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CONCERTI ITALIANI SPA, ANCHE L'INCASSO è ROCK

LA TOP TEN DELLE MANIFESTAZIONI MUSICALI VALE 125 MILINONI DI FATTURATO. E LA SPECULAZIONE DEL SECONDARY TICKET...

 Il prodigio lo ha compiuto Vasco con il suo concerto al Modena Park: 225 mila spettatori e un incasso da 13 milioni di euro non si erano mai visti nella storia del rock. Più di Woodstock, più dell’Isola di Wight, quelli infatti erano raduni da più giorni, con Vasco invece eravamo in presenza di un evento unico che, è bene ricordarlo, ha incassato complessivamente 36 milioni tra diritti tv, merchandising e pubblicità. Se però consideriamo la classifica degli incassi registrati nel 2017 in Italia, al comando c’è Tiziano Ferro che quest’anno ha portato il suo tour in 13 stadi con una capienza media di 33 mila spettatori e un incasso globale di 24 milioni e mezzo di euro. Al secondo posto si piazza Ligabue semplicemente perché il rocker di Correggio ha scelto di suonare solo nei Palasport, ben 85, dove il numero di spettatori è più limitato (in media 5 mila) per un incasso complessivo che sfiora quello registrato da Tiziano Ferro. Si tratta di una cifra che comprende anche i concerti che sono stati spostati a ottobre, causa i problemi di salute avuti dal Liga, ma che sono già in sold out. Storia a parte meritano le grandi band internazionali: nella top ten infatti gli U2 si piazzano al quattro posto per incasso ma con due soli concerti, i Depeche Mode sono quinti ma con tre date e i Coldplay settimi con due. Addirittura i Guns N’ Roses sono entrati in classifica con l’unico evento all’autodromo di Imola. La differenza degli incassi però arriva anche dal costo medio del biglietto: nel caso degli U2, per esempio, i ticket costavano quasi il doppio di quelli per i Depeche Mode. Il movimento però muove ancora le masse, basti pensare che la top ten rappresenta quasi 2 milioni di biglietti venduti. Segnale evidente di un settore che in Italia riesce a macinare grandi numeri solo grazie ai concerti e agli spettacoli dal vivo. Motivo per cui diventa sempre più essenziale una legge che disciplini con chiarezza le norme per la vendita e la prevendita dei biglietti. La speculazione del secondary ticket, infatti, è esplosa quando tutti i biglietti per i concerti dei Coldplay sono spariti in pochi minuti e poi ricomparsi, a costo doppio, nei siti di vendita secondaria. Qual è l’accusa? Che alcuni promoter non mettano sul mercato tutta la scorta dei biglietti, ma ne tengano una parte per i siti specializzati che non fanno prevendita ma rivendono a costi proibitivi e quindi garantiscono incassi gonfiati. Fenomeno difficile da arginare anche perché la torta è veramente ricca: si tratta di più di 125 milioni di euro solo per i primi 10 artisti in classifica. Per questo adesso servono regole più rigide e processi trasparenti , per evitare che i soldi vadano in mano solo a pochi furbi a discapito di chi compra i biglietti dei concerti e delle maestranze che lavorano per pochi spicci. Insomma, sempre la stessa musica.

 

Fonte: Corriere.it 

Ultima modifica ilGiovedì, 10 Agosto 2017 14:20
Idea Grafica di Giorgio Papallo.