Le necessità dell'economia musicale sulla rivista Forbes
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Steve Bene, manager della radio in streaming Pandora, ha commentato sulla rivista Forbes, che si occupa di economia spesso legata anche allo spettacolo, lo stato dell’economia musicale, soprattutto quella americana. Bene ha spiegato che sono diversi i problemi, ma il denominatore comune a tutti è che non tutti gli artisti e i creativi sono trattati in maniera equa, nonostante ci siano sempre più canali per diffondere le proprie composizioni.
Gli artisti classici, per esempio, sono fra i primi a essere danneggiati, secondo Bene, dall’attuale sistema: le registrazioni precedenti al 15 febbraio 1972, che comprendono quindi Aretha Franklin, John Coltrane, Frank Sinatra e molti altri, non hanno la protezione federale sul copyright.
Anche i bot, i programmi per acquistare centinaia di biglietti da rivendere sul mercato secondario, sono stati nominati da Bene e una recente legge, che aspetta la firma del presidente, dovrebbe metterli fuori legge.
Gli Stati Uniti, inoltre, condividono il problema della mancanza di dati sulla proprietà delle canzoni. I database sui copyright sono carenti e non del tutto accurati, nonostante, commenta Bene, si sia ormai nell’era dei Big data. Le informazioni dovrebbero essere, quindi, non solo corrette ma anche accessibili da tutti.