facebook   Ita FlagUK flags
A+ A A-

Segreteria Assomusica

Madonna supershow blindato In scena il musical della sua vita

Marinella Venegoni

Con un’oretta di ritardo, e priva di ben 800 dei 12 mila spettatori muniti di biglietto, che non se la saranno sentita di arrivare al Palalpitour di questi tempi, Madonna è uscita dall’ormai nota gabbia con 
Iconic
che eran quasi le 22,30, e circondata dai suoi guerrieri dorati e crocemuniti, in un balletto pittoresco quanto assurdo, ha iniziato la tre giorni italiana con un bel «Torino are you ready?». 

Sul palco e sulle passerelle tutto è perfetto e patinato: video ad altissima definizione, costumi sfarzosi che sono un crogiuolo di stili ed epoche, tunz tunz e ambientazione giapponese per Bitch I’m Madonna. In sette minuti Madge aveva già cambiato tre costumi e pettinature, peggio di Houdini, e ha condotto il suo popolo entusiasta anche se provato verso più di due ore di allegre follie. dai simbolismi osé di Holy Water al predicone antialcol di Devil Pray. Un genere che da tempo è solo suo, onnivoro, stupefacente a tratti, kitsch e pure avvincente. 
Questi concerti-show, tipici degli Anni 80 ai quali Madonna resta legata - antesignana del genere con Michael Jackson - seguono una scaletta prefabbricata per esigenze sceniche e di balletti. Come si sa però, la Material Madam traccia aperture di libertà all’interno della gabbia che si è creata, perpoter esprimere le esigenze del momento: uno speech con Like a Prayer, o la dedica di La vie en Rose che cambia ogni volta, mentre parla seduta a bordo palco con l’ukulele, e cantando anche bene. Tutto il resto è programmato, sudore e prove di balletti vivaci e divertenti. L’idea è non solo portare le canzoni del non felicissimo album Rebel Heart, nella parte iniziale, ma celebrare l’intera carriera che l’ha resa Madonna, con un felice florilegio degli hit più significativi. Forse anche per questo il «Rebel Heart» è uno degli show più riusciti della sua storia artistica, con forte dedizione nei quadri d’insieme e acrobazie da Cirque du Soleil. Mille volte meglio dell’ossessivo e oscuro MDNA che l’ha preceduto. 
Sono lucidati e rivisti i veri gioielli di un’età spensierata: Like a Virgin, rinfrescata da un profluvio di tamburi e accompagnamento minimale, e dopo la citazione di Sex (non esaltante) il momento più colorito è Isla Bonita: irrompe in tutta la sua lieve allegria, in un profluvio di afrori ispanici e flamenchi, fra tori e toreri futuristi, balletti e acrobazie. Rivivono certi sapori giovanili che alla provocazione preferivano il divertimento spensierato, anche in Who’s That Girl, dove si ricorda di quando non era nessuno. Music è un altro piccolo musical a sé, un omaggio alla tradizione di Broadway, dove la star in paillettes sembra una bambolina, altro che i57 anni. Holiday, il primo successo, sarà poi il gran finale. Verso la chiusura di quasi 2 ore e mezza di spettacolo, tornano pezzi nuovi cui pare tenere molto, come Illuminati, ricco di funambolismi che richiedono esperienza, ai quali non si sottrae nemmeno lei, con l’orgoglio di una disciplina ferrea, o la sfacciataUnapologetic Bitch, la ragazzaccia che non si scusa mai.
Nella classifica di Billboard di inizio mese, il «Rebel Heart Tour» era al primo posto negli incassi, davanti agli U2. Dal debutto di Montreal, gli incassi comprese le prime 7 date europee sono a 117,8 milioni di dollari. Cifre di rispetto, ma minori rispetto al passato. L’impressione è che Madonna andrà avanti impavida, finché avrà tutto il fiato da spendere che ha mostrato ieri sera.

