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Assomusica Roma

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SOUNDREEEF, UN NUOVO ACCORDO CON ARCI VERRÀ PRESENTATO AL SOUNDREEF FESTIVAL

22/09/2015

Il servizio di collecting alternativo alla SIAE Soundreef ha stretto un accordo con la rete dei circoli ARCI presenti sul territorio nazionale: i termini del sodalizio verranno chiariti nel corso di una conferenza da Carlo Testini (ARCI) e Davide D’Atri (Soundreef) che avrà luogo alle 19 del prossimo 26 settembre al Monk Club di Roma, in occasione dell'apertura del Soundreef Festival.

Dopo la presentazione, sul palco si alterneranno Adriano Bono, Indian Wells, Dead Shrimp, Di Oach, Le Sigarette!! e 1st Class Passengers.

Soundreef è un ente di gestione indipendente di diritti d'autore che compete con società nazionali di gestione collettiva in venti paesi nel mondo. 

Fonte: Rockol.it

http://www.rockol.it/news-646765/soundreef-arci-accordo-diritti-autore?refresh_ce

ESTATE 2015, I NOMI E I NUMERI DEI MAGGIORI FESTIVAL EUROPEI - INFOGRAFICA

Quale giorno migliore, se non l'ultimo giorno d'estate, per tracciare un bilancio delle più importanti manifestazioni musicali all'aperto che hanno costellato il calendario europeo degli scorsi tre mesi?

Rockol, in collaborazione con Stampaprint, vi offre uno sguardo sulle principali manifestazioni musicali che hanno tenuto banco nel Vecchio Continente durante la bella stagione ormai conclusa, riferendo nomi e numeri che hanno caratterizzato i cartelloni degli eventi più frequentati dagli appassionati di rock, pop, EDM e altro.

Inevitabile, come si evince dall'infografica (visibile nel dettaglio e ad alta definizione a questo indirizzo), non osservare come il fenomeno festival sia tutto sommato ben distribuito - con la sola eccezione del nostro Paese, dove le ragioni per le quali un format simile faccia fatica ad attecchire sono da tempo oggetto di dibattito: se il nord del continente può annoverare sigle storiche come quella di Glastonbury (che pure, quest'anno, è stata costretta a rinunciare ai suoi headliner più attesi, i Foo Fighters, per l'ormai noto incidente occorso a Dave Grohl in Svezia a giugno), Roskilde e Rock Am Ring, l'Europa centro-meridionale, nonostante una tradizione meno consolidata, può vantare alcune realtà ormai solidissime come lo Sziget Festival o gli spagnoli Benicassim e Primavera Sound.

 fonte :Rockol.it

http://www.rockol.it/news-646741/festival-estivi-europa-2015-affluenze-headliner-infografica

Bring Lollapalooza to Campovolo, la nuova epica impresa che parte dall'Emilia Romagna

Il rock c'è, l'Emilia Romagna pure, migliaia di persone pronte a mobilizzarsi anche. Lo avrete capito: siamo di fronte ad un nuovo "Dave Grohl please come to Cesena", solo che questa volta il destinatario del messaggio collettivo è Perry Farrell, ex cantante deiJane's Addiction e soprattutto fondatore e organizzatore di uno dei festival rock più grandi e popolari del mondo, il Lollapalooza, che giorni fa ha debuttato nella prima versione europea della manifestazione, a Berlino. 

Tutto è nato da un semplice (ed innocente) tweet: i gestori della stessa Arena Campovolo (che questo weekend sono stati impegnati con il mega concerto di Ligabue) gli hanno proposto di organizzare un'edizione del Lollapalooza a Campovolo, uno spazio enorme che sarebbe adatto ad ospitare un'edizione italiana del grande festival americano. Farrell pare aver apprezzato la proposta.   L'ideatore della campagna è Luca Villa, fondatore del sito Pearjamonline, che da anni cerca di promuovere l'area dell'ex scalo aeroportuale della sua città come spazio da dedicare ai concerti. L'idea è in cantiere da mesi, ma parte ufficialmente quest'oggi alle 12 con la prima fase della campagna: un bombardamento simultaneo di tweet indirizzati a Perry Farrell per ripetere la richiesta a gran voce. Se vi interessa partecipare, qui trovate il manifesto e le modalità per partecipare e qui l'evento Facebook

