ASSOMUSICA - #IORESTOACASA #DISTANTIMAUNITI #INSIEMECELAFAREMO
Tanti gli artisti uniti nella campagna di sensibilizzazione #IORESTOACASA. Guarda il video realizzato da ASSOMUSICA
Tanti gli artisti uniti nella campagna di sensibilizzazione #IORESTOACASA. Guarda il video realizzato da ASSOMUSICA
L’APPELLO DI ASSOMUSICA ALLE ISTITUZIONI
“La musica dal vivo tra i primi settori dello spettacolo
a muoversi per stare vicino al pubblico”
IL PRESIDENTE VINCENZO SPERA
“Auspichiamo misure tempestive a sostegno dei lavoratori del settore”
SI STIMANO INTANTO PERDITE PER LA FILIERA PARI A 40 MILIONI DI EURO
NEL PERIODO DAL 23 FEBBRAIO AI PRIMI DI APRILE
Mentre sui social si diffonde sempre di più l'hashtag #iorestoacasa, sono tantissimi i messaggi di solidarietà e le iniziative degli artisti per invitare a rispettare le disposizioni governative.
«La musica dal vivo è stata tra i primi settori dello spettacolo a muoversi per stare vicino al pubblico e gli artisti che fanno concerti in streaming sono tra gli elementi più in grado di creare più collante fra la gente, a riprova del fatto che non si sono scordati del loro pubblico». A dichiararlo è il Presidente Vincenzo Spera di Assomusica, che aggiunge: «La nostra musica ha un grande impatto socio-culturale e lo sta dimostrando l’apporto che i nostri artisti stando dando a questa campagna di sensibilizzazione, attuata grazie a vari metodi di comunicazione sulla rete».
Al fine di sottolineare l’importante ruolo svolto dall’intera filiera in questo particolare frangente, l'Associazione degli Organizzatori e Produttori di Spettacoli di Musica dal Vivo, che racchiude la (quasi) totalità degli organizzatori di spettacoli di musica contemporanea, ha diffuso in queste ore un video che raccoglie gli interventi di alcuni dei principali artisti ed esponenti del settore, accompagnato dagli hashtag #IORESTOACASA #DISTANTIMAUNITI #INSIEMECELAFAREMO.
Nel frattempo l’Associazione continua a monitorare i dati relativi all’impatto reale, per il settore, delle disposizioni adottate dal Governo per affrontare la diffusione del Coronavirus in Italia.
«La situazione dei concerti live in Italia è vicina al default – denuncia il Presidente di Assomusica. In questo momento circa 3000 concerti sono stati rinviati o cancellati: di questi, il 60% è stato riprogrammato e il 17% è stato annullato. Dalle stime fatte in questi giorni ci troveremo ad affrontare una perdita di circa 40 milioni, dal periodo dell’inizio delle ordinanze fino al 3 di aprile. Uno scenario che non ci fa ben sperare, visto il forte rischio che la situazione si prolunghi ancora nel mese di aprile. E tutto questo senza contare che verrà a mancare tutto l’indotto generato nei territori dai nostri eventi, che ammonta a circa 100 milioni di euro».
Da qui l’appello dell’Associazione per ribadire l’importanza di un intervento tempestivo e portare avanti alcune soluzioni in grado di favorire la ripresa. Ad essere maggiormente a rischio sono proprio le piccole e medie aziende e i lavoratori stessi, molto spesso non inquadrati in nessuna categoria, in quanto appartenenti a cooperative o lavoratori a chiamata.
«Noi organizzatori di spettacoli di musica popolare contemporanea siamo un po' come quel popolo delle partita IVA dimenticati troppo spesso eppure facciamo camminare l’industria culturale del Paese» chiosa Vincenzo Spera. «Ci auguriamo davvero che il Presidente Conte e i Ministri Franceschini e Gualtieri possano tenere in considerazione misure di reale aiuto agli organizzatori di concerti e spettacoli di musica, ormai allo stremo, e soprattutto non considerino che lo spettacolo dal vivo sia soltanto quello finanziato dal FUS con i soldi dei cittadini».
