in Italy nel mondo (CIMIM) che ci vedrà partecipare a varie attività, come la definizione delle nuove tecnologie utili alle imprese per realizzare progetti di internazionalizzazione. Invito tutti ad accedere a quanto già è disponibile per gli investimenti nella digitalizzazione, finanziati dal Ministero tramite varie misure, tra cui il credito di imposta. Sul sito incentivi.gov.it potete avere una panoramica completa e, con un semplice motore di ricerca, individuare la misura di sostegno adatta alle proprie esigenze».

La volontà di fare sistema e lavorare in sinergia è stata condivisa fortemente anche da Roberto Luongo, Direttore Generale dell’Agenzia ICE, presente in collegamento, che ha aggiunto: «Da qualche anno lavoriamo, in accordo con Assomusica, Fimi e con le altre associazioni di categoria, per portare alla Milano Music Week 30 operatori stranieri di grande importanza strategica da 12 paesi, tra promoter, agenti, agenzie di PR. Siamo pronti a dialogare con gli attori della filiera anche per altri eventi che possano promuovere il settore sul mercato internazionale, come facciamo da anni, ad esempio, dando supporto tecnico ed economico per la più grande fiera della discografia mondiale ad Austin negli USA. Abbiamo una rete di 80 uffici all’estero, punti di informazione a disposizione delle aziende di settore per sondare mercati di particolare interesse e aiutare i singoli operatori a lavorare sempre più a livello sistemico».

Per sostenere gli operatori del settore nel loro percorso di promozione e sviluppo all’estero, fondamentale è stato e continua ad essere l’attività di Italia Music Lab e, in particolare, dell’ufficio Italian Music Export. «Con la nostra attività sosteniamo concretamente artisti e aziende in live, tournée, ma anche viaggi di lavoro – ha sottolineato a questo riguardo Nur Al HabashDirettrice Fondazione Italia Music Lab e Curatrice Artistica della Milano Music Week.  Negli anni abbiamo costruito un network molto importante e questo fa sì che nascano moltissime sinergie e progetti condivisi. Lavoriamo molto anche con la Commissione europea, oltre ad avere numerosi contatti e collaborazioni istituzionali qui in Italia, con l’ICE e con il MISE. Tra le nostre attività rientra, inoltre, l’organizzazione di corsi di aggiornamento per tutti i direttori di istituti di cultura italiana nel mondo, che sono serviti a far partire una serie di progetti volti a promuovere generi musicali finora molto poco esplorati. Vogliamo continuare in questa direzione e soprattutto raccogliere l’invito dei relatori presenti a questo incontro nel fare sistema».

Un invito raccolto anche da Alessandro CeccarelliConsigliere Delegato di BPMconcerti srl, che ha constatato come «oggi si sia arrivati a capire che il made in Italy comprende anche la musica, al pari della moda e del cibo. Esportare artisti è un’operazione complessa, ma ci sono oggi molte opportunità di fare internazionalizzazione per noi, proprio perché sono nati dei punti di riferimento importanti. Dopo due anni di pandemia, la musica è quindi pronta ad affrontare questa grande sfida. Le Regioni in questo ci supportano molto, ma è necessario fare sistema come operatori e imprenditori. Mancano, in particolare, due cose fondamentali: portare in Italia qualche fiera internazionale importante e creare un festival o una manifestazione in cui tutte le realtà del settore possano confluire, sul modello di Glastonbury, per condividere un’esperienza comune».

È su questa autocritica che si è soffermato anche il Presidente di Assomusica, nel suo intervento conclusivo: «Quello che veramente manca - ha dichiarato - è la capacità di fare sistema, ovvero di accrescere il sistema di rete e di relazioni al di là del proprio ambito di competenza. Chi lavora in questo settore non ha capacità di dialogare con le istituzioni, se non nel momento in cui si pone un problema. La musica italiana, dopo quella anglosassone e latina, è quella più esportata all’estero anche in mancanza di un approccio sistemicoPer sfruttare al meglio gli innumerevoli i vantaggi dell’internazionalizzazione è necessario che la categoria faccia sistema e soprattutto che si pongano le basi per una programmazione nel lungo periodo, costruita su progetti pluriennali».