fonte: Rockit.it

http://www.rockit.it/news/bring-lollapalooza-to-campovolo

Musica indipendente, Mei si rilancia

(ANSA) - MILANO, 21 SET Il Meeting delle etichette indipendenti (Mei) si rinnova. Archiviati i primi 20 anni di storia, riparte, sempre da Faenza (Ravenna), puntando con decisione sui nuovi artisti under 30. L'appuntamento con il '#nuovoMei2015' per cantanti e gruppi emergenti, realtà discografiche e operatori del settore è dall'1 al 4 ottobre, con un programma di musica live, esposizioni, workshop, notte bianca e convegni. Tra i tanti eventi, il 3 ottobre andrà in scena un omaggio a Lucio Dalla, con l'incontro 'Bella Lucio. Lucio Dalla e l'hip hop', il live set della cantante jazz Simona Severini e il concerto di Nello Daniele Ricco il cartellone di artisti presenti: si va da Cesare Basile e Iosonouncane a Roy Paci, da Lo Stato sociale a Ivan Cattaneo. Per non parlare dei concerti: Omar Pedrini, Musicanti di Brema e gli Scontati, tra gli altri. "In 20 anni abbiamo avuto oltre 500 mila presenze", ha ricordato Giordano Sangiorgi, ideatore del Mei, durante la presentazione della kermesse nel contesto dello Spazio Emilia Romagna ad Expo, definendo la regione "la silicon valletta della musica, non solo indie, del nostro Paese". "Ora - ha aggiunto - ripartiamo dagli under 30, dai nuovi volti della musica italiana che propongono musica con live o sul web". Con lui - oltre ad alcuni gruppi che poi parteciperanno al Mei, ovvero i Blastema, i Kachupa e gli Zois - anche l'assessore regionale al Turismo, Andrea Corsini, e il vicesindaco di Faenza, Massimo Isola.

