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Segreteria Assomusica

Crocetta revoca Battiato e Zichichi scuse a Roma per le frasi del cantautore

27 marzo Palermo - Il governatore ha sollevato dall'incarico l'assessore al Turismo: "Affermazioni inaccettabili, quando si sta nelle istituzioni se ne deve rispettare la dignità. Quando si offende il Parlamento, si offende tutto il popolo italiano e ciò non è consentito a nessun componente delle istituzioni". Revocate le deleghe anche al fisico Antonino Zichichi: "Bisognava lavorare e lui parlava di raggi cosmici". L'ex assessore contrattacca: "Ha rinunciato a voltare pagina".

Il presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta, ha deciso di revocare l'incarico di assessore al Turismo al cantautore Franco Battiato che ieri a Bruxelles aveva definito "troie" le parlamentari italiane. E via anche l'incarico al fisico Antonino Zichichi, al quale aveva assegnato la delega ai Beni culturali. Nei giorni scorsi Crocetta aveva espresso perplessità sull'incarico a quest'ultimo: ''Di Zichichi - ha detto oggi il governatore - non se ne poteva piu', bisognava lavorare e invece lui parlava di raggi cosmici. Forse, sarebbe stato meglio utilizzarlo come esperto''. "Crocetta ha rinunciato a voltare pagina", contrattacca quest'ultimo. "Lasciatemi tranquillo, ne parleremo tra qualche giorno. Vengo da un tour massacrante", ha detto invece a Radio 24 Franco Battiato.

Il governatore siciliano ha inviato le scuse del suo governo "per le affermazioni, certamente non istituzionali ed offensive" di Battiato. "Quando si sta nelle istituzioni - ha detto Crocetta - si rispettano e si rispetta la dignità delle istituzioni medesime e, nel caso di Battiato sicuramente si è andati ben oltre e si è violato il principio della sacralità delle stesse. Siamo orgogliosi di appartenere al popolo italiano e di avere un Parlamento - prosegue Crocetta - l'espressione della sovranità del popolo e della partecipazione dei cittadini alla vita democratica. Quando si offende il Parlamento, si offende tutto il popolo italiano e ciò non è consentito a nessun componente delle istituzioni".

"Mi dispiace veramente molto, sono addolorato. Il Parlamento in questo momento -continua il presidente- è rappresentato da figure come Laura Boldrini e Piero Grasso, impegnati nel profondo per rinnovare il Paese e all'interno del Parlamento ci sono uomini e donne -conclude Crocetta- che cercano di trovare una soluzione in una fase drammatica della vita economica, politica e sociale". "Ho provato molto dolore, ma non potevo fare altro. Non si possono accettare certe affermazioni che avevano prodotto un problema con le altre istituzioni. Ieri sono rimasto paralizzato dopo aver sentito quelle parole. Ho passato una notte insonne e ho deciso quella che era l'unica strada possibile. Del resto Battiato aveva già capito" ha aggiunto Crocetta. "Le rivoluzione bisogna, è vero, portarle avanti, io stesso sono rivoluzionario, ma questo non significa non rispettare le istituzioni che devono essere rinnovate, cambiate, ma non essere oggeto di disprezzo o porsi contro queste. Per me Battiato è un mito e un amico ma non potevo accettare questa situazione che metteva tutta la regione in difficoltà".

"Mettiamo una crocetta su Battiato". ha scritto su twitter Sabina Guzzanti commentando la decisione del governatore siciliano. In mattinata anche le deputate regionali del Pd avevano censurato le frasi del cantautore: "Da deputate e da donne condanniamo lo scomposto intervento dell'assessore Battiato che lede la dignità delle istituzioni superando il limite che separa la critica dallo sterile insulto" avevano detto Antonella Milazzo e Mariella Maggio commentando positivamente la presa di posizione del presidente della Regione in merito alle dichiarazioni dell'assessore Battiato. "Le parole pronunciate dall'assessore al Turismo - continuano - sono da ritenersi gravemente offensive e lesive nei confronti delle istituzioni pubbliche e di tutte le donne".