Queste, in particolare, le proposte rivolte nei giorni scorsi dall’Associazione alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, al Ministero per i Beni e le Attività Culturali, al Ministero dell’Economia e Finanze e al Ministero dello Sviluppo Economico:
Sospensione dei versamenti IVA per le aziende che hanno subito gli annullamenti o spostamento temporale dei concerti. È proprio l’IVA infatti ad avere ricadute immediate per gli organizzatori e, secondo Assomusica, sarebbe utile poter fermare quanto prima il versamento per un periodo circoscritto dal 23 febbraio in avanti e adeguarsi ad altri Paesi Europei, come ad esempio la Germania, nel rimborsare l’IVA entro 30 giorni.
Blocco mutui e leasing per acquisto location e tecnologie. Stop di 12 mesi al pagamento delle rate dei mutui e dei leasing per gli organizzatori di spettacoli, tramite la garanzia dello Stato.
Indennizzi alle imprese di spettacolo per i cali di fatturato sopra il 25% rispetto al 2019/2018, tramite un intervento tempestivo, senza discriminazioni e con facilità di accesso burocratico. Un supporto finanziario necessario per provare a riequilibrare i danni subiti dalle singole imprese.
Credito di imposta per le spese di organizzazione dei concerti annullati o posticipati. Importante, sottolinea Assomusica, è trovare un sistema affinché gli organizzatori di concerti possano rientrare delle spese sostenute per preparare il concerto che poi non si è tenuto o è stato posticipato (affitto dei palazzetti, noleggio delle attrezzature, ecc.).
Fideiussione garantita dal Governo – o da Cassa Depositi e Prestiti - per i prestiti alle imprese di spettacolo e di musica popolare contemporanea.
Misure di sostegno straordinarie ai lavoratori ed alle cooperative che operano nel settore dello spettacolo dal vivo, come decontribuzioni e detassazioni.
Assomusica Associazione
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Comunicazione Assomusica: Daniele Mignardi Promopressagency
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Al fine di sottolineare l’importante ruolo svolto dall’intera filiera in questo particolare frangente, ecco il video che raccoglie gli interventi di alcuni dei principali artisti ed esponenti del settore.
#IORESTOACASA #DISTANTIMAUNITI #INSIEMECELAFAREMO.
La musica live è uno dei settori più colpiti dall'emergenza coronavirus. Più di 10 milioni di euro sono già stati bruciati in queste settimane. E la situazione, dal punto di vista economico, si aggraverà ulteriormente. Fausto Pellegrini ne ha parlato con Vincenzo Spera di Assomusica e Giordano Sangiorgi del Mei.
- See more at: http://www.rainews.it/dl/rainews/media/Coronavirus-la-musica-live-al-collasso-39d126cf-25dc-4b6a-b332-fcac214af029.html
CORONAVIRUS, CONCERTI ANNULLATI
“LA MUSICA LIVE TRA I SETTORI PIÙ COLPITI”
10,5 milioni di euro “bruciati” finora per i soli spettacoli di musica dal vivo
Assomusica segnala le conseguenze delle ordinanze emanate per combattere il Coronavirus e chiede alle autorità interessate misure straordinarie per la filiera degli spettacoli live
Assomusica, l'Associazione degli Organizzatori e Produttori di Spettacoli di Musica dal Vivo, che racchiude la (quasi) totalità degli organizzatori di spettacoli di musica contemporanea, ha seguìto con attenzione, negli ultimi giorni, l'evoluzione di quanto sta avvenendo a livello normativo e ordinativo.
L’Associazione sta raccogliendo i primi dati relativi all’impatto reale, per il settore, delle disposizioni adottate dal Governo e da alcune Regioni per cercare di contenere il contagio da Coronavirus COVID 19 - tra cui il DL n. 6 del 23 febbraio 2020 e il DPCM che dà attuazione al decreto legge n. 6/2020 sempre del 23 febbraio.