fonte: Ansa.it

Petruzzelli, boom di sponsor e arriva Cats

di ANTONIO DI GIACOMO
 
IL NUOVO corso della Fondazione lirico sinfonica Petruzzelli non è più una suggestione, ma già una certezza. A cominciare dai concorsi che, dopo anni di tribolazioni e incertezze per chi vi ha lavorato, vedranno nascere finalmente un coro e un’orchestra stabili del teatro: per parola d’ordine la trasparenza, come hanno rimarcato all’unisono, ieri mattina nel foyer del politeama, il presidente Gianrico Carofiglio e il sovrintendente Massimo Biscardi, le prove selettive prenderanno avvio da martedì prossimo. Per “aula d’esame” le sale dell’istituto Redentore vi si presenteranno 308 candidati (a fronte di 34 posti disponibili nel coro) e ben 1.387 musicisti, impegnati a contendersi i 47 ruoli previsti nell’organico dell’orchestra. Nella previsione, è stato detto, di bandire nei prossimi mesi anche delle prove selettive per le graduatorie di merito di macchinisti, tecnici e amministrativi. Non solo. A sorprendere, come ha sottolineato Carofiglio, è stata l’adesione oltre ogni più rosea aspettativa dei privati a sostegno del teatro e del suo rilancio: «Abbiamo raccolto un milione e 250mila euro, a fronte dell’obiettivo di 800mila euro che ci si era prefissati. Speriamo di arrivare anche oltre, a questo punto: le previsioni ci sono tutte». A investire nel Petruzzelli, ma è di un ri-torno che si è tratta, in primo luogo l’imprenditore altamurano Vito Barozzi, artefice con la sua Cobar del restauro del politeama che poi, a titolo gratuito, della sua manutenzione. Ed ancora: a sostenere il teatro ci sono il gruppo Anthea hospital, la Maldarizzi automotive group, il gruppo Casillo, la Amalfiana group e la Orfeo Mazzitelli e, con un piccolo contributo, anche la Banca nazionale del lavoro. Non solo: in via di definizione è il contributo della Banca popolare di Bari e della Fondazione Cassa di risparmio di Puglia, già impegnate nel passato a sostegno del Petruzzelli, mentre stanno manifestando interesse a sostenere il teatro in questi giorni anche realtà come la Miccolis spa.
All’orizzonte, poi, l’idea di Carofiglio di raccogliere i sostenitori del teatro in un’associazione Amici del Petruzzelli, «perché, beninteso, a chi ha creduto nel futuro necessario del politeama non siano assegnati privilegi ma il riconoscimento per il proprio impegno». Quanto alla stagione 2016, poi, il sovrintendente Biscardi ha preannunciato «una nuova politica dei prezzi perché ancora oggi il teatro è frequentato da un decimo del pubblico che potrebbe invece esserci. E che porteremo qui anche attraverso nuove iniziative, come i family concert pomeridiani al pari dei concerti che, quotidianamente, dovranno accogliere il pubblico delle scuole in visita al teatro». In tema di anticipazioni, invece, ancora Biscardi ha voluto porre l’accento «sull’unicità di Blind Date , il concerto al buio che Cesare Picco terrà, per Cbm Italia onlus, il 6 ottobre al Petruzzelli: un evento straordinario e inedito per il pubblico barese. Accanto all’opera lirica e alla sinfonica, terreno d’elezione della Fondazione, una sorpresa che attende il nostro pubblico sarà il musical
Cats che, nel suo tour italiano, toccherà soltanto il Regio di Torino e appunto il Petruzzelli. Mentre, nel centenario della sua nascita, il 17 dicembre celebreremo anche Frank Sinatra con un concerto che vedrà le sue canzoni passate alla storia, restituite dalla voce dell’artista californiano Jonny Blu, accompagnato dalla nostra orchestra».
Una scommessa, dunque, nell’intento di intrecciare più fasce di pubblico, oltre gli amanti del belcanto. Ed è in questa prospettiva, del resto, che bisogna leggere il debutto su Twitter della Fondazione Petruzzelli, già online con l’account @petruzzellibari e un hashtag - #petruzzelliditutti - che, ha ribadito Carofiglio, è molto di più di uno slogan: «Ci eravamo detti che c’erano delle idee che volevamo mettere alla prova dei fatti per rilanciare il teatro ed enfatizzarne il valore di simbolo della città: non ci eravamo sbagliati, a quanto pare».
E, fra queste, la sfida di fare del foyer del politeama uno spazio aperto all’arte, con l’esperimento di una grande mostra a novembre, o di portarvi, nel 2016, il rock d’autore di Natalie Merchand. Non meno significativi gli accordi in via di definizione con Sky, per un documentario sul Petruzzelli e Tim, per la trasmissione in streaming delle opere dal politeama. Un sogno in dirittura d’arrivo, infine, la partnership con Aeroporti di Puglia. «Perché - ha anticipato Carofiglio - a risuonare nell’aeroporto di Bari sia la musica dela nostra orchestra».
 
fonte: Repubblica Bari

Nella gestione di arte e cultura paga l’efficienza

Un sistema con un servizio di alta qualità. Ancor più che in altre aree del welfare pubblico, il laissez-faire è prevalso sulla necessità di creare un comparto di eccellenza che valorizzasse il grande patrimonio del nostro Paese, e una delle sue maggiori risorse economiche.

In un settore dove gli unici parametri dovrebbero essere la qualità, il talento e le capacità, si è invece proceduto, come in un qualsiasi ministero, con una gestione proiettata al “ribasso”. Accordi tra politica e sindacato hanno prodotto scarsa qualità, bassa produttività e bassi salari a fronte di finanziamenti pubblici crescenti. Negli ultimi tempi con la grande crisi della finanza pubblica, a causa del venir meno dei fondi pubblici che per decenni hanno “risolto” ogni questione finanziaria e tensione sindacale, i nodi di una gestione miope sono venuti presto al pettine.

