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Assomusica Roma

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Regione Sicilia

Possiamo dirci soddisfatti dei nostri incontri in Sicilia sia con la Commissione Affari Europei dell'Ars, per la parte consultiva del governo regionale che con l'ADG del POR FESR. Dal primo incontro sono scaturiti interessanti spunti ed una notevole attenzione a quanto avevamo da raccontare (agli atti sul sito dell’ARS il resoconto ufficiali dell’audizione)
Il tutto arricchito dall’iniziale particolare interesse mostrato dalla consigliera on. Anselmo che ci ha portato a sperare in un auspicabile incontro con l'Ass. Stancheris (turismo e cultura), oltre ad una imminente possibilità di organizzare per il personale interno uno o più incontri di formazione sulle opportunità europee. Tali iniziative hanno purtroppo subito una battuta di arresto in seguito al rimpasto di giunta.
 
Nel pomeriggio abbiamo inoltre incontrato l'Autorità di Gestione del POR FESR, uno dei due fondi strutturali che maggiormente potrebbero finanziare i progetti più strutturati di Assomusica sul territorio, come ad esempio i centri culturali polifunzionali.

La Commissione come l'ADG ci hanno invitati a produrre dei contenuti programmatici che riguardino il nostro ambito di attività, in modo coerente rispetto alle misure della nuova programmazione.

Si é parlato sia del progetto per l'emersione e la circolazione dei giovani artisti, come attività pilota da replicare in altre regioni italiane e, possibilmente, europee, se come ci auguriamo, si dovesse riuscire a collegare questa nostra iniziativa agli obiettivi della DG Cultura della CE. Il Presidente Spera ha distribuito ai presenti una copia del progetto e non é escluso che partecipi anche la Regione Siciliana. Si resta in attesa però del primo prezioso input della Regione Puglia.

L'ADG ci ha inoltre suggerito di iscriverci al tavolo di confronto "virtuale" con il territorio OPENFESR ma anche di indirizzare una esplicita richiesta di essere inseriti nel Tavolo di Partenariato, facendo riferimento al nostro incontro e quindi a lui. Chiaramente prima dell'invio della lettera è d’obbligo un ulteriore passaggio per istruzioni più chiare.

C'é molto da fare per la predisposizione di una posizione propositiva e programmatica di Assomusica. C'é da studiare quanto prodotto dalla Regione per la nuova programmazione . Se volete farvi un'idea potete dare un'occhiata al sito http://www.euroinfosicilia.it/programmazione-20142020/ e questo riguarda solo uno dei fondi strutturali. C'é poi lo stesso per il Fondo Sociale Europeo, il Fondo di Coesione e, diciamo per fortuna, non ci interessano da vicino i fondi su agricoltura e pesca.

C'é poi da inviare una prima bozza informale e confrontarsi anche con la Regione per arrivare ad una posizione quanto più possibile condivisibile anche da chi la riceverà, cioè la Regione, idealmente e sfruttando appieno ogni rapporto di qualità esistente. Altrimenti va costruita e spedita una posizione sfruttando pure la presenza ai tavoli di partenariato semmai ce ne fossero già nei prossimi mesi.

Infine, c'é un’attività più regolare di mantenimento di rapporti con l'autorità regionale sul merito, in modo da accreditarci. A maggior ragione se saremo effettivamente aggiunti alla mailing list del Tavolo di Partenariato.
Ad oggi però non si è trovato accordo fra associati e Presidenza su come proseguire questo lavoro. Alla luce di quanto sta accadendo in altre regioni (Lazio, Liguria,..) sarebbe forse opportuno rilanciare l’attività in un’ottica di sforzo a livello multi regionale se non addirittura nazionale.

 

Regione Lombardia

8 ottobre 2014
Incontro con Gianlorenzo Martini, Capo della Delegazione presso l’UE della Presidenza della Regione Lombardia e con Valeria Forlani, Responsabile del settore Educazione, Formazione e Cultura della Delegazione presso l’UE della Presidenza della Regione Lombardia.

Assomusica e la Regione Lombardia – ufficio di Bruxelles avvieranno una collaborazione partendo dai due aspetti discussi in riunione:
- la realizzazione di un progetto pilota per la promozione dei giovani artisti
- la realizzazione della formazione alle opportunita offerte dalla programmazione europea per le imprese associate ad Assomusica.