Fonte: www.repubblica.it

 

 

 

L'Agis scrive ai Presidenti del Senato e della Camera

27 marzo  - Il 26 marzo il Comitato di Reggenza dell'Agis ha inviato congiuntamente al Presidente del Senato, Pietro Grasso, e al Presidente della Camera, Laura Boldrini,la lettera che diseguito riproduciamo integralmente: "Illustri Presidenti, l’Associazione Generale Italiana dello Spettacolo (AGIS), che Vi porge fervidi voti augurali per il Vostro alto incarico, è ente esponenziale degli interessi diffusi e collettivi di cui è portatore lo spettacolo in attuazione dell’art.9 della Costituzione, agendo in rappresentanza delle attività cinematografiche e dello spettacolo dal vivo in pubblica sala.

Nella fase preelettorale l’Agis, ricevendone convinta e non strumentale condivisione, ha sottoposto alle forze politiche l’unito documento (n.d.r. le nove urgenze dello spettacolo) sulle aspettative e le esigenze delle attività professionali dello spettacolo per supportarne l’imprenditorialità al servizio della loro funzione culturale e sociale, concordemente e più volte riconosciuta elemento fondante della coesione e dell’identità nazionale, anzitutto dal Presidente della Repubblica.

Nel rispetto del Vostro ruolo istituzionale sottoponiamo alla Vostra congiunta attenzione il documento con procedura forse inusuale, e di ciò ci scusiamo, ma correlata al tempo di novità e di riforme, per le quali anche lo spettacolo italiano chiede, inascoltato da anni, nuove regole e risorse correlate.

Come tutto il Paese siamo in attesa del nuovo Governo al quale proporremo lo sviluppo articolato delle richieste elencate nel documento per gli auspicati e conseguenti provvedimenti legislativi da sottoporre al Parlamento. Rinnovando le scuse per l’inusuale cointestazione di questa lettera, Vi ringraziamo per l’attenzione che nella complessità dei Vostri impegni potrete dedicarle, riservandoci di chiederVi in tempo successivo un incontro con l’Agis in rappresentanza dei settori del cinema, musica colta e popolare, teatro, danza, circhi e spettacoli viaggianti e della funzione da essi assolta.

Con i più deferenti saluti. Per il Comitato di Reggenza, Il legale rappresentante Lionello Cerri"

www.giornaledellospettacolo.it

Paul McCartney a Verona, il promoter: 'Finalmente. E sui prezzi dico che...'

- E' un progetto al quale hanno lavorato per quasi dieci anni, alla società di live promoting D'Alessandro e Galli, quello di Paul McCartney all'Arena di Verona del prossimo 25 giugno: "Sì, è una vita che ci proviamo", ci conferma al telefono Mimmo D'Alessandro, "Con lui lavoriamo dal 1989, quando organizzammo un suo spettacolo all'allora PalaTrussardi, a Milano. Poi il tentativo di portarlo a Verona lo ripetemmo più volte, ma anno dopo anno - si voglia per una ragione o per l'altra - l'ipotesi non riuscì mai a trovare uno sbocco concreto. Fino all'annuncio dell'"Out there tour", che di date in Europa ne prevede solo tre (oltre a quella in Italia, anche quelle di Varsavia e di Vienna, ndr): fino all'ultimo l'anfieteatro scaligero rimase al ballottaggio, per così dire, con Lucca (dove sempre D'Alessandro e Galli organizza il Lucca Summer Festival, ndr), poi però - quando effettivamente riuscimmo ad avere la conferma della disponibilità dell'Arena, la questione smise automaticamente di porsi".