Da sempre presente da protagonista ai grandi appuntamenti della musica italiana ed europea, ASSOMUSICA, l’Associazione di Organizzatori e Produttori Italiani di Spettacoli Musicali dal Vivo sostiene ancora una volta la sesta edizione della MILANO MUSIC WEEK (21-27 novembre), insieme a Comune di Milano - Assessorato alla Cultura, FIMI Federazione Industria Musicale Italiana, NUOVO IMAIE Nuovo Istituto mutualistico per la tutela degli artisti interpreti ed esecutori e SIAE Società Italiana degli Autori ed Editori.

 

Assomusica Associazione
info@assomusica.org
Tel. +39 06 99585235 / +39 010 5221441
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Comunicazione Assomusica: Daniele Mignardi Promopressagency
Tel. + 39 06 32651758 r.a.- info@danielemignardi.it www.danielemignardi.it

Assomusica ricorda Concetta Barra

ASSOMUSICA DEDICA UNA TARGA SPECIALE A CONCETTA BARRA  IN OCCASIONE DEL CENTENARIO DELLA NASCITA

L’Associazione è intervenuta nell’ambito della nona edizione del Premio Concetta Barra

 

Il Presidente di Assomusica Vincenzo Spera è intervenuto ieri sera nell’ambito della nona edizione del Premio Concetta Barra, dal 2 al 3 settembre sull’isola di Procida, Capitale Italiana della Cultura 2022. In questa occasione, Assomusica ha consegnato una speciale targa a Peppe Barra, direttore artistico della due giorni che ha visto arrivare da tutta Italia attori, musicisti e personaggi della cultura, in occasione del centenario della nascita dell’indimenticata cantante e attrice.

«Ringrazio l'Amministrazione Comunale, gli organizzatori di questa serata e l'amico Rocco Pasquariello che da anni prometteva di portarmi da Peppe Barra a Procida. Ecco un altro sogno che si avvera. Scusate l’emozione.

Per me è un grande piacere e un onore tributare questo riconoscimento ad un “Premio” ed alla grande artista cui è intitolato, Concetta Barra, proprio in occasione del centenario della sua nascita.

Per me è la tappa di un lungo viaggio che ho fatto con lei dal 1974, quando noi emigranti partivamo con la ‘valigia di cartone’. Ecco mentre io partivo da Salerno, Concetta, proprio nel ’74, pubblicava l’album “Nascette mmiez'o mare”, che ho portato con me tutta la vita fino ad oggi e che rimarrà per sempre a fianco al mio comodino. Per cui, ripeto, ha un significato veramente forte.

Soprattutto vorrei rivolgermi ai giovani presenti per ricordare l'importanza di queste Persone della nostra cultura e tradizione che avevano una grande capacità di sintesi ed erano in grado di racchiudere dei concetti profondi e fondamentali in tre parole, come quelle riportate su questa targa “A vita è n ‘affacciata ‘e fenesta ” . Grazie Concetta per avermi fatto affacciare alla tua finestra», ha concluso il Presidente dell’Associazione degli Organizzatori e Produttori di Spettacoli di Musica dal Vivo.

Amministrazione trasparente

  • Raccolta contributi 5 PER MILLE anno 2015: 338,03 €
  • Raccolta contributi 5 PER MILLE anno 2016: 382,42 €
  • Raccolta contributi 5 PER MILLE anno 2020: 1.885,69 €

Assomusica partner di International Live Music Conference (ILMC) | 26-29 Aprile - London

Anche quest’anno, Assomusica sarà partner dell’International Live Music Conference (ILMC), in programma dal 26 al 29 aprile p.v., finalmente di nuovo in presenza dopo due anni, presso il Royal Garden Hotel in Kensington di Londra.  

 

L’ILMC rappresenta uno dei più importanti appuntamenti, a livello mondiale, dedicato all’industria della musica live ed infatti, per l’edizione 2022, sono attesi oltre 1.800 professionisti in rappresentanza delle maggiori e più significative realtà del settore (Live Nation, AEG, CAA, All Things Live, CAA, C2 Concerts, DEAG, ASM Global, eps, Eventim, Feld Entertainment, FKP Scorpio, K2 , One Fiinix Live, Solo Agency, See Tickets, The O2, Ticketmaster, Wembley Stadium, X-ray Touring e WME). 

 

Sono programmati numerosi incontri che tratteranno temi di rilevanza per il comparto e l’intera filiera: ripresa post Covid, sicurezza del pubblico, ticketing, blockchain e NFT, tourneè, agenzie di booking, venues e nuovi spazi per la musica, branding, livestreaming, crescita e valorizzazione degli artisti, metaverso ed altri argomenti che verranno annunciati prossimamente. 

