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Agis: positive le linee programmatiche del Ministro Bray

24 maggio 2013 - Un buon inizio nel metodo e nei contenuti: così l’Agis sulla relazione programmatica del ministro per i Beni e le Attività Culturali, Massimo Bray, illustrata ieri alle commissioni cultura di Camera e Senato in seduta congiunta con i presidenti Giancarlo Galan e Andrea Marcucci, ed il cui esame proseguirà il 20 giugno. Importante – afferma l’Agis - la volontà espressa dal governo e dal Parlamento di lavorare insieme per affermare la centralità della cultura per lo sviluppo del paese, promuovendo ed adottando i conseguenti provvedimenti normativi per la definizione di nuove regole cui correlare risorse adeguate.

Bray ha affermato la necessità di affrontare i problemi in atto con approcci non episodici, ma di sistema anche all’interno del governo, dovendosi la politica culturale muoversi in modo convinto nel sistema europeo, con un’azione coordinata anche per utilizzare al meglio i fondi dell’Unione nel settore culturale.

Apprezziamo – prosegue l’Agis – che per lo spettacolo le indicazioni del ministro abbiano considerato talune indicazioni del nostro Dossier Spettacolo 2013, iniziando da una “forte proposta di riforma” secondata dal reperimento di risorse aggiuntive pubbliche accompagnate da incentivi ed azioni sulla fiscalità, per la quale la revisione dell’IMU oltre i fabbricati di interesse storico o artistico deve riguardare anche le imprese che gestiscono sale di pubblico spettacolo, e proseguendo con rinnovo del tax-credit per il cinema, da rendere permanente; intervento straordinario per favorire la digitalizzazione delle sale cinematografiche piccole e piccolissime; riforma delle fondazioni lirico-sinfoniche; l’introduzione di idonee semplificazioni normative ed innovazioni nei prossimi decreti ministeriali per i contributi allo spettacolo dal vivo del quale, come dichiarato dal ministro, va “rilanciata la centralità per l’innovazione della cultura italiana”; la revisione delle norme sulla spending review e della collocazione nell’elenco Istat di istituzioni dello spettacolo con “effetti inconciliabili con l’ambito produttivo di riferimento”.

Positiva, altresì l’affermazione della necessità di dare spazio e riconoscimento adeguato alla musica popolare contemporanea.

L’Agis giudica interessante la prospettiva di stati generali del cinema, nel cui ambito si pone la dichiarata volontà del ministro di allargare la propria azione a tutto il settore dell’audiovisivo e che investe una serie di materie tra le quali la lotta alla pirateria.

Non sono state trattate dal ministro questioni importanti: una migliore tutela delle imprese e dei lavoratori del settore, la semplificazione delle norme di sicurezza dei luoghi di spettacolo con la riduzione dei costi connessi. Sono questi problemi che si auspica possano essere affrontati nell’azione concertata e coordinata con i ministeri direttamente interessati.

Senza facili ottimismi nella situazione attuale del paese, quel che sembra emergere dalla giornata di ieri - conclude l’Agis - e che auspichiamo sia confermato il 20 giugno dagli interventi dei gruppi parlamentari, è una volontà “politica” diversa e decisa ad affermare la centralità della cultura. L’associazione fornirà ogni possibile collaborazione, dando seguito alla volontà espressa dal ministro Bray di intensificare “le occasioni di ascolto e di confronto con i soggetti privati, specie di quelli portatori di interessi collettivi e diffusi” quale è l’Agis.

Fonte: www.giornaledellospettacolo.it

Ultima modifica ilLunedì, 27 Maggio 2013 11:41