Fonte: La Stampa

Il “cuore ribelle” di Madonna contro la paura

Cristina Insalaco

Dopo 25 anni, questa sera Madonna torna a Torino per la prima tappa italiana del suo «Rebel Heart Tour». Torna in una città nella quale non si voleva più esibire dopo il mezzo flop del 13 luglio 1990, e che invece è l’unica in Italia ad ospitare quest’anno la popstar. Le altre due date torinesi sono dopodomani e domenica al Pala Alpitour. Sarà un concerto blindatissimo, e oggi pomeriggio sono già attese lunghe code ai cancelli di via Filadelfia per le perquisizioni ai fan, che dovranno rispettare misure di sicurezza molto restrittive.
E intanto da martedì, il giorno del suo arrivo in città, una cinquantina di supporter della cantante la aspetta con il naso all’insù e le mani ghiacciate davanti all’hotel Principi di Piemonte, in attesa che si affacci. I fan impazziscono da due giorni per ogni movimento sospetto. Gridano, corrono e scattano foto appena un van nero entra o esce dal garage del Principi, e fanno lo stesso appena qualcuno apre una finestra.
Ma lei è barricata all’ottavo piano, in compagnia dei suoi collaboratori più stretti, e non si è mai schiodata dalla sua suite. Si allena in palestra, si fa portare in camera pranzi e cene preparati dai suoi chef privati. Ha pure voluto personalizzare l’arredamento delle stanze, e ha fatto acquistare dal suo staff 10 mila euro di mobili nuovi. «Inizialmente voleva qualcosa in rosa o colori pastello, ma noi
non li avevamo - dice Vincenzo Pavia, il titolare del negozio a cui si sono rivolti - quindi i suoi assistenti hanno optato per un divano bianco, un tavolo oro firmato Oppenhein, sedie, tappeti e poltrona color avorio».
L’unico componente della famiglia Ciccone ad essere uscito dall’hotel è il figlio di Madonna, Rocco, che ama andare sullo skate nel centro storico in compagnia dell’amico Dominic, da ieri con un braccio ingessato. I ballerini della popstar invece, si stanno godendo la città: danzano fino a notte fonda in un locale e passeggiano a lungo sotto i portici. E se dentro al Pala Alpitour i lavori di allestimento del palco si concluderanno questa mattina, i primi fan -che in totale saranno 33 mila - si sono già accaparrati i posti migliori del parterre con tende e sacchi a pelo. 
In contemporanea al «Rebel Heart Tour» oggi si inaugurano due mostre dedicate alla «Regina». La prima s’intitola Ionic - Portraits & Artwork inspired by The Queen of Pop ed è un percorso iconografico di 50 opere che ha per autori i fan stessi. Inizia oggi e si concluderà il 24 novembre a Palazzo Paesana, a Torino. La seconda si apre alle 18.30 all’«Ono Arte Contemporanea» di Bologna, che ospita la mostra Madonna, the Rise of a star. È una collettiva fotografica di Peter Cunningham, George DuBose e Deborah Feingold, che ripercorre la «costruzione» di Louise Veronica Ciccone.

FONTE: LA STAMPA

Adele, un cd curatissimo Ora si aspetta un vero tour

Più che la voce (che pure si fa notare) potè il silenzio. Il ritorno di Adele è l'avve- nimento musicale del mo- mento, l'occasione del riscatto per l'industria discografica, suggerita da un personaggio che, dopo aver sfondato ven- dendo 31 milioni di dischi (Bill- board ne ha subito approfitta- to per definire “21” addirittura miglior album di tutti i tempi), ha scelto di nascondersi a lun- go, lasciando il mondo della musica a bocca asciutta. Ci ha messo quattro anni a rifarsi vi- va e, ora, il suo arrivo viene pompato in modo clamoroso: il riuscitissimo singolo Hello che è diventato un vero tor- mentone globale, la curiosità morbosa su quello che farà (l' attrice, i concerti, i duetti), le ri- viste patinate con foto che han- no trasformata la corposa ra- gazza londinese quasi in un sex symbol. Ed ecco, finalmen- te, il nuovo album, “25”, antici- pato dalla rete (l'uscita ufficia- le sarà domani) offrendo ante- prime di due minuti di ciascun brano.