Quanto accaduto l’altro ieri al Colosseo e negli ultimi tempi in molte altre istituzioni culturali del Paese è la dimostrazione che questo “modello di gestione” del nostro sistema culturale è da superare e non va considerato immodificabile. Il caso del Teatro dell’Opera di Roma è in questo senso emblematico. In un teatro con un’enorme crisi finanziaria - un debito di 30 milioni di euro circa e un deficit, solo per il 2013, di 12,7 milioni di euro - dall’inizio del 2014 si sono susseguiti scioperi e lotte sindacali che hanno permesso a una componente minoritaria di bloccare il progetto di risanamento del Teatro e di compromettere la stagione estiva di Caracalla. In conseguenza di ciò il Teatro ha subito la gravissima perdita derivata dall’abbandono del Maestro Riccardo Muti nel settembre del 2014. In questa situazione oggettivamente fuori controllo il Cda del Teatro ha risposto con una decisione coraggiosa e innovativa, quella di esternalizzare i complessi di orchestra e coro. Da tale decisione è scaturita una lunga e dura trattiva con i sindacati, che ha portato a un accordo sindacale da cui sono venuti risultati veramente molto positivi. L’accordo ha stabilito l’impegno sindacale a non scioperare 

fino a tutto il 2016, sensibili aumenti di produttività, premi legati all’equilibrio di bilancio e, per la prima volta nella sua storia, la creazione di rappresentanze sindacali unitarie elette democraticamente da tutti i lavoratori. E il Teatro sta vivendo una nuova vita. Dalla firma del contratto la produttività, in termini di recite d’opera e balletto, è cresciuta del 28% e non c’è più stata nessuna giornata di sciopero. La certezza ha permesso programmazione e qualità. Il bilancio 2014 si è chiuso in pareggio e quello del 2015 è anch’esso in equilibrio.

Ma è il rapporto con il pubblico che è profondamente cambiato. Si viene a teatro senza la paura della serrata ma per il piacere della musica. E gli incassi sono aumentati del 37% sull’anno precedente. La stagione estiva di Caracalla ha addirittura segnato un + 67%. La campagna abbonamenti in corso è in grande crescita rispetto allo scorso anno. Si guarda al Teatro con altri occhi: sono tornati gli sponsor e, addirittura, grandi mecenati stranieri fanno importanti donazioni. E tutto questo migliorerà ancora nel 2016.

Anche nel settore culturale è possibile cambiare purché si facciano delle scelte innovative che rivedano i vecchi e superati modelli di gestione. E questo nell’interesse generale della collettività, di tutti: lavoratori, cittadini e turisti. In Italia il settore culturale – cioè le aree archeologiche, i musei, i teatri d’opera e di prosa, la danza – rappresenta fedelmente i nostri vizi, ma anche le nostre virtù. Innovare l’arte e la cultura vuol dire far ripartire il Paese.

Sovrintendente del Teatro dell’opera di Roma 

fonte: Il Messaggero

IL PRESIDENTE DI ASSOMUSICA VINCENZO SPERA RELATORE AL “REEPERBAHN FESTIVAL” DI AMBURGO

IL PRESIDENTE DI ASSOMUSICA VINCENZO SPERA RELATORE AL “REEPERBAHN FESTIVAL” DI AMBURGO

Si discuterà della necessità di istituire una Federazione Internazionale per la musica dal vivo

Una Federazione Internazionale per tutelare l’industria della musica dal vivo. È questo il tema della conferenza stampa che si terrà il 24 settembre  al prestigioso “Reeperbahn Festival” di Amburgo in Germania e che vedrà la partecipazione del presidente di Assomusica, Vincenzo Spera, tra i relatori. Oltre al numero uno dell’Associazione Italiana dei Produttori e gli Organizzatori di Spettacoli di Musica dal Vivo, si susseguiranno gli interventi di Chrisof Huber (Festival director; Segretario Generale OpenAir St.Gallen / Yourope, Svizzera), Aline Renet (Head of communication, Prodiss, Francia), Karsten Scholermann(Boardmember Livekomm - LiveMusikKommission, Germania) e Peter Smidt (Project Manager, Buma Cultuur, Olanda), Greg Parmley, (Managing Director, ILMC, Regno Unito). Sarà un’occasione importante per confrontarsi in merito all’istituzione di un’organizzazione che possa difendere gli interessi di un settore molto importante per la filiera, ma troppo spesso danneggiato da differenti orientamenti politici a livello europeo e internazionale.