Di fatto, il concerto che l'ex Beatle terrà il prossimo 25 giugno nella città di Romeo e Giulietta sarà l'unico, nel Vecchio Continente, ad essere ospitato da una location storica: la date nelle capitali polacca (il 22 giugno) e austriaca (il 27) saranno infatti entrambe ospitati da stadi (rispettivamente il Narodowy e il Ernst Happel). Un evento speciale, quindi, che - al netto di eventuali registrazioni che potrebbero in futuro diventare un live album - si configura senz'altro come uno degli appuntamenti di punta della stagione, con tutti gli annessi e connessi del caso, come - ad esempio - un possibile bagarinaggio selvaggio: "Sì, la richiesta è altissima: dall'annuncio di ieri, praticamente, i nostri centralini sono intasati", ci conferma D'Alessandro. "Da parte nostra, possiamo dire che l'attenzione nei confronti di questo fenomeno è altissima: per contrastarlo, in passato, ci siamo rivolti anche alla Guardia di Finanza, e non abbiamo paura di prendere tutte le contromisure del caso. Il problema del secondary market è che vendendo i biglietti online il controllo sulle transazioni è molto più difficoltoso rispetto a quando il mercato era solo fisico. Ci sono poi altri attori in gioco, come le società che si occupano di prevendite, che allungano la filiera allargando di conseguenza il fronte di vulnerabilità: di certo, lo ribadisco, non mancheremo di fare tutto ciò che è in nostro potere per arginare il fenomeno il più possibile".

Poi, vexata quaestio, i costi dei biglietti: per lo show di Verona i tagliandi sono in vendita a prezzi che oscillano (al netto di diritti di prevendita ed eventuali commissioni addizionali) tra i 60 euro della gradinata non numerata ai 200 della poltronissima. Prezzi indubbiamente alti, ma tutto sommato in linea con le altre due date europee (dai 58 ai 263 euro per la data di Varsavia, dai 45 ai 350 per quella a Vienna). "Ci sono da considerare diverse cose, per stabilire il prezzo del biglietto", spiega D'Alessandro: "In primis la produzione, che - nel caso di McCartney - ha standard altissimi, che - va da sè - costano. Poi l'assenza totale di sponsor commerciali o patrocini, e - ultimo ma non meno importante - la location: fare i concerti negli stadi, come a Varsavia e a Vienna, è molto più semplice e molto meno costoso. Una venue come l'Arena di Verona, bellissima e suggestiva, ha i suoi costi, che sono più alti di una struttura normale, e una capienza nettamente inferiore, che lima ancora di più i margini di utile. In ogni caso chi vede concerti all'estero lo sa bene: l'Italia, ad oggi, è uno dei paesi occidentali dove i biglietti dei concerti costano meno".

Insomma, un contesto storico costa di più - anche allo spettatore finale - di un parcheggio di cemento. Eppure della ricerca della location fuori dal comune, a D'Alessandro e Galli, hanno fatto un marchio di fabbrica: "E' nel nostro stile", conferma D'Alessandro, "Cercare venue fuori dal comune è la nostra filosofia. E in questi anni ci siamo tolti della belle soddisfazioni: a parte il Lucca Summer Festival, nel 2000 abbiamo portato McCartney bentro al Colosseo, a Roma...". Quali obbiettivi, quindi, per un futuro sbarco del rock in altre perle paesaggistico-architettoniche sparse per la nostra Penisola? "Beh, ci sono Pompei e piazza San Pietro, a Roma, che vedo sempre come cornici ideali per un live. Ma il mio vero sogno, a parte riuscire a portare Paul a Lucca prima che vada in pensione, è di farlo suonare in piazza dei Miracoli, a Pisa, proprio sotto la Torre. L'obbiettivo è quello...".

Fonte: www.rockol.it

Seminario Assomusica sul Digital Music Marketing

27 marzo 2013 - Cari Associati, per tutti noi che lavoriamo nella promozione di eventi e spettacoli, vi proponiamo un momento formativo e di confronto importante attraverso il Seminario "Digital Music Maketing, l'utilizzo dei social network nella promozione di eventi e spettacoli": un'occasione per analizzare il concetto di Digital Music Marketing e per studiare in modo mirato gli strumenti a disposizione nella promozione di spettacoli.
Il mondo del Marketing digitale nel settore della musica e degli eventi è diventato oggi sempre più articolato ma allo stesso tempo essenziale per la promozione delle nostre attività ed aziende.

