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Segreteria Assomusica

Assemblea generale Agis: iniziato il percorso verso la nuova presidenza

10 giugno 2013 - Il 4 giugno si è riunita l’Assemblea generale Agis. Per il Comitato di reggenza dell’Agis, Lionello Cerri ha illustrato le linee e le iniziative politiche, economiche e organizzative portate avanti da dicembre quando si insediò il Comitato il cui mandato terminerà a fine giugno. Obiettivo di questa assemblea è stato quello di aprire un confronto in vista del rinnovo degli organi sociali dell’associazione, previsto per il 9 o il 10 luglio prossimo, a cui giungere attraverso un percorso trasparente e condiviso.

Il documento completo, diffuso in assemblea, sull’azione del Comitato di reggenza Agis di questi mesi è disponibile per tutti gli Associati nell'Area Riservata del sito / servizi agli Assocaiti / accordi.

Fonte: Ufficio comunicazione Agis

Aspettando il concerto, Vasco incontra i bimbi in ospedale

- Bel gesto di Vasco Rossi. Aspettando il concerto di Torino di domani, il cantante si è recato a fare visita ai bambini dell'ospedale torinese infantile Regina Margherita. Il Komandante, come riporta l'Ansa, si è intrattenuto per quasi due ore. L'artista si è intrattenuto in due reparti, incontrando uno ad uno i piccoli pazienti, tra cui due bambini che hanno subito un trapianto. "Mi avete fatto un bel regalo", ha detto il rocker di Zocca ai piccoli. Il Blasco domani sera terrà il primo dei concerti che segnano il suo ritorno sul palco dopo due anni di assenza.

Fonte: www.rockol.it

Cultura, l’allarme delle associazioni “Imprese allo stremo, ora sgravi fiscali”

7 giugno 2013 - Roma. Avviata una petizione online Tagliavanti: “Le aziende del settore sono in crescita”.

Assessore alla Cultura cercasi. Somiglia a un identikit la petizione pubblica in sette punti, consultabile al sito www. romaperlacultura. it, appena presentata da Agis Anec Lazio, Cna Cultura e Spettacolo, Confcommercio Roma e Associazione Buona Cultura. E così il comparto culturale continua a farsi sentire in questo scorcio finale di campagna elettorale.
Dopo le ripetute proteste del Comitato Estate Romana (il bando 2013 non ha copertura finanziaria) e dopo la conferenza organizzata mercoledì da Federculture, è la volta delle associazioni imprenditoriali. "Le nostre imprese sono allo stremo, abbiamo bisogno di colmare un vuoto politico: le istituzioni prendano impegni concreti per rilanciare un settore che si sta spegnendo nell'indifferenza", affermano i promotori dell'iniziativa, che ieri mattina si sono dati appuntamento alla Camera di commercio.

Il disagio e la frustrazione degli operatori sono al colmo: non si schierano apertamente, ma l'insoddisfazione per gli ultimi cinque anni di amministrazione è palpabile. "La nostra petizione  -  spiegano  è finalizzata a siglare un protocollo d'intesa con la nuova giunta". Obbiettivo delle associazioni, infatti, è arrivare a "un tavolo di confronto permanente" con l'assessorato alla Cultura e con tutti quei segmenti dell'esecutivo comunale che incidono sul settore.

Un'invocata risposta della politica per fronteggiare, innanzitutto, la flessione dei consumi: la stagione romana 20112012 ha visto il calo complessivo dei biglietti di cinema e spettacolo dal vivo staccati rispetto all'anno prima: 8,5%. Una caduta che per la spesa ai botteghini è stata vicina al 10%, colpendo in modo particolare il teatro.

Eppure i numeri illustrati da Lorenzo Tagliavanti, vicepresidente della Camera di commercio e direttore di Cna Roma, fotografano la potenziale ricchezza del sistema provinciale, che ora si sta disperdendo: "Producono cultura  -  dice Tagliavanti  42.730 aziende, cioè il 9,5% delle imprese complessive della provincia (dati 2011, n. d. r.). E tra il 2009 e il 2011, malgrado i morsi della crisi, queste aziende sono cresciute di 299 unità".