«La vendita dei biglietti si è completamente fermata, non solo nelle Regioni dove sussiste l’emergenza, ma a livello nazionale, a causa della situazione di panico dilagante. Ad oggi, per un primo periodo, si stima una perdita di circa 10,5 milioni di euro per i soli spettacoli di musica (ndr. dati elaborati da Assomusica su stime fornite da TicketOne). Si stima inoltre una conseguente ricaduta di almeno 20 milioni di euro sulle città che avrebbero dovuto ospitare gli eventi» - dichiara il Presidente di Assomusica, Vincenzo Spera. «È evidente che quello della musica dal vivo sia uno dei settori più deboli sotto questo punto di vista, perché non dispone di alcun tipo di contribuzione e si trova a dover fronteggiare tutta una serie di difficoltà che gli altri settori dello spettacolo non hanno. Abbiamo scritto al Presidente del Consiglio e ai Ministri interessati per sottolineare la gravità della situazione, dato che rappresentiamo uno dei settori più colpiti dalla presente emergenza e constatiamo che non ci sono ancora strumenti che sembrano tener conto della nostra realtà» – prosegue Vincenzo Spera.
«Il rischio, in particolare, è che molte delle società e dei promoter attivi soprattutto sui territori locali e regionali subiscano un rapido crollo. Teniamo presente, inoltre, che la musica popolare contemporanea è uno dei maggiori veicoli di ricaduta economica nel nostro Paese per quanto riguarda il turismo e le realtà alberghiere e di ristorazione. Basti pensare che ogni anno portiamo a Milano oltre 1 milione di persone da fuori regione, per passare ai 500 mila spettatori che arrivano ogni anno a Verona e così via nelle varie realtà».
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FESTIVAL DI SANREMO 2020
A ROSARIO FIORELLO
IL “PREMIO SPECIALE DAVID ZARD”
GLI EUGENIO IN VIA DI GIOIA
VINCONO IL “PREMIO ASSOMUSICA 2020”
Assomusica (Associazione Italiana degli Organizzatori e Produttori di Spettacoli di Musica dal Vivo), presieduta da Vincenzo Spera, premia ROSARIO FIORELLO e la band EUGENIO IN VIA DI GIOIA alla 70° edizione del Festival della Canzone Italiana di Sanremo.
Si è tenuta oggi, presso la sala stampa dell’Ariston, l’assegnazione del “Premio Speciale David Zard” e del “Premio Assomusica 2020” per i giovani emergenti.
A pochi anni dalla scomparsa di David Zard, uno dei più grandi produttori e promoter di spettacoli dal vivo, Assomusica ha voluto ricordarlo con il “Premio Speciale David Zard”, un prestigioso riconoscimento che negli ultimi due anni è stato assegnato a grandi protagonisti del mondo dello spettacolo e della televisione italiana, quali Pippo Baudo e Angelo Teodoli.
Quest’anno il Premio dedicato alla memoria di uno dei più grandi precursori degli spettacoli dal vivo in Italia, maestro per gli operatori del settore, è stato assegnato a ROSARIO FIORELLO, vero e proprio protagonista del nostro tempo e artista a tutto campo “capace di dare nuova forma e contenuti originali al moderno linguaggio televisivo, con estro ed enorme talento”. Il riconoscimento viene così assegnato in virtù di un percorso artistico straordinario che ha tratto la sua fonte d'ispirazione, sin dagli esordi, dalla passione per la musica e per lo spettacolo dal vivo ed è arrivato, negli ultimi mesi, a conquistare ancora una volta il pubblico italiano con uno show brillante, capace di mescolare in maniera inedita il meglio della tv generalista e delle piattaforme streaming.
Il Premio è stato consegnato oggi presso la sala stampa del Teatro Ariston di Sanremo dal figlio di David Zard, Clemente, e dal Presidente di Assomusica Vincenzo Spera.
«Per noi è un onore premiare chi più di tutti in Italia ha capito che lo spettacolo non può essere monotematico ma può e deve abbracciare diversi generi e fare sinergia tra varie tipologie di spettacolo» commenta Vincenzo Spera. «Dal teatro, alla musica, passando per l’audiovisivo, Fiorello ha dimostrato un’abilità che non solo in Italia ma anche a livello mondiale pochi possono vantare».