Regione Lazio

Al fine di individuare possibili fondi residui a valere sul POR (Piano Operativo Regionale) della Regione Lazio a cui attingere,
sono stati analizzati i residui della programmazione 2007/2013 ed è stato redatto dai consulenti un documento sintetico di analisi e valutazione
sui fondi residui del POR (FESR e FSE) Lazio 2007-2013 al fine di verificare l’eventuale presenza di fondi utilizzabili.

E’ stato poi analizzato il documento di programmazione a valere sui fondi europei 2014/2020 della Regione Lazio ed è stato redatto un vademecum di analisi
del nuovo POR Lazio 2014/2020 (FESR. FSE e FEASR)al fine di valutare su quali assi e con quali progettualità Assomusica potrà avvalersi dei fondi regionali.
In particolare sono stati analizzati i fondi legati alla cultura, imprenditorialità, formazione, tecnologie.

Si è incontrato l’Assessorato alle Attività Produttive della Regione Lazio, al fine di verificare, insieme con la Direzione di AGIS Lazio, possibilità di utilizzo dei fondi per la competitività d’impresa.

Si è incontrato MASSIMILIANO SMERIGLIO, Vicepresidente Regione Lazio ed Assessore alla Formazione, Ricerca, Scuola, Università,
per identificare possibili attività a valere sul POR Lazio in tema di formazione, innovazione delle competenze ed ampliamento dei pubblici.

Si è incontrata ALESSANDRA SARTORE, Assessore alle Politiche del Bilancio, Patrimonio e Demanio,
per illustrare la posizione di Assomusica sui fondi POR Lazio 2014/2020 e definire insieme linee di attività a valere su quegli stessi fondi.

L’assessore Sartore ha accolto di buon grado la richiesta di Assomusica di partecipare fattivamente agli incontri e consultazioni future
del Tavolo di Partenariato dei Fondi strutturali della Regione Lazio.

Si aprirà a seguire una fase di incontri più tecnici con i dirigenti e referenti operativi indicati dagli stessi assessori
in modo da lavorare alla definizione di progetti di intervento concreti.

un’intensa attività di supporto ad Assomusica in ambito europeo

8 e 9 ottobre 2014:
ASSOMUSICA INCONTRA A BRUXELLES LA DG CULTURA, NELLA PERSONA DI CORINNE RIGAUD, PER PRESENTARE IL PROPRIO LAVORO E DISCUTERE PROSPETTIVE DI COLLABORAZIONE A BREVE, MEDIO E LUNGO TERMINE.

Questi i punti condivisi
-      Accreditamento di Assomusica in ambito europeo al fine di rafforzare la propria presenza internazionale, ampliare l’offerta delle opportunità di business alle imprese associate, promuovere i giovani artisti e gli artisti emergenti italiani;
-     DG Cultura come ente attuatore delle politiche europee in ambito culturale e necessità per la DG stessa di relazionarsi con enti come Assomusica sui territori di riferimento per l’attuazione di tali politiche;
-         Assomusica può, quindi, essere il soggetto di riferimento nazionale in ambito musicale e il possibile attuatore delle politiche europee a livello italiano nel settore di riferimento.

La DG Cultura sta sostenendo Assomusica:
•       Nell’indirizzo delle linee progettuali
•       Nello scouting di reti di interesse a livello nazionale ed internazionale
•       Nell’individuazione di partner per possibili progetti
•       Nell’accreditamento istituzionale di Assomusica presso gli enti di rilievo in ambito musicale in Europa

ASSOMUSICA E DG CULTURA convengono quindi che è importante mantenere un contatto costante che, da un lato, supporti Assomusica nelle scelte strategiche a medio termine e, dall’altro, aiuti la Commissione ad avere feedback e suggerimenti qualificati per il continuo miglioramento delle politiche e delle attività realizzate

Corinne Rigaud

Corinne Rigaud è Responsabile del programma Creative Europe – Cultura;
Direzione Generale 'Education and Culture’.
La Direzione Generale Istruzione e Cultura (DG EAC) è l'organo esecutivo dell'Unione Europea responsabile della politica in materia di istruzione, cultura, gioventù, lingue e sport. La DG EAC supporta queste tematiche anche attraverso una varietà di progetti e programmi, in particolare Europa Creativa ed Erasmus+. Per maggiori informazioni: http://ec.europa.eu/dgs/education_culture/index_en.htm