 

Tra gli appuntamenti più attesi vi segnaliamo quello con Phil Bowdery (Live Nation) e Maria May (CAA), i quali illustreranno una panoramica del business del settore post-pandemia,  l’incontro con Marie Lindqvist (ASM Global) e Olivier Toth (Rockhal/EAA), nel quale verranno analizzati i temi inerenti la riapertura delle venues e la sensibilizzazione del pubblico per incoraggiarlo a partecipare nuovamente agli eventi di musica live, ed il meeting con James Wright (UTA), che esaminerà la questione dei confini transeuropei a un anno dalla Brexit.

Inoltre, quest’anno, l’ILMC ospiterà  la conferenza The Green Events & Innovations (GEI), un'intera giornata di panel, workshop e presentazioni dedicata al tema della sostenibilità degli eventi, ad accesso gratuito per i delegati, il cui programma completo sarà annunciato nei prossimi giorni. 

 

Oltre alle sessioni in programma, sempre in presenza, si terranno gli Arthur Awards, i più importanti riconoscimenti dell’industria della musica live.  

 

Greg Parmley, Managing Director di ILMC ha dichiarato: 

"Non importa dove ti trovi nel mondo, l'industria della musica dal vivo sta lottando come non mai. Ecco perché il programma ILMC di quest'anno è probabilmente il più ricco e vario che abbiamo mai messo insieme e perché la conferenza di quest'anno sarà un evento imperdibile per tutti coloro che lavorano nel nostro settore. Sarà bello ritrovarsi in presenza per la prima volta dopo tanto tempo. Ci sarà molto da discutere".

 

Qualora foste interessati a partecipare, vi informiamo che si potranno acquistare abbonamenti a una tariffa speciale entro il 18 marzo. 

Per maggiori informazioni su ILMC potrete visitare il sito 34.ilmc.com o scrivere al seguente indirizzo registration@ilmc.com.

ASSOMUSICA: “PRESIDENTE DRAGHI, ANCHE NOI SIAMO STANCHI” A MARGINE DELLA CONFERENZA STAMPA DOPO IL CONSIGLIO DEI MINISTRI, IL PREMIER DRAGHI HA DICHIARATO CHE A BREVISSIMO CI SARA’ UNA “ROADMAP” PER LE RIAPERTURE, ASSOMUSICA LA CHIEDE DAL MARZO 2021

ASSOMUSICA: “PRESIDENTE DRAGHI, ANCHE NOI SIAMO STANCHI”

A MARGINE DELLA CONFERENZA STAMPA DOPO IL CONSIGLIO DEI MINISTRI, IL PREMIER DRAGHI HA DICHIARATO CHE A BREVISSIMO CI SARA’ UNA “ROADMAP” PER LE RIAPERTURE, ASSOMUSICA LA CHIEDE DAL MARZO 2021

 
ROMA – Al termine del Consiglio dei Ministri che ha varato una serie di misure economiche per contrastare il caro bollette, il Presidente del Consiglio ha fatto importanti dichiarazioni circa la possibilità di definire le tempistiche per le riaperture, lasciandosi finalmente alle spalle le restrizioni. Il Presidente di ASSOMUSICA, Vincenzo Spera, esprime apprezzamento per le parole del Premier sottolineando che ”il Presidente Draghi con sempre maggior consapevolezza e determinazione voglia consentire una completa riapertura anche al settore della musica popolare contemporanea. In numerose audizioni in Parlamento e con il Ministro Franceschini abbiamo chiesto a nome dell’intera filiera una chiara roadmap per garantire la piena operatività della stagione estiva dei concerti di musica popolare contemporanea. In tale direzione abbiamo anche sollecitato  un incontro con il Ministro Speranza per toccare questo tema e ribadire che alla luce delle riaperture di quasi tutte le attività, non possiamo continuare a restare chiusi come abbiamo fatto fin ora nel rispetto delle restrizioni e del pubblico. Anzi, abbiamo elaborato Protocolli di sicurezza per il pubblico e abbiamo saputo dimostrare che non si sono verificati casi o focolai di Covid 19 nei pochi spettacoli resisi possibili in questi due anni, ma adesso urge riprendere con i concerti live”.

