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Dopo Siani, Bolton: troppi omaggi ai concerti

31 luglio 2013 - Parla il promoter Del Giudice: «La legge dice che bisogna dare 4 posti al prefetto e 4 al questore, poi basta. e invece...»

 

NAPOLI - "Organizzare spettacoli a Napoli è difficile. Richieste di biglietti omaggio; location che ti vengono date e che poi, a poche ore dall’evento, scopri che non sono adeguate; fantomatici personaggi che si presentano con auto blu e scroccano il concerto". Queste le parole di Marco Del Giudice dell’associazione non lucrativa "Live World" che l’altra sera ha organizzato il live di Michael Bolton nel piazzale d’armi di Castel Sant’Elmo. A pochi giorni dal caso Alessandro Siani e gli "imbucati" di Pompei che hanno impedito il normale svolgimento dello show negli Scavi, Del Giudice solleva l’antico problema degli ‘omaggi’, ma non solo: "Su una capienza di circa 750 persone, abbiamo dato un’ottantina di omaggi, più del 10%, come se a un concerto di 30mila persone si dessero 3000 omaggi, cosa che può anche accadere, ma io non ci sto".

Entrando nello specifico? "Abbiamo venduto 550 biglietti, il totale ingressi è stato di 640, quindi se la matematica non è un’opinione - togliendo una decina di accrediti stampa e foto - sono circa 80 omaggi. La cosa che mi intristisce è il malcostume di chiedere e pretendere. Personalmente ho portato quattro biglietti alla Municipalità Vomero e fatto avere 30 ingressi alla Soprintendenza che ogni tanto mi chiamava dicendo che era tartassata da telefonate provenienti dal Comune, dalla Regione, dai Ministeri che chiedevano omaggi. Io non so se questo è vero, ma una cosa è certa: hanno avuto 30 biglietti. La Legge dice che bisogna dare 4 posti al Prefetto e 4 al Questore, poi basta".

Del Giudice continua nel suo sfogo: "Non chiedo contributi politici per fare eventi, credo che i soldi in questo momento di crisi servano di più alle scuole, ospedali, agli asili, ma almeno metteteci in condizione di fare gli imprenditori". Lei parlava anche di un auto blu: "sì, l’altra sera a un certo punto entra un auto con il lampeggiante blu con tanto di autista. La polizia pensava fosse quella del Sindaco di Napoli che avevo invitato, ma così non era. Dalla macchina sono scese tre signore distinte, eleganti, sulla cinquantina che - sotto lo sguardo sbigottito degli stessi poliziotti e della security- si sono dirette verso l’ascensore e hanno assistito al concerto. Io per non creare altri problemi a mezz’ora dallo spettacolo ho preferito lasciar stare, ma ho fatto una foto all’auto". Diceva anche che la location non era adeguata? Eppure il piazzale d’armi del Maniero Vomerese è uno dei posti più belli e suggestivi in città. "Concordo, la questione è un’altra: abbiamo dovuto noi adeguare l’intero Castello per avere l’agibilità. Sant’Elmo per me non è a norma, non ha vie di fuga, non ha una cartellonistica interna adeguata che abbiamo dovuto comprare noi, mancano alcune luci, i bagni erano quasi tutti otturati, la mappa degli estintori che c’era stata consegnata non era esatta, l’abbiamo rifatta noi, non corrispondeva alla reale ubicazione degli stessi, questo vuol dire che se fosse accaduto qualcosa i vigili del fuoco non avrebbero trovato gli estintori al posto riportato. Sant’Elmo è una meraviglia architettonica ma è in uno stato che non si può fittare per gli eventi eppure vi si organizzano aperitivi che attirano migliaia di ragazzi, basta vedere i video su youtube. Mah.. misteri!".

Polemiche a parte, quello dell’altra sera è stato uno spettacolo di intense suggestioni che ha visto uno dei più grandi vocalist del mondo cimentarsi in maniera impeccabile con classici del soul come "(Sittin’ On) The Dock Of The Bay" di Otis Redding, "To love somebody" dei Bee Gees, "When I man loves a woman" di Percy Sledge… Un concerto - come ci ha detto lo stesso Bolton - dedicato a Luciano Pavarotti "il più grande tenore di tutti i tempi" e che lo ha visto eseguire anche la celebre romanza "Nessun Dorma" tratta da La Turandot di Puccini. Sul palco oltre a una band di ottimi musicisti anche la cantante Kelly Levesque. Bolton a un certo punto è sceso tra il pubblico proseguendo la sua performance in piedi su una sedia circondato dai fan e dai loro telefonini, pronti a immortalare in uno scatto le sensazioni di una serata - comunque - di grande musica.