Organizzato per tutti gli Associati Assomusica, tale Seminario gratuito è programmato per mercoledì 10 aprile a Milano, presso la sede Agis sita in Piazza Luigi di Savoia n° 24, dalle ore 10 alle ore 18.

Vi invitiamo a comunicarci il prima possibile il numero di Associati interessati e vi suggeriamo di estendere l'invito ai vostri addetti stampa / responsabili comunicazione / responsabili web solutions e web marketing.

In allegato la presentazione del Programma.

Con viva cordialità.

Il Presidente
Vincenzo Spera

Bigliettopoli: dalla partita al concerto il politico entra ancora gratis

26 marzo 2013 - Da Milano a Palermo, con regole, norme e consuetudini diverse, per deputati, sindaci, assessori e consiglieri comunali c'è quasi sempre un tagliando a disposizione per vedere il calcio, un concerto o uno spettacolo teatrale. E, spesso, la motivazione è che lo stadio è del comune. Qualche società (Juvenrus, Roma, Torino) ha stretto i cordoni, ma i vip della politica  trovano sempre posto

ROMA - Non c’è nemmeno bisogno del trito e ritrito "lei non sa chi sono io". Per tanti consiglieri comunali, assessori, presidenti di Regione e su fino ai parlamentari, il biglietto omaggio è proprio un diritto, sancito in convenzioni e statuti. E non c’è spending review che tenga. Allo stadio Olimpico o a San Siro, al Gran Premio di Monza, alla prima del Teatro Regio di Torino o al Massimo di Palermo, i politici continuano a usufruire di benefit, inviti istituzionali, posti riservati. Insomma, entrano gratis, e talvolta si portano pure familiari e amici. Privilegi della casta duri a morire.

Porte aperte all'Olimpico.
Perché nessuno crede davvero che i vari Gasparri, Cicchitto, D’Alema, Veltroni, Storace, frequentatori della tribuna autorità dello stadio Olimpico, pagheranno il biglietto, ora che il nuovo presidente del Coni Giovanni Malagò ha abolito la tessera per lo stadio Olimpico ai parlamentari. Per dirla con le parole di Roberto Giachetti, neo vicepresidente della Camera, è stata "una mossa utile per eliminare il benefit ai peones del Parlamento, ma i “ big” continueranno a mandare i fax all’ufficio Relazioni esterne del Coni e a farsi accreditare. Per le partite di calcio, per gli Internazionali di Tennis o per i mondiali di nuoto. Non gli viene detto mai no". In effetti tra i circa 1600 posti della tribuna autorità e delle due tribune d’onore dell’Olimpico, ce ne sono 120 riservati al Coni e assegnati a discrezione con biglietti omaggio. Finché questi non saranno eliminati del tutto, e se ne sta parlando, parlamentari, leader di partito, consiglieri regionali e comunali romani, continueranno a entrare gratis.

È solo una questione di sapere a chi mandare il fax. Prima erano inviati direttamente agli uffici stampa di Roma e Lazio. E ancora si ricordano quelli intestati alla segreteria dell’onorevole Maurizio Gasparri per richiedere biglietti gratis, per lui e per i familiari. Altri suoi colleghi sono arrivati a chiederne cinque "per la scorta", salvo poi presentarsi con gli amici. Da quando però è diventato presidente della Roma l’americano James Pallotta la pacchia è finita. Tolti gli omaggi, tutti i posti della tribuna centrale sono stati messi in vendita con gli abbonamenti Premium, salvo una manciata di tagliandi per le associazioni di disabili. Quando gioca in casa la Lazio, invece, è il presidente Lotito a gestire personalmente un migliaio di biglietti della tribuna centrale. Alcuni li fa pagare, gli altri li dà gratis a personalità politiche, amici, vip, imprenditori. A seconda di chi suscita il suo interesse in quel momento.