Gli operatori chiedono, come testimoniano vari punti presenti nella petizione online aperta a tutti i cittadini, una fiscalità di vantaggio e sgravi: dalla riduzione della base imponibile e dell'aliquota IMU per gli immobili adibiti alle attività, al taglio dei costi per le bollette (luce, gas) e per lo smaltimento dei rifiuti urbani, fino all'alleggerimento delle spese per l'occupazione del suolo pubblico.
"In generale  -  afferma il presidente di Agis Lazio, Massimo Monaci, citando un ulteriore punto cruciale  abbiamo bisogno di semplificazione e razionalizzazione delle procedure amministrative finalizzate allo svolgimento delle nostre attività".

www.repubblica.it edizione di Roma

Folkest 2013: invito Conferenza Stampa - Roma 12 giugno 2013

7 giugno 2013 - Folkest, in occasione del 35° anno di attività, ha il piacere di invitarVi alla conferenza stampa di presentazione della edizione 2013. L’incontro con gli amici di Folkest e gli operatori di informazione avrà luogo a Roma il prossimo mercoledì 12 giugno, alle ore 12.00, presso la Sala Cinema di ASSOMUSICA – AGIS, in Via di Villa Patrizi n.10.

L’ingresso pedonale si trova nella adiacente Via Falloppio. A causa della difficoltà nel parcheggiare, si consiglia l’esclusivo uso di mezzi pubblici, in particolare della Metro, uscita Policlinico.
 
Nel corso dell’incontro sarà servito ai graditi ospiti un assaggio di vini e di specialità caratteristici della tradizione friulana.
 
Si prega di confermare la presenza o dare comunque cortesemente riscontro all'indirizzo mail edoardo@folkest.com
 
FOLKEST 2013
La musica viva nell’anno della crisi
 
Giunto a celebrare il proprio 35° anniversario di vita, Folkest – il festival che l’ufficio stampa del Womex definì già dieci anni fa il più importante dell’Europa mediterranea – si  propone con una edizione complessa e articolata, contraddistinta da una coralità di novità ed eventi non solo concertistici. E questo senza minimamente snaturare la centralità della musica dal vivo nei suoi momenti più spettacolari.
Dal 4 al 24 luglio la fase itinerante del festival, con un cast artistico quasi interamente dedicato ad artisti tanto bravi quanto non ancora affermati, impegnato a tenere i propri concerti nelle più suggestive ambientazioni paesaggistiche e monumentali della Regione Friuli Venezia Giulia.
Terminata la fase itinerante, come ogni anno Folkest convergerà su Spilimbergo, trasformando, con FolkestInFesta,  la città del mosaico in capitale italiana della musica di qualità, con le fasi salienti dell’evento riprese dalle telecamere della Rai, che sarà per il secondo anno consecutivo principale media-partner di Folkest.
Ad arricchire il programma del festival, le proiezioni cinematografiche di docu - film musicali, la presentazione di alcune recenti uscite discografiche dell’etichetta Folkest Dischi, distribuita da CNI, Compagnia Nuove Indie, la consegna del premio Alberto Cesa nell’ambito dei gruppi  vincitori del concorso nazionale Suonare@Folkest, la consegna del premio alla carriera “Una vita per la musica”, il Folkest Music Expo e tante altre iniziative di grande respiro culturale: in sintesi, parafrasando Garcia Marquez, la musica viva nell’anno della crisi. Questo, e tanto altro, è Folkest 2013.
 

Folkest – Progetto speciali      Edoardo De Angelis 393 3352209   edoardo@folkest.com

Lo Spettacolo in Emilia-Romagna dal 2007 al 2011

6 giugno 2013 - Nel quinquennio 2007-2011 è cresciuta la spesa per lo spettacolo in Emilia-Romagna, secondo uno studio dell’Osservatorio dello Spettacolo della Regione Emilia-Romagna. Se da una parte la regione si conferma come terzo polo nazionale dopo Lazio e Lombardia, dall’altra rivela importanti cambiamenti nelle linee di tendenza dell’offerta e della domanda tra i singoli settori. A livello economico, gli incassi complessivi del 2011 sono stati di 125.291.000 euro. Dati che vengono commentati dall’assessore regionale alla Cultura, Massimo Mezzetti, che li ha presentati nella Commissione regionale competente: “Il settore, nonostante la crisi, si conferma come una delle aree più vitali del nostro sistema economico. Come le stesse cifre ci confermano, l’industria della creatività e della cultura è terreno di crescita e sviluppo ben al di là della comune percezione che tende ad assegnare a questo settore un ruolo subalterno, anche all’interno delle amministrazioni pubbliche, al contrario di quanto avviene nel resto dei Paesi evoluti”.