I SUONI

L'album sentito nella sua inte- rezza racconta di un prodotto confezionato in laboratorio con cura certosina. Si sente ne- gli arrangiamenti e nei suoni pulitissimi attorno a Adele, che sfoggia una gran voce cor- posa e duttile. E se le canzoni non sono un capolavoro, on- deggiando fra il gusto pop e quello più black, ci pensa la sua presenza a dargli corpo, magari accanto a qualche in- venzione come il sostegno ritmico di Send my love (to your new lover) e quello quasi etnico di I miss you o lo sfoggio degli archi larghi di When we were young, uno dei brani meglio riusciti assieme a Hello (e non a caso sono stati i due singoli che hanno anticipato l'uscita di 25).

LA BALLAD

La voce di Adele, comunque, ri- sulta meglio nella ballad, dove è libera di far sentire tutte le sfumature di cui è capace (per esempio in Remedy, dove ha spazio per muoversi con il solo accompagnamento molto ele- mentare di un pianoforte o in Love in the dark dove c'è anche il colore degli archi a dare pro- fondità). Il disco, comunque, procede miscelando colori e suoni, pezzi radiofonici (Water under the bridge), qualche toc- co più raffinato e jazzy, ballad sentimentali dal gusto retrò (la piacevole Million years ago).

Non c'è dubbio “25” sia un disco votato al successo. E a confermare il ruolo di Adele. Ora non resta che aspettarla al- la prova dal vivo, quando e se avrà voglia di fare veri tour.

Fonte: Il Messaggero

ANSA/ Week end: Musica; tra Madonna, Dylan e Jovanotti

(ANSA) - ROMA, 18 NOV - Tre concerti al Pala Alpitour per Madonna: domani, sabato e domenica. Jovanotti porta il suo tournei palasport: domani e venerdì è al 105 Stadium di Rimini, domenica e martedì e mercoledì al Modigliani Forum di Livorno. Tiziano Ferro domani è alla Unipol Arena di Casalecchio di Reno (BO), sabato e domenica al PalaLottomatica di Roma, martedì al Palasele di Eboli (SA). Lunedì il teatro dell'Opera di Firenze ospita un concerto per piano solo di Keith Jarrett. Una sola data per gli Imagine Dragons: lunedì al Mediolanum Forum di Assago (MI). Bob Dylan è in Italia: domani suona al teatro Auditorium Manzoni di Bologna, sabato e domenica al teatro degli Arcimboldi di Milano. Tre appuntamenti per i Negramaro al PalaFlorio di Bari: sabato, domenica e martedì. Mercoledì, in un evento esclusivo all'Alcatraz di Milano, Biagio Antonacci presenta dal vivo la sua nuova raccolta di successi, anticipata dal nuovo singolo "Ci stai". Cesare Cremonini domani canta alla Kioene Arena di Padova, sabato alla Zoppas Arena di Conegliano Veneto (TV), domenica al PalaTrieste di Trieste, martedì al Palasport di Verona. Sabato al MediolanumForum di Assago (MI) è in programma l'unico concerto dei Simple Minds. Antonello Venditti sabato è in concerto all'Arena Spettacoli Padova Fiere di Padova e mercoledì alla Unipol Arena di Casalecchio di Reno (BO). Martedì il teatro Municipale Valli di Reggio Emilia ospita un concerto di Paolo Conte. Nek domani e venerdì è in cartellone al teatro degli Arcimboldi di Milano, lunedì al teatro Nuovo Giovanni da Udine di Udine, mercoledì all'Auditorium Parco della Musica di Roma. I Calibro 35 domani suonano all'Hiroshima Mon Amour di Torino, venerdì al Locomotiv Club di Bologna, sabato alla Latteria Artigianale Molloy di Brescia. Malika Ayane lunedì è in concerto al teatro Politeama Greco di Lecce, martedì al teatro Team di Bari. Lunedì il teatro Comunale di Bologna ospita Brad Mehldau. Ancora due serate, domani e venerdì, con Al Di Meola al Blue Note di Milano. Raf in concerto domani al teatro Politeama Greco di Lecce, venerdì al teatro Palazzo di Bari. Venerdì il teatro Kismet di Bari ospita i Verdena. John Grant, nome di spicco della canzone d'autore rock americana, domenica si esibisce al Fabrique di Milano. Ludovico Einaudi è in tour: sabato suona al teatro Regio di Parma, domenica all'Oval Lingotto di Torino, lunedì al teatro Filarmonico di Verona, mercoledì al teatro Grande di Brescia. Jack Savoretti sabato è in cartellone all'Estragon di Bologna. I Papa Roach portano il loro metal domenica all'Alcatraz di Milano. Marc Ribot domenica suona al teatro Manzoni di Milano. Eumir Deodato, leggenda brasiliana del crossover, lunedì è in concerto al Cineteatro Sala Farina di Foggia, mercoledì al Bravo Caffè di Bologna. Mercoledì il teatro Camploy di Verona ospita i Kings of Convenience. Il Roma Jazz Festival, in programma all'Auditorium Parco della Musica di Roma, venerdì ha in cartellone la pianista-cantante Sarah McKenzie, sabato il Chihiro Yamanaka London Trio, in prima europea, lunedì Vinicius Cantuària, martedì il trio Girotto, Servillo, Mangalavite, mercoledì il duo francese Vincent Peirani (fisarmonica) Emile Parisien (sax soprano). (ANSA).