Consigliere&tifoso. A Firenze prima di ogni partita della Fiorentina allo stadio Artemio Franchi arrivano sulla scrivania del sindaco rottamatore Matteo Renzi 126 biglietti omaggio, di cui 16 per la tribuna autorità. La spartizione, gestita dalla sua segretaria personale e dalla segretaria del vice sindaco, è degna di un chirurgo: 54 vanno a consiglieri e giunta (sindaco, assessori e capigruppo hanno diritto alla tribuna autorità), 5 ai presidenti di quartiere, 30 a società sportive, oratori servizi sociali. Quello che resta, circa 25 omaggi, è a discrezione di Renzi e del vicesindaco. Invitano chi vogliono. È una delle clausole della convenzione che il comune ha stipulato nel 2010 con la Fiorentina: per lo stadio e i campetti laterali la società versa 950 mila euro a Palazzo Vecchio, più 2390 biglietti gratis all’anno, ai politici locali. "E più volte ho assistito allo scambio dei tagliandi tra assessori e consiglieri – racconta Tommaso Grasso, dei Radicali – per questo chiediamo che vengano aboliti del tutto". Ai consiglieri fiorentini, per statuto, spetta anche uno sconto del 15 per cento per i concerti allo stadio, nonché ingressi omaggio per tutte le iniziative che si tengono al Mandela Forum e al Palazzo Strozzi. 

Va peggio (o meglio, a seconda di come la si vede) a Milano. Per ogni evento che si tiene allo stadio Meazza, che sia una partita di Inter e Milan o un concerto, in automatico arrivano agli 80 consiglieri comunali 2 biglietti gratis. Altri 160 sono gestiti dalla segreteria del sindaco Pisapia. "I miei li metto all’ asta, gratuitamente, su Facebook", spiega Marco Cappato, consiglieri dei Radicali che nell’ottobre del 2012 ha pubblicato tutti i nomi di chi aveva usufruito degli omaggi. E vennero fuori, per un concerto di Bruce Springsteen, i nomi di Pisapia, di Basilio Rizzo presidente del consiglio comunale, di Gabriele Albertini. Giunta e consiglieri hanno poi i biglietti per i teatri della città. Il Movimento 5 Stelle ne ha contati 2.608 quelli regalati dalla Scala ai politici in poco meno di un anno. Non solo. I consiglieri di Monza e di Milano vengono invitati formalmente anche all’autodromo per il Gran Premio di Monza. Però per avere l’accredito devono fare domanda all’Aci di Milano, e non sempre lo ottengono. Non è il caso di Roberto Formigoni, grande appassionato di automobilismo, più volte presente sulle tribune a ridosso della pista.

A Torino sono un po’ più di manica stretta. La Juventus invita i consiglieri comunali e regionali per "un atto di cortesia", ma i biglietti omaggio arrivano solo se c’è la richiesta dell’interessato e solo per un posto. Il Torino mette a disposizione una tribuna al Comunale per i politici locali, ma ci sono appena 18 posti. E al sindaco è garantita la tessera annuale (Piero Fassino è andato una volta sola l’anno scorso). I consiglieri torinesi però, come racconta Silvio Viale, presidente dei Radicali, entrano gratis al Teatro Regio e allo Stabile.

Il manuale Cencelli della biglietteria. Scendendo al Sud, la musica non cambia. A Napoli ogni domenica sono almeno cento i biglietti omaggio messi a disposizione di consiglieri comunali, provinciali, regionali, deputati e senatori. Il sindaco, Luigi de Magistris, tifoso sfegatato della squadra azzurra, siede sempre accanto al presidente De Laurentiis in tribuna d’onore. Ma se a Napoli non è istituzionalizzato il biglietto omaggio, anche se poi la società fa entrare quasi tutti, a Palermo l’ingresso al Barbera è un benefit riconosciuto nello statuto, insieme a computer e telefonino.