Le cifre - Nel 2011 gli abitanti dell’Emilia-Romagna hanno speso per assistere agli spettacoli dal vivo (prosa, concerti classici, jazz e di musica leggera, lirica, balletto e danza) oltre 53,5 milioni di euro, i biglietti venduti sono stati 3.069.862, per un totale di 15.797 rappresentazioni, un’incidenza rispetto al paese pari al 10,1% dell’offerta e al 9,3% degli spettatori. Paragonando i dati al 2010 si registra un aumento della spesa pari al 3,3% (a livello nazionale c’è un decremento dello 0,9%), un calo dell’1,3% degli spettatori (-0,3% nel paese), un decremento dell’1,8% delle rappresentazioni (-3,6% nel paese). Ma nel lungo periodo, tra il 2007 e il 2011, il sistema regionale dello spettacolo registra complessivamente, rispetto all’Italia, una tenuta decisamente maggiore, infatti mentre la spesa regionale aumenta del 17,9% (in linea con l’inflazione), a livello nazionale aumenta solo del 2,8%; gli spettatori restano di fatto costanti (-0,6% contro un -5,6% nazionale); le recite calano del 14% contro un -16,2% del paese. Nel 2011 sono stati realizzati 35 eventi ogni 10.000 abitanti (la media nazionale ne indica 26), con una media di 69 spettatori (contro i 54 del paese).

La spesa pro-capite annua si attesta sui 12 euro (sono 10 in Italia). Va sottolineato che gli andamenti dei singoli generi non sono allineati, come dimostra l’insieme dei dati.

Per le attività concertistiche, si registra una certa diminuzione del numero dei concerti ma anche un forte aumento degli incassi e degli spettatori (in particolare tra il 2011 e il 2010 la musica leggera vede aumentare gli spettatori del 11,7% e la musica jazz del 16,9%). La lirica (che comprende anche l’operetta) segna complessivamente risultati alterni. Nel biennio 2011- 2010 aumenta infatti considerevolmente l’offerta (+ 14,2%), ma calano sia gli spettatori (-8,2%), sia gli incassi (-9,6%).

La prosa vede un calo complessivo, con una diminuzione dell’8,2% degli spettatori nel biennio considerato, con tutto quanto ne consegue in termini di incassi. Di segno opposto è la danza che vede nello stesso periodo un incremento della spesa del 37,6%, degli spettatori, del 16,6%, delle recite pari al 22,3%. Nell’arco del 2007-2011, il periodo complessivo preso in esame, gli andamenti negativi vedono una forte accentuazione nell’ultimo biennio, a conferma delle ricadute della crisi economica.

Il cinema- Per quanto concerne il cinema, nel 2011 la spesa degli spettatori è stata di 71 milioni e 735.000 euro, mentre sono stati venduti 11.268.848 biglietti, per un totale di 257.963 rappresentazioni. L’Emilia-Romagna è stata la seconda regione italiana per numero di biglietti venduti rispetto alla popolazione: 253 ogni 100 abitanti (il primato spetta alla Lombardia con 277). Tra il 2001 e il 2010 sono aumentate le rappresentazioni del 13%, ma sono diminuiti la spesa (-9,6%) e gli spettatori (-9,3). Nel biennio 2007-2011,  la spesa del pubblico era aumentata del 6% e gli spettatori erano calati solo del 3,5%. Lo spettacolo cinematografico ha scontato nel 2011 il risultato estremamente positivo fatto registrare nel 2010 a livello regionale e a livello nazionale con oltre 120 milioni di ingressi rilasciati (il risultato migliore dal 1986).

Il cinema si allinea con gli andamenti nazionali. Un riflesso evidente del calo del pubblico in questo settore è riscontrabile nella percentuale di riempimento delle sale – equivalente al rapporto tra i posti disponibili e quelli effettivamente venduti – che in regione è passata dal 23,9% del 2010 al 17,7% del 2011.