David Zard: "Il rock è rivoluzione e può combattere il terrorismo dell'Is"

Pubblicato il: 18/11/2015 15:24

"Dopo quella francese il rock è stata la più grande rivoluzione, perché il rock è antirazziale, è il luogo dove i giovani di tutti i colori assistono allo stesso evento senza discriminazioni, e a chi semina il terrore questo disturba. Non bisogna farsi condizionare, e credo anzi che dai concerti stessi potrebbe arrivare una 'conversione' anche dei giovani fanatici ad un maggiore credo di convivenza". Sono parole che colpiscono quelle diDavid Zard che, conversando con l'AdnKronos, analizza la tragedia di Parigi rileggendola alla luce del significato aggregativo dei concerti.

E lui è uno che di concerti può parlarne più di ogni altro, avendo iniziato la sua brillante carriera di impresario fin dagli anni Settanta, e portato sul palco i nomi più prestigiosi della musica del pianeta. Ma allora era diverso, la differenza è eclatante e lui la tratteggia così: "La situazione che c'è adesso è una situazione di fanatismo -spiega- E il fanatismo è una cosa molto pericolosa. Quella dei miei tempi era una situazione di protesta: le Brigate Rosse, le proteste di piazza erano sì violente ma avevano dei fini sociali, quello che succede adesso ha dei fini che vanno contro il sociale, quindi stiamo parlando dell'opposto". Zard, nato in Libia da famiglia ebraica, conosce bene anche la realtà francese: "Quanto successo è colpa del lassismo che c'è stato in tutti questi anni in Francia. Lì i ghetti sono molto turbolenti, perché si vede continuamente in televisione il benessere nel quale loro non vivono, e poiché in alcune traduzioni del Corano c'è scritto che si tratta di atteggiamenti da infedeli, questo fomenta la loro rabbia contro di noi. Io ho molti amici musulmani, sono nato in Libia e conosco ciò di cui parlo".

Il momento di aggregazione del concerto è l'apice di quello che i giovanissimi, allevati con 'valori' come intolleranza, e privazione di ogni libertà espressiva, si vedono negare. "Al contrario del calcio, e lo dico da tifoso, dove spesso si insegna l'aggressività e l'intolleranza -prosegue Zard- il concerto è una grandissima forma di espressione positiva dell'artista verso il pubblico e del pubblico verso l'artista. L'apice della gioia. Il momento del bis, il ritorno in scena è un grande momento di gioia. Si vedono ragazzi che non si conoscono e si abbracciano, e cantano la stessa canzone che conoscono tutti. Sono uniti, al di la delle razze. E' bellissimo!". Non a caso,"Mandela è stato liberato dopo un grande concerto. E' stato umanizzato il supporto dei popoli che muoiono di fame con il 'Live Aid'. In Place de la Republique, dopo gli attentati, si sono riuniti molti giovani e cantavano, ed hanno creato dei concerti naturali. Quelli sono momenti genuini di fratellanza, non interessati, di una genuinità assoluta. D'altra parte -conclude Zard- è vero che la musica è stata la colonna sonora delle guerre, ma soprattutto è stata la colonna della pace".