La situazione dello spettacolo dal vivo è da tempo nota: oltre 250.000 famiglie rischiano di non avere uno stipendio, tutte le maestranze si sono convertite in altri settori come l’edilizia, con il pericolo di non avere più tecnici luci e audio o facchini con la ripartenza e, infine, l’indotto turistico sui territori è praticamente azzerato.

“Nel riconoscere lo sforzo che il Ministero della Cultura ha sempre fatto, prevedendo numerose misure di ristoro, posso soltanto accogliere con favore le parole del Presidente Draghi e dirgli che anche gli operatori del settore sono veramente stanchi e vorremmo tutti tornare a fare il nostro lavoro nelle piazze, negli stadi, nei palazzetti e riportare il pubblico rivivere le emozioni che solo la musica dal vivo riesce ad offrire per far ripartire il nostro settore. La situazione di discriminazione del settore live sta diventando insostenibile se non avremo a brevissimo date certe e norme chiare per affrontare la stagione primaverile ed estiva il settore del live rischia il collasso”, conclude il Presidente Spera.

Delega spettacolo: proposto in Senato un nuovo emendamento sul riconoscimento giuridico dei live club

 
COMUNICATO STAMPA

Delega spettacolo: proposto in Senato un nuovo emendamento sul riconoscimento giuridico dei live club 

Un nuovo emendamento a prima firma della senatrice Michela Montevecchi è all'esame delle commissioni Cultura e Lavoro del Senato:

riconoscere i Live Club quali spazi dove esprimere la musica dal vivo contemporanea e istituire un'apposita sezione per gli operatori all'interno del Registro Nazionale dei professionisti operanti nel settore dello spettacolo.

È fondamentale che la Legge Delega detti il principio di riconoscimento dei Live Club quali spazi che "operano nel proprio territorio in modo prevalente per la promozione e la diffusione di produzioni musicali contemporanee, vocali o strumentali, dal vivo, indipendentemente dalla modalità di rappresentazione degli spettacoli e fruizione del pubblico e dalla natura giuridica del soggetto che lo gestisce”.

I Live club italiani, spiegano i promotori dell’emendamento, vivono oggi una situazione paradossale: da un lato, vi è una sempre maggiore domanda di prodotti musicali e quindi una maggiore richiesta di spazi dove esprimere la propria arte, la musica dal vivo originale; dall'altro, invece, vi è un equivoco inquadramento giuridico tale per cui le capacità organizzative sono spesso sottodimensionate.

L’annosa questione del riconoscimento dei Live Club in Italia, è stata portata prepotentemente alla luce anche grazie all’iniziativa L’Ultimo Concerto? promossa da Arci, Assomusica, e KeepOn Live. 

A evidenziare il loro ruolo chiave anche la stessa Michela Montevecchi che sottolinea: Ringrazio KeepOn LIVE e tutte le associazioni di categoria riunite sotto Ultimo Concerto per averci sensibilizzato sulla necessità di giungere a questo riconoscimento. Da qui l'iniziativa di presentare un emendamento alla Delega Spettacoli".

La chiusura dei Live Club, che si è protratta per quasi due anni, ha enfatizzato quanto siano vitali per il sistema musica, la socialità e i territori, ha però evidenziato anche la loro la fragilità sistemica. L'emergenza per questi spazi non è ancora finita e mentre in Europa, nascono i primi cenni di riconoscimento ufficiale, in Italia si fa ancora fatica a pianificare azioni concrete che portino verso questa direzione.

Il direttore di KeepOn Live, Federico Rasetti si esprime con soddisfazione: “Sono anni che proviamo a portare avanti un dialogo con le Istituzioni per sollecitare l’urgenza di un effettivo riconoscimento delle realtà che rappresentiamo. L’Ultimo Concerto? è stata sicuramente un’iniziativa che ha contribuito a sensibilizzare anche il pubblico sull’argomento. Questo nuovo emendamento ci fa sperare che finalmente si sia imboccata la giusta strada verso un qualcosa che non può più attendere oltre. Ringraziamo la senatrice Michela Montevecchi per essersi espressa sull’argomento e aver messo delle basi concrete per avviare questo tanto agognato processo di riconoscimento”.