Occupazione e mercato del lavoro - L’Osservatorio ha presentato i risultati dello studio Occupazione e mercato del lavoro nello spettacolo in Emilia-Romagna, condotto attraverso indagini statistiche e interventi di esperti. I professionisti in Emilia-Romagna (la cui popolazione corrisponde al 7,3% del totale del Paese) sono complessivamente 9.671, di cui 7.666 nello spettacolo dal vivo (il 10,7% del dato nazionale) e 2.005 nel cinema (il 2,4% del dato nazionale). Nel triennio 2009-2011 i lavoratori del settore teatro sono calati in regione del 2,5% e quelli del settore musica e danza del 14,1%; negli ultimi dieci anni (dal 2002 al 2011) complessivamente i lavoratori dello spettacolo dal vivo sono calati dell’11,3% in Italia e del 22,5% in Emilia-Romagna.

Il calo è di fatto da addebitare, sia a livello nazionale sia a livello regionale, al settore artistico; in regione si registra nel decennio, viceversa, un incremento delle figure tecniche, amministrative e organizzative. Queste ultime sono aumentate del 38,9%.

Per quanto riguarda il cinema nel triennio 2009-2011 i lavoratori sono diminuiti del 2,6% mentre nel periodo 2002-2011 sono aumentati del 31%. Nel 2011 il reddito complessivo dei lavoratori dello spettacolo in Emilia-Romagna è stato di 73.730.000 euro.

I finanziamenti regionali - Per quanto concerne i finanziamenti assegnati nel 2012, la Regione Emilia-Romagna ha attribuito allo spettacolo dal vivo un finanziamento complessivo pari a 17.188.000, con un incremento rispetto al 2011 pari all’8,8%; l’intervento regionale ha consentito di fatto un riequilibrio a fronte del calo dei finanziamenti ministeriali. Riguardo le attività cinematografiche, l’entità dei finanziamenti a esse assegnate dalla Regione Emilia-Romagna nel 2012 ammonta a 1.264.000 euro, con una riduzione del 9% rispetto all’anno precedente.

Le attività cinematografiche sono principalmente concentrate su Bologna, che vede, prima fra tutte, la presenza della Fondazione Cineteca di Bologna.

I rapporti completi sono consultabili all’indirizzo: sito regione

Fonte: www.giornaledellospettacolo.it

SOTTOSCRITTO PROTOCOLLO D’INTESA TRA ANCI E ASSOMUSICA

6 giugno 2013 - "E’ necessario riconoscere il ruolo fondamentale dell’imprenditoria privata che produce e organizza spettacoli di musica popolare dal vivo per la promozione e diffusione della cultura’’. E’ quanto sostengono ANCI (Associazione Nazionale dei Comuni italiani) e Assomusica (Associazione Italiana Organizzatori e Produttori di Spettacoli di Musica dal Vivo) che hanno sottoscritto un Protocollo d’Intesa al fine di valorizzare la musica dal vivo nell’ambito delle competenze dei Comuni e razionalizzare e rafforzare l’offerta culturale sul territorio.

“E’ fondamentale - concordano Vincenzo Spera, Presidente di Assomusica e Alessandro Cattaneo, Presidente f. f. dell’ANCI, firmatari del Protocollo - che i Comuni abbiano un ruolo attivo anche in questo settore, collaborando nell’individuazione e nella realizzazione delle iniziative che sul piano normativo e promozionale possano valorizzare, a livello locale e nazionale, la musica dal vivo, nell’ambito di una politica più generale di rafforzamento delle istanze culturali dei territori’’.

Molteplici gli obiettivi che ANCI e Assomusica intendono perseguire con questo Protocollo: dalla volontà di intraprendere un’azione comune volta a sostenere sul piano della formazione primaria e secondaria, in ogni sede istituzionale nazionale e locale, la musica dal vivo e l’accesso dei cittadini alla cultura, ad una specifica attenzione per lo sviluppo della legislazione regionale, che appare sempre più strategica nell’ottica delle competenze attribuite a questo livello istituzionale.

‘’Collaborare anche in termini progettuali, realizzativi ed economici, ad iniziative sovvenzionate da Ministeri, Regioni, Enti locali, è possibile!”, sostengono ANCI ed Assomusica che, d’ora in poi, porteranno avanti un’azione comune nei confronti dei Ministeri competenti, innanzitutto, in merito ai temi prioritari di sicurezza, lavoro e contribuzione, fiscalità, legislazione unica di riferimento, semplificazione amministrativa.

