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Conti e cuneo, legge di stabilità al bivio

1 ottobre 2013 - Il Governo lavora al taglio del costo del lavoro ma con la sfiducia ipotesi di manovra «tabellare».
Senza fiducia al governo Letta potrebbe arrivare una legge di stabilità "light", priva delle misure per lo "sviluppo" fortemente invocate dalle parti sociali. Al contrario, se l'esecutivo sarà rimesso in grado di riprendere la sua marcia, la legge di stabilità ripartirà dal taglio al cuneo fiscale e dal patto di stabilità interno.
Non a caso ieri di riduzione del costo del lavoro si è parlato prima a Palazzo Chigi, e in serata al tavolo tecnico di esperti al ministero dell'Economia, che attraverso simulazioni, con modelli econometrici, stanno studiando l'impatto macroeconomico delle singole misure per la crescita e gli effetti sulla distribuzione dei redditi. Una conferma arriva dal ministro del Lavoro, Enrico Giovannini: «La riduzione del costo del lavoro - ha ricordato - è già stata indicata dal premier come elemento qualificante delle legge di stabilità e riteniamo che si possa farla senza mettere a rischio il rapporto deficit-Pil.

Clicca l'allegato per leggere l'articolo completo di Marco Mobili e Giorgio Pogliotti de Il Sole 24Ore.