Vincenzo Spera, presidente di Assomusica: “Un importante e fondamentale passo verso un dovuto riconoscimento per la musica popolare contemporanea e i luoghi dove le nuove generazioni possano esprimersi. Ancora più fondamentale è il riconoscimento delle figure professionali: in primis quella dell’organizzatore e del produttore di spettacoli musicali come già contenuto nel DL spettacolo del 2017. Sottolineerei infine l’auspicio che nell’ambito dei progetti previsti all’interno del PNRR vengano inserite progetti di nuovi luoghi interdisciplinari tra cultura e spettacolo per vincere le sfide del futuro.”

"Presidente Draghi aiuto! Salviamo la musica live". L'appello al Governo di tutti i Produttori di Musica Live e delle Associazioni di categoria del settore

Comunicato stampa

 PRESIDENTE DRAGHI, AIUTO

Salviamo la Musica Live

 

Ill.mo Presidente del Consiglio Mario Draghi,
Egregi Ministri
della Cultura Dario Franceschini
della Sanità Roberto Speranza
dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti
del Lavoro Andrea Orlando

 

Questo appello è per sollecitare una presa di posizione chiara e risolutiva per la sopravvivenza e il rilancio del settore della Musica Live nel nostro Paese.

Riteniamo doverosa e giusta la posizione rigorosa finora assunta dall’Italia ma oggi, per quanto riguarda i concerti e gli spettacoli dal vivo, altri Paesi come Austria, Belgio, Canada, Danimarca, Francia, Inghilterra, Israele, Lettonia, Lituania, Olanda, Stati Uniti, Svizzera, Ungheria hanno già completamente aperto e altri come Irlanda, Portogallo e Svezia hanno già fissato la data di riapertura, tornando alla situazione di normalità pre-covid.

RICORDIAMO

Che da marzo 2020 il nostro settore, in particolare quello dei grandi eventi, in Italia è completamente fermo.

Che dal nostro comparto dipendono centinaia di migliaia di lavoratori, che hanno perso il loro lavoro con grave incertezza personale e delle loro famiglie.

PROPONIAMO

Un protocollo condiviso sulle norme sicurezza:

  • ingressi agli spettacoli dal vivo solo con GREEN PASS
  • mascherine obbligatorie e controllo temperature per gli show al chiuso

Infine, per tornare ad una situazione di normalità, come quella pre-covid, che è legata all’obbiettivo comune del successo della campagna vaccinale, di cui ci faremo parte attiva per la promozione della stessa:

CHIEDIAMO

  • il 100% delle capienze con abolizione del distanziamento
  • che sia fissata una data certa per la ripartenza attraverso un piano condiviso da formalizzarsi entro il 31 ottobre.

Queste sono le condizioni essenziali affinchè anche la stagione 2022 non venga irrimediabilmente compromessa.

 

Clicca QUI per scaricare il manifesto con i sostenitori dell'appello

 

 

 

RIAPERTURE CONCERTI Il Sottosegretario al Ministero della Salute Andrea Costa incontra i rappresentanti della filiera della musica dal vivo riuniti in Assomusica

RIAPERTURE CONCERTI

Il Sottosegretario al Ministero della Salute Andrea Costa
incontra i rappresentanti della filiera della musica dal vivo
riuniti in Assomusica


IL PRESIDENTE VINCENZO SPERA
“Confronto positivo e rassicurante”

 

Roma, 14 giugno 2021 – Assomusica, l’Associazione degli Organizzatori e Produttori di Spettacoli di Musica dal Vivo, ha incontrato oggi il Sottosegretario al Ministero della Salute Andrea Costa sul tema fondamentale delle riaperture. Durante l’incontro Assomusica ha condiviso le principali esigenze del settore sul tema delle capienze degli eventi e sull’assoluta necessità di avere meno deroghe e più certezze regolatorie su tutto il territorio nazionale. 

 «Desidero ringraziare l’on. Sottosegretario per la disponibilità, l’attenzione e l’impegno a trovare delle soluzioni, nel più breve tempo possibile, circa le problematiche e i dati che abbiamo messo sul tavolo nelle scorse settimane» dichiara a margine dell’incontro il Presidente Vincenzo Spera

«Il nostro auspicio è che nelle prossime riunioni in agenda tra Governo, CTS e Regioni si possano approfondire le criticità e le istanze che abbiamo sottoposto all’attenzione dei vertici istituzionali. La stagione estiva è già partita e senza alcune risposte, chiare e ragionevoli, la filiera degli spettacoli di musica dal vivo non sarà in grado di sostenere finanziariamente le attività culturali».