Fino allo scorso anno i cinquanta consiglieri comunali palermitani non solo avevano diritto allo stadio, ma anche a un pacchetto di biglietti per le curve. Tagliandi che, chiaramente, davano poi liberamente ad amici, parenti ed elettori. Aprendo così una sorta di mercato parallelo del favore. "Da quest’anno, invece, abbiamo eliminato i biglietti per le curve, rimangono soltanto quello per la tribuna centrale che riguardano i singoli consiglieri", dice il presidente di Sala delle Lapidi, Salvatore Orlando, dell’Italia dei Valori. Nel dettaglio i consiglieri hanno a disposizione 12 posti in tribuna vip e altri 38 nella zona laterale. Prima di un Palermo-Juventus l’ex presidente del Consiglio comunale per assegnare i 12 posti in tribuna vip è stato costretto addirittura ad utilizzare il manuale Cencelli, assegnandoli in base alla grandezza dei gruppi: così al Pdl ne sono toccati cinque, due all’Udc e uno solo a Pd, Mpa e Idv. E la folta truppa dei deputati e senatori palermitani? "Entriamo gratis, basta fare almeno una settimana prima una richiesta al Palermo Calcio", dice un ex deputato del Partito democratico.

Un sindaco tifoso e presente allo stadio è certamente quello di Catania, Raffaele Stancanelli. Con al seguito, spesso, assessori e consiglieri comunali che hanno la possibilità di ritirare al botteghino del Massimino un biglietto per la tribuna d’onore, basta che ne facciano richiesta qualche giorno prima: "Ma abbiamo eliminato qualsiasi tipo di abbonamento gratuito", assicura il sindaco Stancanelli.

A Lecce invece lo scorso anno il sindaco azzurro Paolo Perrone aveva detto "basta", dopo le polemiche e la richiesta di fermare ingressi omaggio arrivata dal Partito democratico. "Non avremo più alcun ingresso allo stadio", aveva tuonato. Così, in effetti, per la scorsa stagione consiglieri, assessori e sindaco non hanno avuto ingressi omaggio. Passato il clamore delle polemiche, però, e con il Lecce in Lega Pro, alcuni abbonamenti ai politici rappresentanti del Comune sono stati attivati, come ammettono dalla stessa società salentina. Chi ha oggi l’abbonamento gratuito: "Una ventina di consiglieri, e il sindaco Perrone", dicono dal Lecce Calcio.

"Lei non sa chi sono io". Anche quando si tratta di grandi concerti, i manager sanno già che arriveranno decine di richieste per accaparrarsi qualche ingresso gratuito: "È accaduto ad esempio per i concerti di Battiato e di Sting dello scorso anno - racconta un imprenditore siciliano - per i quali abbiamo dovuto dare almeno sessanta biglietti omaggio a politici vari, dall’assessore regionale al Turismo, Daniele Tranchida, al presidente dell’Ars Francesco Cascio, entrambi seduti in prima fila. Ma qui è una cosa normale, nessuno si scandalizza. Specie se i politici in carica hanno ruoli istituzionali". I benefit non finiscono qui. I consiglieri del Comune di Palermo, ancora loro, hanno diritto anche all’ingresso gratuito per i concerti del Teatro Massimo e per la stagione lirica. "Tranne per le prime, ci sono in media cinque biglietti a concerto a disposizione dei consiglieri", dicono da Palazzo delle Aquile. Considerando le repliche, alla fine i consiglieri non pagano mai se vogliono vedere uno spettacolo. "Una volta – raccontano nell’ ufficio stampa di Barley Arts, una delle maggiori agenzie di organizzazione di concerti – per il concerto di Springsteen all’ Olimpico nel 2009 ci arrivò la richiesta per 8 biglietti da parte di un parlamentare sconosciuto. Disse che erano un suo regalo per la scorta, ma erano 320 euro di biglietti e non glieli abbiamo dati". Se non sborsava neanche un centesimo, che regalo era?