Daniele Mignardi Promopressagency per Assomusica

info@danielemignardi.it  - Tel. 06.32651758

 
 
 

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24.09.2015 / 10:15 AM
Board Room (Arcotel Onyx Lobby)
Reeperbahn 1, 20359 Hamburg
 

Why There Is a Need for an IFLI

A Case for Establishing an International Federation of the Live Music Industry

The concert industry has become the primary revenue driver in the music business. Along the value chain, this branch of the business is now of crucial importance – for artists, but also for all of the other subsectors. Curiously enough, however, while the other subsectors established umbrella advocacy organisations a long time ago – for example, the International Federation of the Phonographic Industry (IFPI, founded in 1958) or the International Confederation of Societies of Authors and Composers (CISAC, founded in 1926) – there is no comparable international-level umbrella organisation for the concert business, one that represents the business’s interests in Brussels, Geneva, or Washington.
It’s an unacceptable situation, given that for a while now the concert industry has been increasingly affected by political and administrative guidelines at the European and international level. The Reeperbahn Festival, together with the International Festival Forum in London, is setting the stage so that the process of establishing an international federation of the live music industry can finally get off the ground.
 

Fatturato da 50 milioni e lavoro per 10mila artisti: le «indie» italiane al Mei per chiedere «un Piano Marshall per la musica»

Se ne contano 8mila tra realtà con una solida storia dietro le spalle e marchi che hanno pubblicato una sola opera nel 2014 e magari non ne pubblicheranno più. Una parte sono del circuito delle major ma la stragrande maggioranza fa parte del circuito indipendente e delle autoproduzioni. Complessivamente il settore muove un giro d’affari che, per quanto riguarda le produzioni in senso stretto, ruota intorno ai 150 milioni di euro di fatturato tra cd (100 milioni) digitale e vinile, di questi il 25% del mercato degli album è in mano agli indipendenti e il 35% dei singoli nasce dal mondo delle autoproduzioni e della musica emergente. E sono questi ultimi che contribuiscono a organizzare il 70% degli eventi musicali pari a circa il 30% del fatturato annuo, dando lavoro a 10mila artisti tra solisti e band. C’è grande frammentazione, è vero, ma c’è anche un innegabile dinamismo. È il mondo delle case discografiche indipendenti e delle autoproduzioni, il mare delle «indie», per usare un termine molto in voga fino a qualche anno fa, o piuttosto «la filiera dei contenuti indipendenti ed emergenti», come preferisce chiamarlo Giordano Sangiorgi, presidente di AudioCoop, coordinamento delle etichette discografiche indipendenti italiane di area pop e rock e prima società di collecting degli indipendenti tour court, nonché anima del Mei, il Meeting delle Etichette Indipendenti in programma a Faenza dall’1 al 4 ottobre tra artisti emergenti, realtà discografiche, festival e operatori del settore. L’hashtag scelto per questa edizione è #nuovoMEI2015, l’obiettivo è trasformare il centro in provincia di Ravenna in una vera e propria città della musica con live, esposizioni, workshop didattici, convegni e premiazioni delle migliori realtà indie italiane e la presenza, unico caso in Italia, dei vincitori di oltre 100 festival e contest per emergenti provenienti da tutta la penisola e selezionati dalla Rete dei Festival. «Dopo la sfida di vent’anni fa – commenta Sangiorgi – vinta a tutti gli effetti da band che si erano affacciate per la prima volta al Mei del tempo, come Subsonica, Baustelle, Caparezza, Piotta, Negramaro e tanti altri, oggi tra i pilastri della musica del nostro Paese, ora tocca alla nuova generazione, quella di Zibba, Levante, Luminal, Kutso, Erica Mou, Lo Stato Sociale, Cecco & Cipo, Ghemon,  Giovanni Truppi, Nobraino, solo per citarne alcuni».