 

Assomusica Associazione
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Ruggero Pegna: “La Musica ha contribuito ad emancipare e migliorare il mondo!”

“La Musica ha contribuito ad emancipare e migliorare il mondo!”. Il commento di Ruggero Pegna, autore del romanzo antirazzismo “Il cacciatore di meduse”
LAMEZIA TERME (CZ) 4 MAG - La musica leggera, talvolta leggerissima, o come si voglia definirla, ancora una volta ha dimostrato di essere la più micidiale fionda per lanciare messaggi, soprattutto sociali, umanitari e perfino politici.

Senza voler scomodare la narrazione biblica, con tanto di paragone con l’improbabile vittoria del bene e del coraggio rappresentati dal temerario pastorello, sul gigante Golia, bisogna ammettere che protagonisti delle “canzonette” mettono spesso alle corde, se non al tappeto, giganti della politica o presunti tali. Chi vuole sminuirne l’importanza e, spesso, etichetta così la musica popolare, non ha compreso fino in fondo la sua impareggiabile capacità di arrivare immediatamente alla gente.

Se è vero che “nei sogni di bambino, la chitarra era una spada e chi non ci credeva era un pirata”, come cantava Edoardo Bennato, chi pensa che un artista sia solo un saltimbanco e debba limitarsi a fare il giullare, commette un grave errore di sottovalutazione e, soprattutto, dimostra di ignorare la storia del mondo. Una storia che ha perfino elevato un cantautore pacifista come Bob Dylan, impegnato sul fronte dei diritti umani, a Premio Nobel per la letteratura, o che ha visto James Taylor, altro  cantautore, al fianco di Obama alla cerimonia del suo insediamento davanti a miliardi di persone.

 

Federico Lucia, in arte Fedez, pilastro dell’ormai celeberrima ditta Ferragni, ha mostrato anche da noi tutta la potenza di un palcoscenico musicale, un luogo creativo che, grazie al coraggio e all’intelligenza di alcuni artisti, può trasformarsi in un pulpito di libertà e ideali.

Indipendentemente dal coraggio che ci ha messo, a molti è bastato il contenuto di ciò che ha detto e il clamore che abbia suscitato ma, soprattutto, che lo abbia detto sfidando la censura e chi voleva impedirglielo. La storia di sacrifici e battaglie in suo nome, ci dice che la libertà non ha prezzo e, incredibilmente, che la musica ha contribuito a conquistarla ogni giorno, cambiando il mondo, con la politica spesso costretta ad accodarsi, travolta dal vento di cambiamento partito da un palco.

 

E’ strano, ma lo attesta la storia recente e contemporanea: la musica, rock e non solo, manda messaggi per alcuni rivoluzionari da sempre, precorrendo l’azione della politica, emancipando le generazioni, facendo conseguire all’umanità vittorie straordinarie di civiltà, legate innanzitutto ai diritti umani, civili e sociali. Da sempre, veicola valori come l’amore, la pace, l’uguaglianza, il rispetto di ogni uomo e di ogni tipo di diversità, dalla fede al colore della pelle, contro ogni forma di razzismo.

 

“Lo ha fatto senza contraddittorio!”, afferma qualcuno, senza tenere conto che la televisione, oggi, è tutta un talk show di cosiddetto pluralismo delle idee. Peccato che i protagonisti siano spesso uomini talmente piccoli da far diventare un gigante anche un semplice cantante che non le manda a dire.

Indipendentemente se si è studiosi degli aspetti letterari dei brani di Fedez, o estimatori della sua musica, sono indiscutibili il suo impegno socio-umanitario e l’uso della sua popolarità a scopo di beneficienza. Questo dovrebbe essere sufficiente per stimarlo e apprezzare l’autenticità di ogni sua esternazione, evidentemente fondata su convinzioni umane profonde.

Parole forti, con nomi e cognomi, accuse precise, modi che gli stessi leader politici hanno ormai perso, insieme al coraggio di scardinare tabù arcaici, accomunati dal gioco delle poltrone. Parole che hanno già inciso più di qualsiasi chiacchiera ferma su posizioni anacronistiche e preconcette, rimarcando il senso irrinunciabile della libertà, alla faccia di un sistema che vorrebbe controllare perfino il pensiero di un artista.