Nella stessa occasione è stato conferito agli EUGENIO IN VIA DI GIOIA il “Premio Assomusica 2020”. Il riconoscimento premia l’originalità e la capacità di saper emozionare mostrata dalla band torinese formata da Eugenio Cesaro (voce, chitarra), Emanuele Via (pianoforte, fisarmoniche, cori), Paolo Di Gioia (batteria, percussioni, cori) e Lorenzo Federici (basso, cori), nel corso dell’esibizione dal vivo con il brano “Tsunami” sul palco dell’Ariston.
«Come tutti gli anni il Premio viene conferito in funzione delle capacità individuate negli artisti nel corso dell’esibizione live» dichiara il Presidente di Assomusica. «Non si limita pertanto a premiare la performance televisiva ma in generale l’attitudine e l’abilità di intrattenere ed emozionare il pubblico durante gli spettacoli dal vivo. I vincitori degli scorsi anni ci hanno testimoniato che le scelte sono state molto oculate e promettenti, da Nina Zilli ad Arisa a Raphael Gualazzi a Rocco Hunt, solo per citarne alcuni. Siamo fiduciosi che il Premio porterà fortuna anche agli Eugenio In Via Di Gioia».
La band succede così ai vincitori delle precedenti edizioni: La Rua, Mudimbi, Chiara Dello Iacovo, Kutso, Rocco Hunt, Arisa, Nina Zilli, Raphael Gualazzi, Marco Guazzone e Il Cile.
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Il presidente dell'associazione di categoria dei promoter italiani ha risposto alle nostre domande in seguito alla segnalazione di una lettrice, che ha denunciato le condizioni difficili degli spettatori diversamente abili ai grandi raduni live
"Ci sentiamo indesiderati": questo era uno dei passaggi più forti della lettera inviataci da una lettrice, Simona, nella quale sono state descritte in prima persona le difficoltà che gli spettatori diversamente abili incontrano nel frequentare i grandi eventi di musica dal vivo. Posti riservati "in punti morti, lontani da tutto", a scarsa visibilità, spesso "chiusi in un recinto" provocano in chi, come Simona, ha difficoltà motorie, "rabbia e frustrazione" in momenti che dovrebbero essere dedicati solo a "sfogo e divertimento".
Abbiamo segnalato le istanze presentateci da Simona a Vincenzo Spera, presidente di Assomusica, l'associazione di categoria che raggruppa i principali promoter e organizzatori di eventi musicali dal vivo italiani: ecco, di seguito, le risposte che ha dato alle nostre domande.
Assomusica ha dato o ha in programma di dare ai propri associati linee guida riguardo le aree destinate agli spettatori diversamente abili in occasione degli eventi a grande affluenza come concerti negli stadi o festival?
Certamente sì, noi prestiamo molta attenzione al tema, e molti dei nostri associati seguono, fin dall’acquisto dei biglietti, quella che può essere l’eventuale collocazione degli acquirenti diversamente abili e dei loro accompagnatori. Per esempio, pur non essendoci alcuna normativa al riguardo, molti di noi offrono l’ingresso gratuito all’accompagnatore, se non a entrambi. D’altra parte, bisogna tener presente che noi agiamo in strutture non nostre, che spesso sono vincolate da specifiche normative che stabiliscono già a priori dove collocare gli spettatori diversamente abili. La situazione varia a seconda dei diversi luoghi che ospitano i concerti e, soprattutto, delle diverse disposizioni che impartisce ciascuna commissione di vigilanza.
È possibile istituire zone riservate ai diversamente abili nei diversi ordini di posto come il pit e le aree più vicine al palco?
La collocazione deve avvenire in spazi pratici in termini di sicurezza. Laddove i posti a sedere sono limitati, provvediamo alla costruzione di pedane sopraelevate messe in posizioni, da un lato, di buona visibilità, ma soprattutto di facile utilizzo in caso di pericolo o emergenze. Si tratta di strutture realizzate ad hoc per l’evento in questione ed in funzione delle richieste pervenute, per permettere una buona fruizione del concerto.
In media, per gli eventi a grande affluenza, che percentuale di ingressi si riserva alle zone dedicate ai diversamente abili?