Fonte: AdKronos.it

http://www.adnkronos.com/intrattenimento/spettacolo/2015/11/18/david-zard-rock-rivoluzione-puo-combattere-terrorismo-dell_gKPRdgdeZpOPvi3I0Gkp9I.html

Da Madonna ai cinema, effetto Parigi sugli svaghi

20/11/15 ROMA Si annida tra la platea di un teatro, negli spalti di uno stadio, tra le comode poltrone dei cine- ma quella paura che ha un volto e un nome e che, dopo Parigi, sembra non poter conoscere bar- riere. E con questa paura, che tocca il quotidiano, i cittadini si dividono tra chi cerca di evitare i luoghi dedicati al divertimento: cinema, teatri e concerti e chi, in- vece, prova ad andare avanti sen- za alterare le proprie abitudini. Il dato, però, è incontrovertibile: molti concerti sono stati annullati, da nord a sud del Paese. Dai Foo Figheters agli Eagles of Dea- th Metal che avrebbero dovuto esibirsi il 5 dicembre all'Orion Club di Roma. Tante altre, tutta- via, sono le rockstar che hanno deciso di non cedere. The show must go on. Vale per Madonna e per Bob Dylan, impegnati in que- sti giorni a Torino e Bologna, che però hanno chiesto un incremen- to della sicurezza. E una maggio- re sorveglianza è promessa in al- tri concerti, a partire dalla prima tappa del nuovo tour di Tiziano Ferro che, sabato sera, si esibirà al Palalottomatica di Roma. «Per ogni ingresso - spiega Maxmiliano Bucci dell'azienda The Base - attiveremo dei metal-detector e apriremo i cancelli trenta minuti prima per permettere una più agevole gestione dei controlli». Lo stesso sarà fatto anche per il concerto di Jovanotti, sempre al Palalottomatica, il prossimo di- cembre. «Per il momento - ag- giunge Vincenzo Spera, a capo di Assomusica, l'Associazione de- gli organizzatori di spettacoli di musica dal vivo - abbiamo poten- ziato il personale interno e se- condo la direttiva dell'Interno di- ramata alle Prefetture, che ha istituto dei tavoli di valutazione sul modello di quelli già esistenti per gli incontri calcistici, ogni ca- so sarà valutato singolarmente». Ci sono poi i cinema. Stando ai dati trasmessi da Cinetel, le pre- senze nelle sale italiane dal 14 al 17 novembre rispetto al prece- dente weekend sono rimaste in- variate, attestandosi intorno a 1 milione 520mila. Ciononostan- te, confrontando gli ingressi del- la sola giornata di sabato 14 no- vembre con quelli del sabato pre- cedente, si è registrato un calo di 59.708 persone. Molti i titoli di maggior richiamo che hanno se- gnato una battuta d'arresto. 

 

Fonte: Il Messaggero 

E' morto Urano Borelli, protagonista della Modena Beat degli anni 60-70

E' morto a 79 anni Urano Borelli, uno dei protagonisti della Modena Beat degli anni Sessanta e Settanta. Urano si è spento nella sua casa, alle 4 di oggi, 17 novembre 2015, circondato dall'affetto dei suoi cari

MODENA. Lutto nel mondo della cultura e della musica modenese: è morto a 79 anni, Urano Borelliuno dei protagonisti della Modena Beat degli anni Sessanta e Settanta. Urano si è spento nella sua abitazione modenese a causa di una grave malattia che lo aveva colpito soltanto pochi mesi fa.

Personaggio della vita musicale e culturale di Modena, Urano aveva fondato insieme al fratello Johnny il complesso beat "Johnny & i Marines". Erano gli anni della rivoluzione culturale e musicale che arrivava dalla Gran Bretagna, dei Beatles e dei Rolling Stones. E accanto ad Urano e Johnny c'era anche la sorella minore Ambra che si affermò qualche anno più tardi con i suoi fratelli nel gruppo denominato "Ambra, Johnny & i nuovi Marines".