Piaccia o non piaccia la sua musica, come accade per qualsiasi musicista, Fedez si è guadagnato sul campo tutta la credibilità che ha dato la vera forza alle sue parole e fatto esplodere il caso. Dette da altri, probabilmente non avrebbero sortito alcun effetto. Chiunque potrebbe sparare raffiche di predicozzi in una diretta tv ma, senza riconoscerne attendibilità all’autore, potrebbero perfino trasformarsi in un boomerang oltremodo pericoloso per chi ha popolarità e successo.

Ancor prima di parlare del Ddl Zan, rimanendo nel tema del Concerto, si è speso per i lavoratori dello spettacolo, ormai fermi da più di un anno, privi di vere prospettive di ripresa e senza che nessuno comprenda realmente l’autentico dramma delle centinaia di migliaia delle loro famiglie.

“A parole siamo tutti bravi”, ha commentato qualcun’altro. In realtà, Fedez ha promosso finanche un progetto tra artisti che ha raccolto, nei mesi scorsi, oltre quattro milioni di euro per tutti i lavoratori dello spettacolo dal vivo.

Un impegno verso gli altri che già aveva concretizzato per cause altrettanto importanti e scottanti, come i vari milioni di euro raccolti insieme alla moglie per aumentare i posti letto nel reparto di terapia intensiva dell’Ospedale San Raffaele e fornire gratuitamente cure mediche e assistenza necessarie ai pazienti che ne avrebbero avuto bisogno. Fedez, a dispetto di ogni pur legittima critica o simpatia e al di là di ogni illazione, perplessità o appartenenza politica, interpreta perfettamente il ruolo di musicista concretamente impegnato nel sociale, traducendo il successo anche in solidarietà.

La musica è emozioni che possono più di ogni altra cosa cambiare la vita della gente, anche perché, come scriveva Ivano Fossati in “Mio fratello che guardi il mondo”, uno dei brani più belli della canzone italiana: “Se non c’è strada dentro al cuore degli altri, prima o poi si traccerà”. >>

SOSTEGNI PER LA SICUREZZA NELLO SPORT. SPETTACOLO DAL VIVO: INTERVENGA IL MINISTO FRANCESCHINI

COMUNICATO STAMPA

Roma, 4 maggio 2021


SOSTEGNI PER LA SICUREZZA NELLO SPORT.
SPETTACOLO DAL VIVO: INTERVENGA IL MINISTO FRANCESCHINI

“Apprendiamo dagli organi di stampa che nella giornata di ieri un primo gruppo di giocatori della Nazionale Italiana di calcio, in accordo con il Ministero della Salute, ha ricevuto la prima dose di vaccinazione in vista dell’impegno che li vedrà a giugno protagonisti del Campionato Europeo”.

“Allo stesso tempo dalle bozze che starebbero circolando, tra le novità del cosiddetto Decreto Sostegni Bis, in via di definizione e probabilmente varato dall’esecutivo entro la settimana, sarà inserito un Fondo pari a 61 milioni di eurofinalizzato a riconoscere un contributo per le spese sostenute per i tamponi, necessari per garantire la prosecuzione delle gare, alle società sportive professionistiche e dilettantistiche iscritte al Coni”.

“Nel condividere e nell’apprezzare ogni forma di sostegno da parte del Governo nei confronti delle categorie che hanno dovuto sostenere spese sanitarie per proseguire la propria attività, riteniamo opportuno e praticamente scontato che le stesse misure a favore del mondo dello sport vengano riservate anche al settore dello spettacolo. Un comparto che più di altri, proprio per la sua specificità, sta sostenendo spese ingenti in ambito sanitario per la salvaguardia della salute e che molte volte si è trovato a segnalare l’esigenza di effettuare i tamponi ai propri lavoratori per garantire una ripresa in sicurezza delle attività”.

“Confidiamo che il Ministro della Cultura, On. Dario Franceschini, intervenga tempestivamente affinché anche ai lavoratori dello spettacolo dal vivo venga assicurata una tempistica veloce di accesso ai protocolli vaccinali ed alle istituzioni e aziende del comparto il sostegno per gli ingenti costi affrontati per il rispetto dei protocolli sanitari”

E’ quanto scrivono in una nota congiunta i Presidenti di AGIS, Carlo Fontana; FEDERVIVO, Filippo Fonsatti; ANFOLS, Francesco Giambrone; ASSOMUSICA, Vincenzo Spera.

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