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Cina, il secondary ticketing prende campo ma con regole diverse

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  • Pubblicato in Attualità

La Cina era, nel 2014, un mercato da 500 milioni di euro in campo musicale. Le possibilità di crescita rispetto alla popolazione da più di un miliardo di persone sono, quindi, ancora esponenziali.

Lo ha dimostrato la start-up Tking, che ha raccolto 10 milioni di dollari di finanziamenti per lanciarsi nel mercato del secondary ticketing, proprio in un momento in cui Italia, Regno UnitoCanada si stanno muovendo per contrastare il bagarinaggio.

Tking, con base a Shanghai, aspira a diventare lo StubHub cinese con un aumento del capitale rispetto al lancio nel 2013. In questi tre anni sono stati comunque venduti attraverso questo canale più di 500 mila biglietti. 

La particolarità del mercato secondario cinese è la vendita a prezzi spesso più bassi rispetto a quelli di costo, quindi con sconti per i consumatori. I bagarini danno quindi la possibilità ai promoter, spiega il International Ticketing Yearbook 2016, di "vendere rapidamente una grande quantità di biglietti e ridurre i rischi". 

I biglietti venduti non riguardano comunque solo il campo musicale ma anche balletti, spettacoli teatrali ed eventi sportivi.