Dopo questa esperienza musicale Urano cominciò a lavorare anche come solista e di lì a poco intraprese una carriera come dirigente sindacale con la carica di presidente regionale Unasp Acli, la sigla che radunava un gran numero di musicisti emiliani.

Sposato con Ombretta Fedele (la sua amata moglie che lo lasciò improvvisamente alcuni anni fa) che dirigeva una scuola per modelle, Urano lascia tre figli: Tanya, Ariele ed Heron. Tanya per tanti anni ha svolto la professione di modella, mentre Ariele ed Heron hanno seguito le orme paterne intraprendendo carriere legate al mondo della musica e dello spettacolo, Ariele come musicista "puro" ed Heron come attore, cantante, protagonista di importanti musical come "Notre Dame" di Riccardo Cocciante.

Tanti i messaggi di cordoglio pubblicati anche sulla pagina facebook, di Urano Borelli da parte di amici, conoscenti, colleghi ed esponentidel mondo della musica e cultura cittadina.

I funerali si svolgeranno venerdì 20 novembre alle 15 nella chiesa della Beata Vergine Addolorata di Modena. Sempre nella giornata di venerdì, per un ultimo saluto ad Urano, verrà aperta alla mattina al Policlinico la camera ardente.

fonte: Gazzetta di Modena

http://gazzettadimodena.gelocal.it/modena/cronaca/2015/11/17/news/e-morto-urano-borelli-protagonista-della-modena-beat-degli-anni-60-70-1.12461302

CONCERTI ROCK DOPO L'ORRORE DEL BATACLAN, COSA SUCCEDE IN ITALIA? VINCENZO SPERA (ASSOMUSICA): 'MISURE DI SICUREZZA GIÀ PRONTE, MA EVITARE ALLARMISMI'

La strage al Bataclan di Parigi dello scorso 13 novembre ha marcato, nel male più assoluto, un punto di svolta nell'industria dell'intrattenimento dal vivo: i concerti, prima considerati generalmente un'isola felice - salvo rare eccezioni - in materia di ordine pubblico, si sono scoperti bersaglio del terrorismo più subdolo e feroce. E a nemmeno una settimana dalla tragedia avvenuta sotto al palco degli Eagles of Death Metal - dai quali, ci ha confermato l'agenzia italiana che ha organizzato le loro date nella Penisola, DNA Concerti, ancora si attende una decisione ufficiale in merito ai prossimi concerti programmati nel nostro Paese - il mondo dell'industria musicale live ha reagito, pur in modo non coordinato: al fianco di chi, come Prince o Foo Fighters, ha preferito annullare gli appuntamenti in programma nel Vecchio Continente, c'è chi - come Bob Dylan, che da domani 18 novembre sarà di scena a Bologna e Milano, ha optato la linea "business as usual" ma "as usual" non troppo, chiedendo la presenza di un corpo di vigilanza armata presso la venue destinata a ospitare la sua esibizione.

Tra paura e (nobile) voglia di mandare avanti lo spettacolo, cosa sta succedendo in Italia? Vincenzo Spera, presidente di Assomusica, associazione di categoria dei promoter di musica dal vivo italiani, dipinge un quadro abbastanza chiaro: "Chi opera in questo settore è tenuto a osservare le prescrizioni delle forze dell'ordine: il personale che impieghiamo ha ovvi limiti di operatività, stabiliti dalla legge. Da parte nostra, sicuramente aumenteremo gli incaricati in sala e il livello di vigilanza, impartendo direttive più specifiche rispetto al passato. Contemporaneamente, una disposizione ministeriale emanata ieri e trasmessa oggi alla prefetture ha istituito dei tavoli di valutazione sul modello di quelli già esistenti per gli incontri calcistici: ogni caso verrà valutato singolarmente".

L'irruzione dei terroristi nella storica sala concerti parigina è stato uno shock mondiale: "Questi sono rischi esterni al nostro lavoro. Noi possiamo anche mettere delle guardie giurate in sala, la polizia sicuramente aumenterà i livelli di sorveglianza, ma in un momento come questo occorre mantenere la calma. Gli aerei purtroppo cadono, ma si continua a volare. Non si deve rinunciare a vivere per colpa di un pericolo che può annidarsi ovunque".