Chiarimenti sul decreto interministeriale 22 Luglio 2014

Lo svolgimento quotidiano del nostro lavoro, e la conseguente applicazione delle
norme di prevenzione vigenti ancor prima della pubblicazione del Decreto 22 Luglio
2014, aveva già maturato da tempo la necessità di un approfondimento e di un’analisi
valutativa più specifica rispetto alle attività svolte per l’allestimento dei nostri spettacoli. In
particolare, le difficoltà nell’applicazione della norma a tutte le differenti casistiche del
nostro settore, insieme alle numerose verifiche e ispezioni svolte dagli organi competenti,
andavano sempre più evidenziando la necessità di individuare sistemi e modalità capaci
di garantire da un lato una maggiore tutela dal punto di vista della sicurezza per i
lavoratori e dall’altro un’imprescindibile semplificazione delle procedure al fine di
renderne più immediata ed efficace l’applicazione per tutti.
Il Decreto “Palchi e Fiere”, pur avendo messo in campo alcuni elementi di chiarezza
sull’argomento, non ha in realtà risolto in modo esaustivo una serie di incertezze e di
legittimi interrogativi, tant’è che gli stessi uffici del Ministero si sono sentiti in dovere di
divulgare una circolare dedicata alle Istruzioni tecnico-operative circa i contenuti del
Decreto medesimo.
In tale contesto, e ben prima della diffusione di questa Circolare, con la quale non
sussistono peraltro specifici elementi di contrasto, è sembrato anche a noi del tutto
opportuno elaborare e circuitare un documento di chiarimento sui contenuti del Decreto.
Questo, in linea con il lavoro che la nostra Associazione ha intrapreso da ormai quasi tre
anni e che, fin dal primo convegno bolognese “Sicuramente Live”, ha determinato
importanti risultati sul piano scientifico, documentale e operativo in materia, innescando a
catena importanti collaborazioni come quella con le Asl e, più recentemente, con Inail,
con cui è stato da poco sottoscritto un accordo quadro nazionale che comincerà ad
essere operativo già nei primi mesi di quest’anno.
Il documento che vi alleghiamo è stato elaborato in condivisione con alcuni dei
professionisti della prevenzione da più tempo coinvolti nel nostro settore e si è avvalso in
particolare della fattiva collaborazione dei tecnici PSAL di ASL Milano con i quali, nel
totale rispetto delle reciproche autonomie e competenze, abbiamo negli ultimi due anni
sviluppato azioni di monitoraggio, di comune analisi delle dinamiche e delle soluzioni
operative più idonee ed efficaci per la tutela della sicurezza sul lavoro nel settore dello
spettacolo dal vivo.
Il documento “Chiarimenti di Assomusica” si articola su due binari principali: il primo,
specificamente dedicato agli aspetti legali e normativi del Decreto (e corre l’obbligo di
rivolgere un sentito ringraziamento al dottor Lorenzo Fantini per il suo insostituibile
contributo); il secondo, che entra invece direttamente nel merito di esempi e schemi
concreti riconducibili all’operatività quotidiana del nostro lavoro. Entrambi gli aspetti, si
trovano comunque contestualizzati alla luce delle migliori modalità di approccio all’81/08,
i cui Articoli e Capi vengono citati e riassunti in modo cronologico ma soprattutto secondo
un criterio di pertinenza con le nostre attività. Non mancano infine suggerimenti e indirizzi
sulle più efficaci metodologie di approccio per quanto riguarda l’inquadramento
complessivo dal punto di vista della sicurezza e tutela dei lavoratori.
Tutti questi contenuti sono quelli che come Associazione ci sentiamo in dovere non solo
di divulgare ma anche di sostenere, prima di tutto nei confronti dei nostri Associati, e poi
con l’intera filiera dello spettacolo dal vivo.

Il Presidente
Vincenzo Spera

David Zard, l'uomo delle scommesse.