Numerose le proposte riguardanti pure scopi sociali e umanitari da perseguire insieme, come l’abbattimento delle tariffe Siae sulle manifestazioni con significative ricadute sociali, l’organizzazione di convegni, studi mirati e ricerche.

I Comuni e i professionisti dello spettacolo dal vivo riuniti in Assomusica s’impegneranno, come ribadisce testualmente il Protocollo sottoscritto, “a favorire lo sviluppo della libera espressione artistica e l’integrazione culturale delle comunità di migranti presenti sul territorio, nella logica del dialogo e dello scambio culturale, oltre a sperimentare forme di programmazione integrata e partecipata dell’offerta culturale dei territori anche attraverso l’attivazione dei Piani regolatori della Cultura’’.

“ANCI e Assomusica - sottolinea Vincenzo Spera - si propongono di attivare e rafforzare lo scambio interculturale con le altre realtà europee, intervenendo nelle scuole con azioni rivolte alla diffusione della musica popolare contemporanea e della sua cultura. E’ nostra intenzione – prosegue il Presidente di Assomusica - realizzare corsi specializzati per operatori del settore e individuare forme comuni di promozione in ciascuna città, anche attraverso la realizzazione di manifesti simbolo che ne sappiano valorizzare le peculiarità”.

‘’L'ANCI con questo Protocollo – dichiara Alessandro Cattaneo - intende valorizzare il rapporto dei Comuni con alcuni fra i più importanti imprenditori nel campo dello Spettacolo dal Vivo, per rafforzare e razionalizzare l'offerta di attività culturali sul territorio, consentendone una migliore fruizione ai cittadini. Inoltre, si cercherà per quanto possibile di procedere nella direzione della semplificazione degli adempimenti tecnici necessari per questo genere di attività, valorizzando le buone pratiche comuni già sperimentate in diverse realtà’’. 

‘’Un forte impegno - confermano ANCI e Assomusica - sarà profuso nel condividere la migliore razionalizzazione dell’utilizzo degli spazi di proprietà pubblica, con particolare attenzione alle forme di gestione e alla valorizzazione del partenariato con l’associazionismo e il privato non profit e profit’’.

Il Protocollo d'Intesa è disponibile per tutti gli Associati nell'Area Riservata del sito. Basta cliccare "Servizi agli Associati" / Accordi / ANCI ed effettuare il Log-in.

Secondary ticketing, StubHub partner ufficiale della O2 Arena

La società di secondary ticketing StubHub (di proprietà di eBay) sarà d'ora in poi il rivenditore ufficiale di biglietti di "seconda mano" per tutti gli spettacoli che hanno luogo alla O2 Arena di Londra. Il grande impianto londinese disponeva già di una propria piattaforma di ticketing elettronico, AXS.com, che verrà integrata in quella di StubHub a garanzia degli acquirenti e della validità e sicurezza delle transazioni: in occasione di ogni acquisto il biglietto originale verrà vidimato, cancellato e sostituito da un nuovo tagliando contraddistinto da un codice a barre differente e contrassegnato dal nome del nuovo titolare. "La O2 è la sala da concerti più famosa del mondo e i biglietti per i nostri eventi spesso vanno esauriti molto velocemente", ha spiegato la general manager della struttura Rebecca Kane. "Al fine di garantire che possa assistervi il maggior numero di persone, abbiamo voluto associarci a un gestore di rivendite di biglietti fidato e sicuro". L'accordo, va ricordato, rientra nel quadro di una partnership globale che eBAy e AEG Entertainment (la società che gestisce la O2 Arena) hanno siglato a livello mondiale lo scorso mese di novembre e che coinvolge anche lo Staples Center di Los Angeles.

La notizia è stata immediatamente commentata dalla Association of Independent Festivals (AIF) britannica, organizzazione, assai sensibile al tema del secondary ticketing: la general manager Claire O'Neill ha dichiarato con un comunicato che "qualsiasi azione atta a ridurre le frodi e a eliminare il phishing dal mercato della vendita dei biglietti è benvenuta e speriamo che la partnership tra O2 e StubHub serva proprio a questo", augurandosi inoltre che "non si tratti di un altro tentativo da parte di una grossa società di approfittare del mercato secondario". "Resta importante", ha aggiunto la O'Neill, "che agli appassionati di musica e intrattenimento venga garantito un prezzo equo. Per questo, e a protezione dei veri fan, incoraggiamo l'introduzione di un tetto al margine ricavato dalla vendita dei biglietti, come quello del 10 % applicato sulla nostra iniziativa Ticket Trust" (sito di rivendite lanciato dall'AIF nel luglio di due anni fa proprio per contrastare le speculazioni del bagarinaggio online).