Sangiorgi, si può ancora fare una distinzione metodologica tra il lavoro delle indie e quello delle major?

Gli indipendenti rispondono solo a loro stessi, mentre le filiali delle major hanno capi multinazionali ai quali rispondere sui numeri. È una differenza non da poco. Poi mi sembra che in linea di massima oggi vi sia un’altra grande differenza: le major investono sui grandi nomi sicuri e sui talent tv mentre tutto lo scouting della musica originale inedita innovativa e creativa che arriva dalle cantine, dai contest e dai festival, dai circoli e dai club è totalmente lasciata in mano agli indipendenti. Da sottolineare però che si raggiungono ottimi risultati quando si lavora virtuosamente: una produzione indipendente con distribuzione e produzione major se fatta con amore e passione può portare benefici a tutti oltre che al pubblico. Ritengo che sia utile far fronte comune tra tutti coloro che lavorano per il Made in Italy. Non ci sono poi solo le etichette: in questi anni abbiamo visto grossi investimenti anche tramite le piattaforme di crowdfunding, senza le quali non avremmo avuto probabilmente molte produzioni indipendenti della scena italiana.

Un fenomeno positivo?

Al contrario di un tempo, dove trovavamo al centro di un progetto la spinta ideativa del marketing, con la diminuzione delle risorse da una parte e dall’altra l’evoluzione tecnologica che permette di arrivare sul mercato anche con pochissimo, oggi al centro troviamo l’artista che spesso ha già un’idea ben precisa di quello che vuol fare. E di cosa ha bisogno? Di un nuovo modello di casa discografica, a cui forse si può avvicinare di più una indipendente, che sia una sorta di agenzia a 360 gradi, e che quindi gli permetta di trovare quelle professionalità che lo aiutino. Ormai il lavoro è tutto rivolto a social e web, campi in cui gli artisti sono spesso più esperti addirittura spesso dei  discografici e del loro modello di business che in tanti casi deve essere aggiornato.

Come far crescere il business della musica in Italia?

Fondamentali saranno gli investimenti che si faranno coi soldi in più che arriveranno ai produttori e agli artisti attraverso l’equo compenso grazie a un decreto firmato dal ministro per i Beni culturali Dario Franceschini a favore della creatività musicale e cinematografica: nel 2015 potremo contare su circa 150 milioni in più in arrivo dall’uso della musica e dei video dai device mobile e dagli altri strumenti dell’innovazione tecnologica. Serve che una parte di questa cifra, almeno intorno al 25% a monte, attraverso un tavolo tecnico, venga investita sull’innovazione della creatività giovanile per dare un futuro alla musica italiana supportando con una somma importante quasi da «Piano Marshall della musica» una ricca Rete dei Festival capace di integrarsi al Fus e  di fare emergere  nuovi talenti  attraverso borse di studio per giovani artisti, finanzi sgravi per gli organizzatori sui diritti per i piccoli concerti facilitandone la realizzazione attraverso la Scia. Si valorizzino le presenze sui grandi media pubblici e privati dei nuovi artisti del futuro del nostro paese capaci di fare innovazione e creatività  e dall’altro, infine, si utilizzino per mettere a sistema una piattaforma on line tra le prime al mondo per la diffusione della nostra musica e  per mettere a sistema un’agenzia per la promozione della musica italiana all’estero capace di accompagnare anche tutte le nostre altre azioni di promozione. Un lavoro di «Sistema Musica» che porterebbe di nuovo la nuova musica italiana al centro della nostra identità culturale nel mondo con un grande ritorno d’immagine, economico, turistico e culturale.

fonte: Il Sole 24 Ore

"Campovolo - La festa 2015", Ligabue: "Sarà il concerto più lungo della mia vita"