CI è riuscito di nuovo: dopo aver portato - negli stadi italiani le stelle del rock e del pop internazionale, dai Rolling Stones a Michael Jackson, da Bob Dylan fino a Madonna, ora David Zard, a cui, per molti, si deve la nascita del teatro di massa, grazie a "Notre Dame de Paris", ha di nuovo stracciato ogni record con l'ultima produzione, che da due anni gira in Italia. "Romeo e Giulietta. Ama e cambia il mondo" è il musical dei grandi numeri, capace di portare a teatro migliaia di persone, studenti compresi, e di varcare i confini nazionali. «Romeo e Giulietta - spiega Zard - è soprattutto una macchina teatrale spettacolare, basata su una precisione millimetrica. Ogni aspetto dello spettacolo è un ingranaggio che deve rispettare tutto il resto per funzionare. Basta un piccolo errore per far crollare l'intero marchingegno». Non solo maestria tecnica, però, quella che ha decretato il suo successo: «Molti hanno definito questa versione di Romeo e Giulietta - prosegue il produttore - l'incontro tra il dramma shakespeariano e il Cirque du Soleil. La mia emozione, nel vedere come le acrobazie e la destrezza circense potessero essere addirittura superate grazie alla recitazione degli attori in scena, è stata enorme. Per questo lo ritengo la più spettacolare ed emozionante messa in scena. D'altra parte, la storia, diventata ormai patrimonio di tutto il mondo, continua ad essere talmente avvincente che gli spettatori quando escono dal teatro ancora si commuovono di fronte all'infelice destino dei due giovani amanti. Ma le dirò di più, io stesso sono così coinvolto dallo spettacolo che ogni volta che lo vedo mi trovo a sperare che finalmente Frate Lorenzo faccia in tempo a bloccare quelle morti. Ancora mi ritrovo a rimproverarlo dentro di me: "non potevi arrivare prima?". Scherzi delle emozioni...». Tutto, sul palco, è studiato nei minimi particolari per appassionare, dai costumi alle scenografìe, dalle musiche alle coreografìe: un turbinio di colori e giochi di luci che accompagnano lo spettatore fino al tragico epilogo. «Lo spettacolo è nato a Roma in dodici settimane - dice David Zard - a giugno abbiamo preso un'intera scuola e l'abbiamo trasformata in un vero e proprio laboratorio. Per cinque settimane, è stata studiata la regia, le scenografie, gli attori hanno studiato le parti, dizione e le coreografìe. È stato un lavoro enorme, che è costato denaro e fatica. Le prime volte che varcavo le porte dell'istituto ero terrorizzato che mi insultassero: lavoravano dal giorno alla sera senza sosta, al caldo, come muli. Invece avevano tutti un sorriso, una parola gentile e un gesto d'affetto. Ognuno di loro, dagli attori alle maestranze, era certo che la fatica sarebbe stata ripagata. Ognuno si sentiva parte di qualcosa di nuovo e di grande che sarebbe da li a poco nata. Dalla scuola siamo passati al Gran Teatro, per le prove sul palcoscenico. Altre 6 settimane di lavoro. Senza tutta quella preparazione lo spettacolo non sarebbe stato quello che poi avete visto». Merito, dunque, di una disciplina e di uno studio lungo e attento, ma anche della regia di Giuliano Peparini, uno tra i registi e coreografi più talentuosi e innovativi della sua generazione: «L'incontro con Peparini è stato dawero fortuito - racconta ancora - Ho visto a Macao la sua direzione artistica di alcune parti del Cirque du Soleil, diretto da Franco Dragone. Sono rimasto impressionato dal suo lavoro e lo stesso Dragone me lo aveva raccomandato caldamente, vista la preparazione e la bravura. Finito lo spettacolo gli ho offerto di realizzare le coreografie per Romeo e Giulietta. Lui, quando ha sentito che nominavo Romeo e Giulietta si è illuminato. Mi ha detto che la tragedia di Shakespeare è la sua vita, che voleva curare la regia. È stato talmente incisivo, talmente convincente, che ho accettato». Una scommessa, l'ennesima, che David Zard ha vinto di nuovo: «Mi limito a dare spazio al talento, quando lo incontro. L'Italia è piena di talenti ¡nespressi: basta dawero che studino e capiscano come funziona
il mondo dello spettacolo per ottenere delle vere e proprie eccellenze. Stesso discorso vale per i giovani attori che si esibiscono sul palcoscenico del Gran Teatro in questi giorni: ¡I lavoro e lo studio li ha premiati. I minuti di standing ovation che ¡I pubblico regala loro, ogni replica, è il loro premio. E ¡I mio». OBMtatfeì6 j ' d » j y -tit_org- David Zard, l'uomo delle scommesse