Fonte: www.rockol.it

Progetto Life: un'opportunità per Assomusica

5 giugno 2013 - Assomusica in partnership con l’ISPRA ha intenzione di partecipare a un bando europeo coinvolgendo gli Associati.

 

Assomusica con l’Ispra - Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale - l’Università di Roma La Sapienza e Sonora srl, ha intenzione di partecipare a un bando europeo per la realizzazione di progetti che affrontino il problema dell’impatto ambientale nei suoi molteplici aspetti.

Il nostro progetto ha come focus la mitigazione dell’impatto legato al rumore e alle vibrazioni connesse agli spettacoli dal vivo, con l’obiettivo di fornire una metodologia utile a valutare, prevenire e ridurre i livelli di rumore e vibrazione, nonché gli effetti psico-acustici generati ai ricettori.

 Il percorso prevede una prima fase di studio, anche grazie all’esecuzione di campagne di rilevazione, sulla caratterizzazione delle emissioni acustiche delle diverse tipologie di impianti di diffusione sonora in correlazione ad un campione di venues selezionate.

 Non avendo al proprio interno Assomusica le competenze necessarie per operare in tale direzione, ad eccezione del coordinamento organizzativo e della consulenza tecnica affidata all’Architetto Carbone, si è deciso di coinvolgere direttamente gli Associati individuando un produttore, un organizzatore e un gestore di venue da coinvolgere direttamente nell’attività.

Condizioni necessarie per poter accedere al Bando sono il poter dimostrare di sostenere un costo complessivo annuo per personale dipendente assunto con contratto a tempo indeterminato non inferiore ai 150.000,00 euro; la candidatura sarà sottoposta ad approvazione dell’Ispra.

Chiediamo, pertanto, agli Associati Assomusica di comunicare alla Segreteria l'eventuale disponibilità a partecipare al progetto nel più breve tempo possibile e, comunque, non oltre il 10 giugno prossimo.

Estate Romana: l'impegno di Ignazio Marino per finanziarla

31 maggio 2013 - Nell’incontro svoltosi ieri, giovedi 30 maggio, al Teatro India di Roma con rappresentanti del mondo della cultura e spettacolo romano, a fronte di una precisa richiesta del Comitato Estate Romana, il candidato sindaco Ignazio Marino (foto), alla presenza dell’ex assessore Di Francia, si è impegnato a garantire, in caso di sua elezione, una copertura finanziaria del Bando Spettacolo dal vivo e Cinema 2013 pari all’anno 2012, e cioè € 2.500.000,00 Iva inclusa.

Grande soddisfazione ha espresso il Comitato Estate Romana, che già nelle scorse settimane aveva sollevato il problema della non chiara entità della copertura finanziaria del bando 2013, augurandosi al contempo, che con il prossimo Assessore alle Politiche Culturali possa aprirsi immediatamente un confronto sul futuro dell’Estate Romana.

Fonte: www.giornaledellospettacolo.it

Rinato poco per volta, ora ho voglia di palco

1 giugno 2013 - Intervista di Marinella Venegoni - Pieve di Cento. Nella campagna pigra e deserta che da Bologna si allunga verso la provincia di Ferrara, c’è un albergo-ristorante-discoteca che vive giorni di sogno, come direbbe il Briatore di Crozza. Ragazzi, bambini, gente di tutte le età aspettano eccitati che arrivi Vasco Rossi. Si è sparsa la voce che sta provando qui con la band storica i concerti che cominceranno all’Olimpico di Torino il 9 (con repliche il 10, 14 e 15 giugno, per proseguire a Bologna il 22, 23 e 26) e la fila si allunga. Quando il Suv si spalanca, il Vate di Zocca balza fuori con un sorriso grande così, e accontenta tutti con foto e autografi. Lo guardi e capisci subito che sta bene. Pronto, tonico, anche rodato, come confermerà più tardi un’ora di prove furibonde, con suoni tiratissimi (mai così tirati) e curati fin nelle nuances, con un pizzico di compiacimento. Musicisti gasati, trascinati da lui che canta con verve divertita.  

