Imu e iva verso il rinvio a dicembre entro agosto il governo decide
- Scritto da Segreteria Assomusica
- Pubblicato in Attualità
19 luglio 2013 - Si va verso il rinvio a dicembre del pagamento eventuale dell'Imu e dell'aumento dell'Iva. La cabina di regia del governo ha assicurato che entro agosto prenderà decisioni strutturali anche sul pagamento dei debiti della pubblica amministrazione.
Il governo al lavoro per riformare la tassazione sugli immobili, a partire dal superamento dell'Imu sulla prima casa, entro il 31 agosto.
Entro questa data si impegna anche a trovare soluzioni per evitare l'aumento dell'Iva, per ora rinviato al 1 ottobre, accelerare sui pagamenti dei debiti della pubblica amministrazione e dare una risposta definitiva al caso esodati.
La riunione della 'cabina di regia', presieduta dal premier, Enrico Letta, a cui hanno preso parte ieri il vicepresidente, Angelino Alfano, e i ministri Saccomanni, Franceschini, Delrio e i capigruppo di maggioranza, non e' stata, come previsto, affatto risolutiva ma alcuni paletti sono stati fissati a partire dall'avvio immediato di un tavolo tecnico al Ministero dell'Economia.
La prima riunione potrebbe già tenersi lunedì.
Saccomanni si e' presentato al tavolo con un fascicolo "copioso", oltre 100 pagine, di ipotesi tecniche corredate da apposite coperture.
Partiamo dall'Imu.
L'abolizione totale dell'imposta sulla prima casa richiederebbe una copertura di 4 miliardi, difficile da trovare. Un compromesso potrebbe essere individuato nella cancellazione della prima rata di giugno, per ora congelata fino al 16 settembre, per cui sarebbe necessario trovare una copertura compensativa. Resterebbe invece la seconda rata da pagare a dicembre che potrebbe però essere rimodulata.
Per quanto riguarda l'Iva, sarà la Legge di Stabilita' a definire il percorso per il superamento dal 2014.
Il governo deve trovare però un altro miliardo per rinviare ulteriormente dal 1 ottobre al 1 gennaio l'aumento dell'aliquota ordinaria oggi al 21%.
Risorse che potrebbero essere individuate in tagli lineari ai ministeri. Ma non e' ancora superato il problema dell'aumento degli acconti Irpef, Ires e Irap, inserito nel decreto lavoro-Iva all'esame del Senato, e a cui e' ancorato il congelamento già deciso fino a ottobre.
Operazione non gradita al Pdl che chiede coperture alternative.
Il governo non sembra per ora intenzionato a presentare emendamenti al decreto su questo fronte ma non e' escluso che possa accogliere solo lievi modifiche da parte dei gruppi parlamentari. La copertura dovrebbe quindi rimanere sostanzialmente invariata.
Infine il governo si impegna ad accelerare sui pagamenti dei debiti delle pubbliche amministrazioni con l'obiettivo di aumentare il plafond di 20 miliardi promesso alle imprese fornitrici.
Servizio di Andrea Pennacchioli - www.tg.la7.it
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