L’organizzatore di Rototom: mai piú il festival in Italia

«Sono attaccato alla mia terra e non me ne sarei mai andato se non mi avessero impedito di fare il mio lavoro pur sapendo che a Osoppo il festival soffriva per mancanza di spazi e servizi adeguati: leggere il nome del Friuli sui giornali di mezzo mondo grazie al Sunsplash mi rendeva orgoglioso e mi ripagava di tutto, ma oggi non tornei mai in Italia. L’ultima edizione è stata un incubo e dopo sei anni sto ancora aspettando di poter difendermi dalle accuse che mi sono piovute addosso. Poi magari mi daranno ragione, ma se fossi rimasto in Italia chi mi avrebbe restituito questi sei anni?». Secondo Filippo Giunta, ideatore e organizzatore del Rototom Sunsplash, non soltanto nessuno gli avrebbe restituito questi sei anni, ma il più grande festival di musica Reggae d’Europa non ci sarebbe più.

La scelta di trasferirsi in Spagna è stata quindi una scelta obbligata che però si è rivelata vincente.

«L’anno scorso in otto giorni di manifestazione abbiamo avuto 240 mila presenze, più o meno 30 mila persone al giorno con una punta di 40 mila in occasione dell’esibizione di Lauryn Hill (l’università di Castellon ha stimato una ricaduta economica di 24 milioni di euro) mentre nel 2009, l’ultimo anno al Rivellino in dieci giorni abbiamo contato 150 mila presenze».

Ma la sua non è una valutazione fatta solo di “numeri”...

«Siamo stati premiati come miglior festival musicale e culturale di Spagna da Cadena Ser che potrebbe essere paragonata alla nostra Radio 24 e il primo anno l’Unesco ci ha dato un riconoscimento come evento che promuove la pace nel mondo. Una bella differenza visto che in Italia ci avevano appena accusati di favoreggiamento del consumo di sostanze stupefacenti. In America ci hanno anche dato un grammy come festival reggae più grande del mondo nel 2010. Quando raccontiamo cosa ci è capitato in Italia, qui stentano a crederci».

Cosa è successo in quell’ultimo anno al Rivellino di Osoppo?

«Che invece di ricevere gli artisti e gli ospiti come avrei dovuto e voluto fare, ogni mezz’ora dovevo rispondere alle domande dell’ispettorato del lavoro, dei carabinieri, dell’azienda sanitaria ecc. Non sono quasi riuscito a parlare con don Ciotti. Mi hanno impedito di fare il mio lavoro».

È stata quella la goccia che ha fatto traboccare il vaso?

«Sì, prima ancora delle accuse e dei tribunali. A Osoppo ospitavamo ogni giorno 10 mila persone. Il parco era una piccola cittadina e ci servivano servizi. Abbiamo costruito la fognatura, l’illuminazione e abbiamo piantato 200 alberi. Ci siamo fatti carico pure dei trasporti. Abbiamo chiesto aiuto alle istituzioni e dopo diversi anni con la giunta Illy avevamo ottenuto un contributo di 80 mila euro che ha generato moltissime critiche tanto che è stato poi dimezzato e quindi annullato. Adesso tra Comune, Provincia e Regione riceviamo circa 100 mila euro ma la differenza la fanno i servizi. In Spagna possiamo concentrarci sul festival, al resto pensano le istituzioni».

E come si spiega tutte quelle accuse?

«Non me le spiego. La cosa che mi fa rabbia è che i nostri detrattori più accaniti come per esempio l’ex assessore regionale Luca Ciriani non hanno mai messo piede al Rivellino. Una cosa assurda e inaccettabile da un amministratore pubblico. Come si fa a giudicare senza conoscere?».

Però gli arresti c’erano..

«Certo. E ci sono anche in Spagna. L’anno scorso una sessantina molti dei quali per furti. Pensi che in un articolo è stato evidenziato l’ottimo lavoro che ha permesso di garantire la sicurezza durante l’evento con solo 60 arresti... Qui lavoriamo insieme alle forze dell’ordine e i risultati si vedono anche perché è nostro interesse far andare tutto bene cosa che in Italia non hanno mai capito. E non è stata l’unica».

Cos’altro?