La chiacchierata che seguirà in salottino è tesa e venata di ironia che si mangia anche ricordi drammatici.  

Comincia con un prodromo illustrativo, senza aspettare domande: «Avevo lasciato le cose a metà, quando mi sono ammalato. Ho pensato di portare a termine quel tour, anche perché ho voglia di palco. E poi, meglio morir sul palco che su un letto d’ospedale».  

Al primo posto c’è la musica, ma condita di politica:  

«Ho attualizzato la scaletta, l’ho messa sul sociale: "C’è chi dice no", "Gli spari sopra", cose così. Io - anzi non io, l’artista - già nei ‘90 sentivo questa arroganza del potere. Nelle mie metafore cantavo l’indignazione che sembrava anticipare quel Movimento 5 Stelle che però è già finito. Io sono un radicale pre-Pannella, ma mantengo una purezza: non si può dire che il Pd è uguale al PDL. Da cittadino, esprimo le mie idee con le canzoni».  

La sua ultima uscita, Vasco, è stata invece una canzone leggera e svagata, «L’uomo più semplice».  

«E’ nata da una voglia di sdrammatizzare. L’uomo più semplice è un uomo-oggetto, però poi c’è una lettura sociologica. Si parla di quel che l’uomo non è, perché è malvagio e se non ci fossero i condizionamenti del principio di realtà sarebbero guai, la libertà esiste all’interno di una regola».  

In questi ultimi anni lontano dalle scene ha avuto internet come compagnia.  

«Un vero compagno di vita. Ho scoperto il gioco, questo compagno virtuale alla fine divertente, ho visto come i ragazzini lo usano, e altro che il telefonino... Sono sposato felicemente ma se avessi una storia direi: "Per prima cosa chiudi Facebook". Stavo attaccato dal mattino alla sera, non andavo neanche a pranzo, non facevo più niente. Mio figlio mi diceva: "Potresti staccare l’iPad almeno quando mangiamo?"».  

E poi?  

«Poi l’11 settembre 2011 ho avuto una ricaduta e ho staccato tutto. Sono stato due o tre giorni senza conoscenza. Lo streptococco, lo chiamano la malattia del Terzo Millennio. Vive sottopelle e se trova una ferita s’infila. Ha fatto fuori Johnny Walker, quello del whisky: diede una pedata a una cassaforte che non si apriva, si ferì a un dito. E’ morto dopo due anni».  

Dovrebbe scrivere un libro.  

«Mi piacerebbe, ma fino a due anni fa non ho mai avuto una malattia per più di tre giorni. Ora mi è tornata la curiosità ma sono stato a lungo spento: magari le dimissioni da rockstar sono figlie di quello stato. Volevo essere quello che scriveva canzoni ma ho anche pensato al suicidio e non era la prima volta. Poi ho fatto tesoro di questa esperienza. Ho sperimentato il rischio della non autosufficienza, pensavo di non poter più muovermi, avevo un braccio bloccato. Poi poco per volta sono tornato e mi sembra di cogliere qualcosa di più in tutte le cose».  

Dopo i concerti, cosa farà?  

«Quando avrò finito lo dirò. Sono molto triste che è morto Little Tony, a 12 anni andavo a scuola di canto, cantavo "Riderà" e mi commuovevo. Anche per Jannacci, sono triste: è stato uno dei più grandi fenomeni, da lui ho imparato moltissimo fin dalle canzoni in dialetto. Senza "Quelli che" non ci sarebbe stata "Siamo solo noi"».  

Tante avventure e paure finiranno in canzoni, nel prossimo album?  

«Ho visto la morte in faccia, ho avuto anche il blocco dello scrittore, però ci lavoro su, e produco. Le mie dimissioni da rockstar non sono state accettate, dunque ancora indosso le Prada rosse e metto il giubbotto di pelle sul palco: però faccio più il DJ che la rockstar, se avrò una canzone nuova la butterò in rete. Penso che a settembre si sentirà una cosa nuova. Ma andrò ancora in sala a Los Angeles, sono rituale. E il mio umore, ora, cambia velocemente. Per ora sto sano e lucido fino alla fine di giugno, poi si vedrà». 

Fonte: www.lastampa.it

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