Brutalmente, maggiori misure di sicurezza corrispondono a maggiori costi organizzativi: c'è il rischio che i nuovi provvedimenti possano andare a impattare sul pubblico sotto forma di una maggiorazione del costo dei biglietti? "Mi auguro che non avvenga", prosegue Spera: "Essendosi lo stato fatto promotore della sicurezza dei cittandini, l'auspicio è che nel momento in cui si entri permanentemente in questa logica cautelativa le istituzioni sappiano trovare gli sgravi adeguati per evitare un contraccolpo del genere. Anche perché - è bene ricordarlo - quello della musica dal vivo è l'unico settore dove non entra nemmeno un euro dalle casse pubbliche. In ogni modo, credo che il concerto di Madonna in programma domani sera a Torino possa rappresentare il primo esempio di simbiosi virtuosa tra forze dell'ordine e promoter nel garantire un maggior livello di sicurezza agli spettatori".

Eppure, dopo la tragedia di venerdì scorso, c'è la sensazione che le band statunitensi, nel dubbio, preferiscano annullare le proprie date sulla sponda orientale dell'oceano Atlantico: "La percezione di insicurezza, da parte di artisti americani in tour in Europa, non è una novità: ci sono casi - molto rari, per la verità - di gruppi o cantanti che nelle richieste al promoter inseriscano anche la scorta della polizia da e per lo scalo aeroportuale. Eppure non mi risulta che in tanti, per gli stessi motivi, rinuncino a tournée in paesi - come Israele o gli Emirati Arabi - comunemente considerati a rischio. Il fatto è che non c'è mai stata un'attenzione così alta come c'è adesso, su questo argomento: a pensarci bene, però, in tutte le grandi città ci sono luoghi deputati alla movida che offrono di fatto gli stessi coefficienti di rischio, in termini di affollamento. Poi, lo capisco, per chi fa il nostro lavoro tutto questo - nonostante tutto - suona ancora oggi assurdo: chi va a un concerto non va contro a nessuno, va a vivere un'esperienza che non prevede l'esistenza di un nemico o un'avversario al quale fare male. E chi non è in un certo ordine di idee di sicuro non individua, nel prossimo, un potenziale assassino...".

fonte: Rockol.it

http://www.rockol.it/news-649231/bataclan-strage-concerti-rischio-attentati-misure-sicurezza-in-italia#.VktMMdqUORg.gmail?refresh_ce

London could get a Night Mayor to rescue the city’s music venues

The Mayor of London is backing a new plan to protect the city’s music venues.

London’s Grassroots Music Venues Rescue Plan was produced by the Mayor’s Music Venues Taskforce, a body set up to investigate the problems facing music venues in the hope of stemming a wave of closures.

The plan proposes a variety of initiatives to protect the city’s night time economy, including the possibility of electing a “night time economy champion” or Night Mayor. Common in the Netherlands, a Night Mayor would have the job of building relations between venues, police and the council to deal with small problems before they escalate.

The plan also recommends supporting Agent Of Change principles, which would give power back to venues when a developer puts their business at risk. The principles, which have proved successful in Australia and Canada, would put the onus on developers to mitigate against future problems, for example over noise complaints by arranging for better soundproofing. This was used successfully when Ministry of Sound feared being shut down due to potential complaints from residents in a newly built apartment block.

Additionally, the Mayor is publishing a Culture and Planning Guide containing “jargon-free advice” on how planning policy can protect music and cultural venues, and is setting up a London Music Development Board to take over from the Taskforce and implement the recommendations in the plan.

London has lost 35 per cent of its grassroots music venues since 2007, according to the report, and the number of spaces programming new artists has dropped from 136 to 88. Over the past 18 months we’ve seen the closures ofVibe BarMadame Jojo’s and The Joiners to name a few, while the birthplace of UK garage has become an estate agent.

fonte: Fatmag.com

 http://www.factmag.com/2015/10/19/london-night-mayor-rescue-music-venues/

 

Sottoscrivi questo feed RSS