«Abbiamo iniziato nel 1991 a Gaio di Spilimbergo con il sogno di far conoscere la musica e la cultura reggae. Oltre ai più grandi nomi della musica e reggae mondiale, la kermesse ha radunato intellettuali di alto profilo per dibattiti, corsi e incontri sulla cultura globale, sulla pace, sulla tolleranza, sul multiculturalismo e sullo sviluppo sostenibile. Abbiamo avuto Alex Klein, Peter Cohen Serge Latouche, Felice Casson, don Gallo, Moni Ovadia, Beppino Englaro, Giuliano Giuliani, Guido Blumir, Luigi Manconi, Ignazio Marino e diversi premi Nobel per la pace oltre al ministro della Cultura giamaicano, solo per citarne alcuni».

Il sogno insomma si è realizzato ma ormai parla spagnolo.

«E non torneremo indietro. Qui nessuno ha mai pensato di ridurre il festival ai dieci spacciatori trovati su 20 mila persone».

fonte: Il Messaggero Veneto

UK: membri di Radiohead e Pink Floyd (e altri) dichiarano guerra ai bagarini

UK: membri di Radiohead e Pink Floyd (e altri) dichiarano guerra ai bagarini

Più di ottanta tra musicisti - quali Nick Mason dei Pink Floyd, Ed O'Brien dei Radiohead e Sandie Shaw - e personalità di spicco dell'industria musicale d'oltremanica come Harvey Goldsmith, promoter che cura gli interessi di - tra gli altri - Iron Maiden e Arctic Monkeys, oltre che ai manager dei cinque One Direction, si sono uniti per chiedere al parlamento britannico di approvare una legge ad hoc che elimini il mercato secondario di biglietti per gli eventi dal vivo: l'iniziativa si è concretizzata in una lettera aperta pubblicata dall'edizione domenicale dell'Indipendent, per mezzo della quale i firmatari hanno chiarito le proprie ragioni.

"In quanto rappresentanti dell'industria degli spettacoli dal vivo, dagli eventi sportivi di risonanza internazionali ai concerti più intimi, passando per gli spettacoli teatrali più apprezzati, è nostro compito che il pubblico possa ricevere la miglior esperienza di intrattenimento possibile al giusto prezzo", si legge nella lettera-manifesto: "Il modo in cui è permesso operare al mercato secondario sta seriamente minando i nostri sforzi: è tempo che il governo prenda provvedimenti nei cofronti della piattaforme di secondary ticketing, scegliendo finalmente di accordare agli appassionati i propri favori".

Bersaglio della richiesta, è quasi superfluo specificarlo, sono siti come Viagogo, Seatwave e StubHub, che permettono la compravendita di tagliandi online ai singoli utenti iscritti: secondo recenti ricerche effettuate nel Regno Unito, la maggior parte dei tagliandi sarebbe immessa sul mercato secondario non episodicamente da fan costretti, per diverse ragioni, a disfarsi di un biglietto, ma da veri e propri professionisti della speculazione, tanto veloci a reperire la materia prima dai canali ufficiali quanto solerti nel rivenderli. Bagarini digitali, insomma, per i quali i firmatari dell'appello auspicano - essendo le piattaforme di secondary ticketing operanti sul mercato a norma di legge - vengano resi obbligatori, dagli stessi siti che ospitano la compravendita (trattenendo, ovviamente, una parte a titoli di commissione) il nome all'anagrafe del venditore, il prezzo originale e la collocazione esatta del posto messo in vendita.

Quella del secondary ticketing è una vexata quaestio che sta tenendo banco da quando le prevendite online sono diventate il canale principale di approvvigionamento tagliandi per gli appassionati, non solo in ambito musicale ma anche (e soprattutto) in quello sportivo: in Italia il problema fu affrontato di petto da Celentano nel 2012, che in occasione dei suoi due concerti all'Arena di Verona elaborò con TicketOne uno speciale biglietto nominale virtualmente impossibile da rivendere. A livello istituzionale, nel 2013 lo stato australiano del New South Wales discusse una proposta di legge per sanzionare le piattaforme colte a mettere in vendita biglietti a prezzi "palesemente speculativi". E benché i primi nemici del mercato secondario siano gli appartenenti all'industria dello spettacolo, c'è anche chi ha tentato di collaborare con una delle piattaforme incriminate: lo scorso mese di aprile gli organizzatori del festival dell'Isola di Wight hanno rinnovato per tre anni un contratto con Viagogo, uno dei principali siti operanti sul secondary market, scegliendolo addirittura come partner ufficiale per la vendita dei biglietti della manifestazione.

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