Non esiste una percentuale fissa. Il nostro impegno è quello di ricevere tutti gli spettatori al meglio, organizzandoci in funzione delle richieste che ci arrivano. In molte città abbiamo rapporti diretti con le Associazioni riconosciute per diversamente abili, con le quali dialoghiamo costantemente per gestirne al meglio l’affluenza.
Come associazione, avete mai avuto dei riscontri da parte del pubblico che usufruisce di queste aree?
Nessuno ci hai mai sottoposto particolari criticità. Ci è capitato di ricevere solo isolate rimostranze in alcune sedi locali, da parte di chi avanza richieste particolari o di chi non può arrivare davanti al palco. Il tutto è sempre stato gestito in grande tranquillità, cercando di facilitare il più possibile la presenza dei diversamente abili ai concerti.
FONTE: ROCKOL.IT
Giovedì 21 novembre | ore 20 | LINECHECK DISTRICT, EX FORNACE | avremo il piacere di risentire Bangcock, vincitori del premio Assomusica Sanremo ROCK 2019.
Partiti dalle selezioni del concorso con 1800 altri gruppi musicali, i Bangcock arrivano alle fasi finali di Sanremo Rock disputate a Sanremo dal 4 al 6 giugno nelle quali si sono confrontate le 130 band da tutta Italia che hanno superato la selezione. Il giorno della finale, svoltasi il 7 giugno con sole 16 band finaliste, i Bangcock vincono 4 prestigiosi premi, diventando la Band più premiata della storia del Sanremo Rock:
Il premio Assomusica ha permesso ai Bangcock di esibirsi nel prestigiosissimo palco del FIRENZE ROCKS in apertura alle band di fama internazionale come The Cure, Editors, Sum41 e Balthazar domenica 16 giugno alla Visarno Arena.
MEMBRI:
Simone Falluomini aka Fake: Voce
Francesco Rossi Valenti: Chitarra
Paolo Acquaviva: Trombone
Daniele De Bellis: Batteria
Alessio Zeppoloni: Basso
VIDEO CLIP:
-Convenevoli: https://www.youtube.com/watch?v=3Nu_25Q3Bx0
-Cattive Compagnie: https://www.youtube.com/watch?v=ojieQyOpFPU
Alle 17.00 il Palazzo Reale ha ospitato la conferenza “L'opportunità di un mercato globale per la musica italiana". In sala sono presenti l'assessore alla cultura del comune di Milano Filippo Del Corno, il consigliere di gestione SIAE Paola Dubini, il CEO Fimi Enzo Mazza, il presidente di ASSOMUSICA Vincenzo Spera, il presidente di NUOVOIMAIE Andrea Miccichè e il rapper Fred De Palma. Al tavolo, dunque, i maggiori esponenti della filiera discografica italiana che hanno contribuito alla realizzazione della Milano Music Week. Il panel, coordinato dall’assessore Del Corno che illustra come il mercato globale sia diventato una sfida ed un’opportunità per l’industria musicale italiana. A tal proposito, tutti gli attori della filiera sono chiamati a fare fronte comune per far sì che la musica italiana sia presente od operativa per supportare questo cambiamento. Lo stesso concetto viene ripreso ed ampliato dal consigliere SIAE Dubini che, al fine di creare un maggior valore economico e culturale della musica, auspica una maggiore intesa con attori delle filiere estere.
Al centro di un panel sulla globalizzazione della musica certo non poteva mancare una finestra sullo streaming e sul digitale che il CEO Fimi Enzo Mazza spiega e sintetizza con "Nonostante il momento storico in cui si alzano i muri lo streaming ha eliminato qualsiasi barriera". La parola passa al rapper Fred De Palma che racconta la sua esperienza e i fortunati duetti con artiste internazionali. Come ha sostenuto Miccichè, la musica è il prodotto culturale che maggiormente si adatta alla globalizzazione e la sfida della filiera è essere capaci di esportare il nostro modello culturale.
Il panel si conclude con l’intervento di Vincenzo Spera che pone l’accento sulla necessità di maggiori sinergie a livello globale per creare un tessuto internazionale per l’intero mercato musicale.