Ligabue corona il suo sogno. Festeggerà con un concerto che si preannuncia grandioso i suoi 25 anni di carriera, e contemporaneamente i 25 anni del suo primo album Ligabue, i 20 anni di Buon Compleanno Elvis e, per non farsi mancare nulla, anche lo straordinario successo del "Mondovisione Tour" che nell'ultimo anno ha toccato l'Italia e il mondo ed è stato immortalato nell'album live Giro del mondo. "Campovolo - La festa 2015", questo è il titolo scelto per l'evento, si terrà sabato 19 settembre al Campovolo di Reggio Emilia, già teatro di un megaconcerto il 10 settembre 2005: quella volta il Liga festeggiava i primi 15 anni di carriera. L'artista di Correggio tornerà live per quello che sarà il concerto più lungo della sua carriera, nel corso del quale suonerà per intero l'album Ligabue (1990) con i ClanDestino, per intero l'album Buon Compleanno Elvis (1995) con La Banda e tutto il meglio di Giro del mondo accompagnato dalla sua formazione attuale, "Il Gruppo". L'inizio del concerto è programmato alle ore 20.30 ma l'apertura al pubblico sarà sin dalle 8 del mattino. Dalle 16 di oggi, giovedì 7 maggio, i biglietti per "Campovolo - La festa 2015" saranno acquistabili in prevendita online, mentre alle 16 di giovedì 14 avranno inizio le prevendite nei punti vendita e prevendite abituali (info ed elenco dei punti vendita su www.ligachannel.com, www.fepgroup.it e campovolo.ligabue.com). Il costo unico del biglietto è di 50 euro (incluso diritto di prevendita). Ma quello per "Campovolo - La festa 2015" sarà molto più di un semplice biglietto: tutti coloro che acquisteranno il titolo d'accesso al concerto, infatti, riceveranno in esclusiva lo "Special Box Campovolo 2015" (che non sarà possibile acquistare o ricevere in altro modo), che conterrà un dvd con i videoclip di Balliamo sul mondo e Certe notti, i filmati degli stessi brani eseguiti dal vivo durante il "Mondovisione Tour" e il videoclip di C'è sempre una canzone; un biglietto "memorabilia" per entrare subito nel cuore dell'evento. Con i codici personali stampati sul biglietto si potrà accedere a contenuti esclusivi dal backstage e dalle prove, oltre a videodirette e aggiornamenti in tempo reale su campovolo.ligabue.com; la ristampa di 2 foto cartoline ufficiali utilizzate ai tempi dell'uscita di Ligabue Buon compleanno Elvis, oltre a 3 foto cartoline live; un booklet di 40 pagine con i racconti della nascita di Ligabue e di Buon Compleanno Elvis.

 "Sarà il concerto più lungo della mia vita", conferma il protagnista, "suonerò per la prima volta tutto il primo album con la band con cui l'ho realizzato; farò lo stesso conBuon compleanno Elvis e la band originaria che compie vent'anni e poi suonerò il resto del materiale attuale con la band di adesso". Intanto, per l'annuncio alla stampa dell'evednto, Ligabue ha trasformato il piccolo aeroporto emiliano in una galleria con ledwall che mostravano le copertine di tutti i suoi album e un mini live con tre pezzi rappresentativi di quello che sarà "Campovolo - La festa 2015": Sogni di rock 'n' rollCerte notti e C'è sempre una canzone. "Sono un artista appagato", confessa Ligabue che non ha timore a definire i suoi primi 25 anni di carriera, "avventurosi, inaspettati. Sul palco mi sono sempre sentito a mio agio ma non nascondo che quando rivedo me stesso agli esordi mi faccio tenerezza. Se oggi mi fossi un giudice in un talent e dovessi dare dei consigli a me ragazzino mi direi: 'Ma guarda come ti muovi e come ti vesti...'. Ma 25 anni fa i talent non c'erano e l'ho scampata".