di ANTONIO FRASCHILLA e FABIO TONACCI

www.repubblica.it

Cultura: 8 milioni dalla Toscana per lo spettacolo nel Piano 2013

FIRENZE – 25 MARZO 2013 - Per il settore dello spettacolo nel Piano della cultura 2013 la Giunta regionale della Toscana stanzia oltre otto milioni (8milioni e 280mila euro); tutti i contributi saranno erogati per l’80 per cento contestualmente all’adozione del decreto di impegno delle risorse, per il restante 20 per cento dopo la presentazione del consuntivo finanziario e dell’attività del 2012. “La novità del nuovo Piano è che i finanziamenti saranno disponibili da subito, con evidenti ed immediati vantaggi per la programmazione artistica – sottolinea l’assessore regionale alla cultura Cristina Scaletti (foto) - Con questa delibera consolidiamo, valorizzandole, le eccellenze della Toscana; e nel contempo diamo nuova linfa al panorama culturale regionale, offrendo una concreta opportunità ai nuovi progetti e ai giovani talenti. La Toscana si conferma in questo modo come una delle Regioni italiane che più investe in cultura, senza tagliare un solo euro al settore dal suo bilancio e puntando sul rinnovamento e sui giovani”. I dettagli sul sito http://www.regioni.it/it/show-piano_della_cultura_2013_dalla_regione_oltre_8_milioni_per_lo_spettacolo/news.php?id=288937

Fonte: www.giornaledellospettacolo.it

Cultura: Vendola, ridicolo mandare a scuola i ragazzi senza che si insegni cinema o storia della musica

BARI - 25 MARZO 2013 - "Il cinema come scrigno della socialità” così il presidente della regione Puglia, Nichi Vendola, nella conferenza stampa di chiusura della quarta edizione del Bari Film Fest, alla quale hanno partecipato  l’assessore al Mediterraneo, Cultura e Turismo Silvia Godelli, il direttore artistico del Bifest 2013 Felice Laudadio e il presidente di Apulia Film Commission Antonella Gaeta. Vendola ha parlato di “una necessità politica di andare al cinema, per mettere meglio a fuoco le cose che sono intorno a noi, avendo tutti quanti lo sguardo un po’ appannato”. La verità per Vendola “è che abbiamo poco frequentato la cultura, l’abbiamo immaginata solo come mercato e industria e immaginandola così l’abbiamo talmente maltrattata da non farci venire in mente l’idea che è ridicolo mandare a scuola i nostri figli senza che nelle nostre scuole si insegni cinema o storia della musica”.

Vendola ha voluto ringraziare Ettore Scola, presidente del Festival, il direttore artistico del Bifest Felice Laudadio per il suo essere “rigoroso, appassionato, limpido, vulcanico, privo di retropensiero. Un grande organizzatore della vita culturale e civile, L’animatore di un festival che sta restituendo alla Puglia il ruolo che le compete sulla scena della vita culturale”, l’assessore regionale Silvia Godelli “la persona che è riuscita a trasformare una visione della Puglia in una politica pubblica cosi efficace e capace di sortire effetti straordinari nel territorio. Una macchina da guerra contro il fascino discreto dell’ignoranza” e infine Antonella Gaeta e Silvio Maselli che hanno animato la Film Commission pugliese.

Fonte: www.giornaledellospettacolo.it

Scadenza presentazione istanze per contributo spese di vigilanza e sicurezza

Si segnala all'attenzione delle attività dello spettacolo dal vivo la prossima scadenza del termine,
confermato al 31 marzo 2013, per la presentazione delle istanze per il contributo per le spese di
vigilanza e sicurezza sostenute nell'anno 2012.
La documentazione e relativa modulistica è disponibile sul sito della direzione dello spettacolo dal vivo
del MiBAC (http://www.spettacolodalvivo.beniculturali.it/index.php/sale-contributi-vigilanza-e-sicurezza)

Comitato di reggenza Agis su misure economico/sindacali per l’associazione

Il comitato di reggenza dell’Agis si è riunito il 21 marzo. La riunione è stata incentrata sulle proposte
del gruppo di lavoro relative alle misure di ordine economico e sindacale riguardanti l’Agis,
conseguenti al bilancio preventivo 2013. In merito, il comitato di reggenza incontrerà prossimamente la
delegazione del personale Agis.

Fonte: @AGISCOM  Notizie di spettacolo dal vivo

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