Comunicato stampa
BIGLIETTO NOMINALE
LA NORMATIVA NON RISOLVE IL PROBLEMA
DEL SECONDARY TICKETING
PROLIFERA LA VENDITA DEI BIGLIETTI A PREZZI MAGGIORATI
RINTRACCIATI SUI SITI TICKETCITY, STUBHUB E VIAGOGO
Assomusica denuncia i numerosi disagi per il pubblico,
con code estenuanti ai cancelli e rincari del prezzo del biglietto
mentre il fenomeno del bagarinaggio online è lontano dall’essere risolto
 
Raddoppio dei tempi di attesa ai cancelli d’ingresso, lunghe code agli info point messi a disposizione del pubblico, numerose persone costrette a tornare a casa perché non in regola. Questi e molti altri i disagi subiti dal pubblico presente al concerto di Sting al Forum di Assago, lo scorso 29 ottobre, iniziato con un’ora di ritardo rispetto all’orario riportato sul biglietto. Le stesse problematiche si sono ripresentate ancora domenica 10 novembre in occasione della terza data consecutiva di Marco Mengoni al Forum di Assago, l’unica a prevedere il biglietto nominale. Una diretta conseguenza dell’introduzione, dall’1 luglio, del biglietto nominale obbligatorio per i concerti con affluenza superiore a 5000 persone, denunciata in più occasioni da ASSOMUSICA - l’Associazione di Organizzatori e Produttori Italiani di Spettacoli Musicali dal Vivo alla quale aderiscono oltre 120 imprese che realizzano l'80% dei concerti in Italia - da Live Nation, TicketOne e dalle principali associazioni di categoria.
Nel corso di una conferenza stampa presso il Senato della Repubblica, alla quale hanno partecipato il Presidente di Assomusica Vincenzo Spera, l’AD TicketOne Stefano Lionetti, il senatore Roberto Rampi e il ricercatore dell’Istituto SWG Rado Fonda, sono state illustrate tutte le contraddizioni di una nuova normativa, che, lontano dal risolvere il problema del Secondary Ticketing, continua a vedere anzi il proliferare di tale fenomeno.
«Tra le cause principali del fenomeno del Secondary Ticketing – dichiara il Presidente di Assomusica Vincenzo Spera - figura il fatto che in Italia, fino a qualche anno fa, non esisteva una legge che lo vietasse e che chiedesse l’oscuramento dei siti responsabili di tale fenomeno. Anche grazie all’attività di Assomusica è stato possibile realizzare una legge del genere (legge n. 232 dell’11 dicembre 2016), che tuttavia non è stata mai applicata. Da luglio è entrata in vigore una nuova normativa, che ha portato invece numerosi problemi non solo per le associazioni di categoria, ma soprattutto per il pubblico, italiano e straniero. Sono state svolte delle analisi che dimostrano chiaramente come l’attuale norma non funzioni, soprattutto in vista del fatto che non vengono applicate le sanzioni previste nei confronti dei veri responsabili del fenomeno del bagarinaggio online».
Secondo infatti le ricerche realizzate da SWG relativa a 8 diversi eventi programmati tra l’ottobre 2019 e il luglio 2020, è stata registrata un’ampia disponibilità di biglietti su piattaforme di Secondary Ticketing, con prezzi fino a 11 volte superiori a quello nominale. L’indagine ha preso in considerazione 3 piattaforme (Ticketcity, StubHub e Viagogo), spesso ai primi posti dei motori di ricerca.
