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Musica in carcere, il progetto di Franco Mussida pronto al lancio in tutta Italia

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  • Pubblicato in Attualità

Sta per entrare in tutti i carceri italiani il progetto CO2 lanciato da Franco Mussida, ex chitarrista della PFM, per «rendere più salda la struttura affettiva individuale, per dare fiducia, incoraggiando a considerare emozioni e sentimenti come il vero cuore del nostro sistema di relazioni». Anche in questo caso si parla di musica: è stato infatti creato un database di brani strumentali collegati a nove stati d’animo «prevalenti», come Malinconico/Pensieroso, Dubbioso/Indeciso, Calmo o Nostalgico. Per ognuno sono arrivati suggerimenti da tutti i musicisti che hanno voluto «prestare la loro sensibilità» al progetto. I detenuti li possono ascoltare con tablet utilizzabili solo per questa particolare applicazione.

Il nome del programma è una metafora riferita al mondo delle piante, ha spiegato ancora Mussida: «Controllare l’odio nasce da una metafora: l’uomo emette di giorno, come le piante di notte, un suo invisibile veleno, un’anidride carbonica fatta dei peggiori umori e sentimenti spesso repressi. Il senso del progetto è lavorare consapevolmente con le forze della Musica per limitare le emissioni di quell’invisibile veleno emozionale che è l’odio, il risentimento cieco».

Mussida aveva lanciato la sfida dai social network e l’aveva poi rilanciata dal palco del Festival di Sanremo. Al momento la sperimentazione si è svolta a Opera, Monza, Rebibbia e Secondigliano ma dovrebbe allargarsi presto al resto degli istituti.