Nel frattempo, però, il Liga è cresciuto imparando dai suoi errori. "I miei scivoloni me li sono meritati", sottolinea. "In questi anni sono cambiato tanto come essere umano: prima scrivevo i miei testi con totale incoscienza. Poi ho capito l'effetto che i miei testi avevano sugli altri e sono diventato meno incosciente, ma anche più libero di dire quello che credo imparando a parlare in prima persona". A differenza di altri artisti, che Ligabue non cita ma dice di non voler imitare, "uso parole semplici perché voglio arrivare alla gente con le mie canzoni che sono mainstream. Con tutto il resto (libri, film, poesia) non mi pongo il problema. Ma non penso mi vedrete ancora dietro una macchina da presa, non ho più l'età per perdere due anni per fare un film (e poi il secondo non è che sia andato troppo bene) e perdere l'opportunità di fare musica".A Campovolo i festeggiamenti cominceranno con un giorno di anticipo con Aspettando Campovolo: dalle 15 alle 24 di venerdì 18 settembre il Liga Village, all'interno dell'area di Campovolo, sarà infatti aperto al pubblico che ha acquistato il biglietto per il concerto. Aspettando Campovolo sarà animato da intrattenimento da strada (artisti, giocolieri professionisti e musicisti) e dalla proiezione di Radiofreccia eDa zero a dieci, i film di cui il Liga è stato regista. Oltre a numerosi punti di ristorazione (i cui prezzi saranno controllati dall'organizzazione), l'area ospiterà il LigaStory, dove si potrà ripercorrere attraverso immagini e oggetti la carriera di Ligabue, e un'Area Mongolfiere dove il pubblico potrà godere del panorama e i festeggiamenti della grande festa dall'alto. Solo a chi entro il 30 giugno acquisterà online sul sito ufficiale di Ticketone il biglietto per "Campovolo - La festa 2015", scegliendo la modalità di spedizione a casa, sarà data la possibilità esclusiva di assistere al concerto dall'area dedicata "PIT speciale" (PIT A) in prossimità del palco: l'accesso all'area sarà regolato da un braccialetto spedito insieme al titolo d'ingresso del concerto e allo "Special Box Campovolo 2015". In alternativa alla modalità di spedizione a casa, per coloro che acquisteranno online sul sito di ticketone è previsto il ritiro dello "Special Box Campovolo 2015" e del titolo d'ingresso direttamente a Campovolo, il giorno dello spettacolo (non è previsto il braccialetto "PIT A"). Anche chi acquisterà il biglietto presso i punti vendita avrà la possibilità di ritirare lo "Special Box Campovolo 2015" (non è previsto il braccialetto "PIT A"). Info e modalità saranno pubblicate su fepgroup.it. Dall'1 giugno sarà possibile acquistare posto auto (interno o in prossimità dell'area di Campovolo) e posto tenda (all'interno dell'area dedicata) per le notti del 18 e del 19 settembre. Verranno poi messi a disposizione dei treni speciali a/r Milano-Reggio Emilia e a/r Roma-Reggio Emilia (info, orari e tariffe dall'1 giugno). Eventi in Bus, partner ufficiale di "Campovolo - La festa 2015", organizzerà servizi autobus a/r da tutta Italia all'area di Campovolo (tutte le info su www.eventinbus.com).

Intanto con Giro del mondo, l'album live (cd+dvd) con tutte le emozioni del "Mondovisione Tour" e quattro brani inediti registrati in studio, il Liga è per la seconda settimana consecutiva al primo posto della classifica degli album più venduti. Certificato "oro" già dopo la prima settimana di vendita, Giro del mondo è disponibile in formato standard (doppio cd +dvd), in formato deluxe (triplo cd + doppio dvd oppure triplo cd + blu-ray) e nelle versioni digitali. I 4 brani inediti contenuti nell'album sono il primo singolo C'è sempre una canzone (al primo posto della classifica dei brani più trasmessi in radio), A modo tuoI campi in aprile e Non ho che te. I primi due brani, entrambi scritti dal Liga, sono stati interpretati rispettivamente da Luca Carboni e Elisa e nel disco vengono riproposti, totalmente riarrangiati, interpretati da Luciano.

 

Fonte: Repubblica.it

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