Per il concerto di STING (Forum di Assago 29/10/2019), i prezzi ufficiali di 63-144 euro raggiungono i 214-720 euro su StubHub. Per il concerto dei MODÀ (Forum di Assago 04/12/2019), sono disponibili su StubHub numerosi biglietti, con un prezzo variabile tra i 119 e i 358 eur. Per il concerto di COEZ (Forum di Assago 26/11/2019), si passa dai 37-52 euro dei prezzi ufficiali agli 80-110 euro di Viagogo. I bigletti per il concerto di ANTONELLO VENDITTI (Forum di Assago 30/11/2019), con costo pari a 30-79 euro, arrivano anche a 83-120 euro su StubHub e ai 60-95 euro di Viagogo. Per il concerto di LIAM GALLAGHER, (Palalottomatica – Roma 15/02/2020), si passa dai prezzi ufficiali di 46-57 euro, ai 95-134 euro di StubHub e ai 79-123 euro di Viagogo. Dai 41-66 euro dei biglietti per il concerto di TIZIANO FERRO (San Siro – Milano 05/06/2020) si arriva ai 79-113 euro di StubHub. Ci sono infine ULTIMO (Stadio Comunale di Bibbione 29/05/2020), che da 46-75 euro passano a 155-205 euro su StubHub e a 104-836 euro su Viagogo e RAMMSTEIN (Stadio Olimpico Grande Torino 13/07/2020), che da 77-126 euro vengono venduti a 191-347 euro su StubHub e a 179-217 euro su Viagogo.
Secondo la ricerca condotta da SWG, l’acquisto dei biglietti online dalle piattaforme di Secondary Ticketing è inoltre normalmente considerata dal pubblico un’operazione estremamente semplice, che richiede non più di 12 minuti, senza avere informazioni su quale sia la reale fonte che lo ha messo a disposizione.
L’inserimento del nominativo non garantisce infatti la legalità, i cosiddetti “bagarini”, presenti nei luoghi degli eventi, effettuano il cambio nome agli uffici preposti e concludono le proprie trattative indisturbati, mentre la complicata procedura per cambiare il biglietto introdotta con la nuova normativa, impedisce di fatto ai consumatori di regalare un biglietto a un familiare, amico o parente.
Tutto questo per una piattaforma europea come TicketOne, nelle parole dell’AD Stefano Lionetti comporta: «Ingenti costi e faticose operazioni di back office oltre ad una presenza massiccia sui luoghi degli eventi, per rispondere ai problemi e alle richieste di persone disorientate (frequentissimo il caso di chi acquista quattro biglietti tutti con lo stesso nominativo), tutto ciò mentre il fenomeno del bagarinaggio è ancora ampiamente presente online. Dopo 2 eventi con bligletto nominale su 130 già messi in vendita dal primo di luglio, dobbiamo prendere atto del fatto che la normativa è di difficile gestione mentre non incide minimamente sul fenomeno e che non c’è alcun tipo di vera e propria dissuasione nei confronti dei siti in questione. Da parte nostra, insieme ad Assomusica e altri operatori del settore abbiamo presentato un esposto ad Agcom, già nel marzo 2019, per chiedere misure repressive contro il fenomeno del Secondary Ticketing come previsto dalla Legge, tuttavia queste tardano ad essere applicate».
«Quello che bisogna combattere è il macro fenomeno – continua il senatore Roberto Rampi - che non coincide con la decisione di uno spettatore di cambiare idea all’ultimo minuto o di regalare il proprio biglietto ad un amico o a un famigliare. Se l’introduzione del nominale all’interno di eventi sportivi è motivata dal fatto che si sono verificati purtroppo dei casi di violenza, la stessa situazione non vale per i concerti, che rappresentano anzi un momento di divertimento collettivo. Una soluzione possibile è quella di applicare e far funzionare la norma che già c’è e di cancellare, invece, la norma che è stata introdotta dall’1 luglio».
Gli esempi riportati dimostrano come le misure previste dalla norma, invece di perseguire l'attività criminosa di quei soggetti e delle imprese che sono causa del fenomeno del Secondary Ticketing, finiscano per colpire fortemente i consumatori e gli organizzatori di spettacoli dal vivo, comportando ricadute negative sull'intero settore.
«Auspichiamo - conclude il Presidente di Assomusica - che entro fine anno possa essere mantenuto l’impegno a rivedere la norma espresso dal Ministro Bonisoli in Parlamento, lo scorso 24 luglio. Se lo Stato non ha la capacità di affrontare i siti in questione, chiediamo che venga almeno stabilito un tetto percentuale massimo per la rivendita, come già avviene, ad esempio, in paesi come la Germania, dove è stato stabilito il 20% massimo rispetto al prezzo di vendita».
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