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Londra, Berlino: entro l'anno il database unico per gestire i diritti musicali

- Uffici e quartier generale a Londra, centro operativo a Berlino. Si avvicina il lancio del Global Repertoire Database (GRD), ambizioso programma destinato a gestire a livello mondiale la catalogazione delle opere musicali e della loro proprietà al fine di facilitare la gestione dei diritti e la concessione delle licenze e di ridurre drasticamente gli ingenti costi legati alla duplicazione dei dati su sistemi e software diversi.

Il progetto, gestito da Deloitte, è promosso dal GRD Working Group, organizzazione che include 14 aziende tra società di edizioni musicali, agenzie di collecting, associazioni di categoria, servizi di musica digitale e operatori di telefonia mobile: ne fanno parte, tra gli altri, Universal Music Publishing, Sony/ATV/EMI Publishing, Warner Chappell, iTunes, Google, Rara.com, Omnifone, ASCAP e  BMI (le società degli autori americane), GEMA (Germania), SACEM (Francia),  PRS For Music (Regno Unito), SGAE (Spagna) e SIAE.

L'ufficio londinese, che aprirà nel corso dell'anno, provvederà al business development e all'amministrazione mentre il centro berlinese curerà registrazione ed elaborazione dei dati. "Il Global Repertoire Database è necessario per garantire l'effettivo funzionamento nel 21mo secolo dei sistemi di licenza e di gestione dei diritti e delle procedure di pagamento delle royalty sulle opere musicali", ha spiegato in un comunicato Kenth Muldin, presidente della confederazione internazionale delle società degli autori e compositori CISAC. "Un'unica e autorevole panoramica globale sulla proprietà musicale, accessibile in tempo reale, significherà che chiunque voglia allestire un servizio musicale lo potrà fare più rapidamente: ciò implica un maggior numero di scelte legali a disposizione dei consumatori e degli appassionati di musica e un modo più efficiente di identificare coloro cui spetta una royalty per l'uso della loro musica".

"Crediamo che questo sviluppo rappresenti un grande passo avanti per chi ha come parte integrante del suo core business la licenza dei diritti musicali", ha aggiunto l'amministratore delegato del servizio di streaming Rara.com, Jez Bell. "Anche se non possiamo aspettarci che il GRD risolva tutte le sfide legate alle licenze che il digitale ci presenta, un unico database delle opere musicali con visibilità globale ci porta sicuramente più vicino a un sistema user-friendly e dimostra che l'industria intera è in grado di collaborare in modo efficace".

Fonte: www.rockol.it