facebook   Ita FlagUK flags
A+ A A-

Segreteria Assomusica

Musica: si alzano i decibel per concerti Ippodromo Milano

19 luglio 2013 - Si alzano i decibel dei concerti all'Ippodromo del Galoppo di Milano. La giunta comunale ha varato nuove misure per i concerti estivi, il provvedimento consentirà la buona riuscita in particolare di quattro concerti che si svolgeranno nell'ambito del 'Alfa Romeo City Sound 2013': Davide Van De Sfroos in programma domani, Deep Purple il 21, Heart Wind e Fire il 23 e Carlos Santana il 26 luglio. Questi concerti si potranno svolgere a 78 decibel con termine alle 23.45 anziché a 75 decibel con un termine alle 24.00 (l'1.00 per il concerto del 26 luglio), come previsto dalle linee di indirizzo approvate dalla giunta lo scorso maggio. "Con questo provvedimento - ha sottolineato l'assessore alle Attività produttive del Comune di Milano Franco D'Alfonso - l' amministrazione conferma l'attenzione per tutte quelle manifestazioni che consolidano la presenza della città nel circuito dei grandi eventi e beneficio di turisti e milanesi.

Fonte: Ansa

Imu e iva verso il rinvio a dicembre entro agosto il governo decide

19 luglio 2013 - Si va verso il rinvio a dicembre del pagamento eventuale dell'Imu e dell'aumento dell'Iva. La cabina di regia del governo ha assicurato che entro agosto prenderà decisioni strutturali anche sul pagamento dei debiti della pubblica amministrazione.

Il governo al lavoro per riformare la tassazione sugli immobili, a partire dal superamento dell'Imu sulla prima casa, entro il 31 agosto.
Entro questa data si impegna anche a trovare soluzioni per evitare l'aumento dell'Iva, per ora rinviato al 1 ottobre, accelerare sui pagamenti dei debiti della pubblica amministrazione e dare una risposta definitiva al caso esodati.
La riunione della 'cabina di regia', presieduta dal premier, Enrico Letta, a cui hanno preso parte ieri il vicepresidente, Angelino Alfano, e i ministri Saccomanni, Franceschini, Delrio e i capigruppo di maggioranza, non e' stata, come previsto, affatto risolutiva ma alcuni paletti sono stati fissati a partire dall'avvio immediato di un tavolo tecnico al Ministero dell'Economia.
La prima riunione potrebbe già tenersi lunedì.
Saccomanni si e' presentato al tavolo con un fascicolo "copioso", oltre 100 pagine, di ipotesi tecniche corredate da apposite coperture.
Partiamo dall'Imu.
L'abolizione totale dell'imposta sulla prima casa richiederebbe una copertura di 4 miliardi, difficile da trovare. Un compromesso potrebbe essere individuato nella cancellazione della prima rata di giugno, per ora congelata fino al 16 settembre, per cui sarebbe necessario trovare una copertura compensativa. Resterebbe invece la seconda rata da pagare a dicembre che potrebbe però essere rimodulata.
Per quanto riguarda l'Iva, sarà la Legge di Stabilita' a definire il percorso per il superamento dal 2014.
Il governo deve trovare però un altro miliardo per rinviare ulteriormente dal 1 ottobre al 1 gennaio l'aumento dell'aliquota ordinaria oggi al 21%.
Risorse che potrebbero essere individuate in tagli lineari ai ministeri. Ma non e' ancora superato il problema dell'aumento degli acconti Irpef, Ires e Irap, inserito nel decreto lavoro-Iva all'esame del Senato, e a cui e' ancorato il congelamento già deciso fino a ottobre.
Operazione non gradita al Pdl che chiede coperture alternative.
Il governo non sembra per ora intenzionato a presentare emendamenti al decreto su questo fronte ma non e' escluso che possa accogliere solo lievi modifiche da parte dei gruppi parlamentari. La copertura dovrebbe quindi rimanere sostanzialmente invariata.
Infine il governo si impegna ad accelerare sui pagamenti dei debiti delle pubbliche amministrazioni con l'obiettivo di aumentare il plafond di 20 miliardi promesso alle imprese fornitrici.

Servizio di Andrea Pennacchioli - www.tg.la7.it

Per visualizzare il video clicca qui.

 

«La Regione taglia i fondi allo spettacolo» A rischio teatri, cinema e concerti

18 luglio 2013 - Napoli - Allarme dell'Agis: chiuderanno tante sale». Miraglia: «Stanziati 3 milioni. Non si può più chiedere oltre misura». il presidente Grispello: «chiedo un incontro urgente a Caldoro»

Tagli, riduzioni, sempre meno quattrini. La situazione delle sale cinematografiche, dei teatri, e del settore spettacolo in generale, in Campania si fa dura. «I drastici e inattesi tagli operati dalla Regione alla Legge 6/2007 sul sostegno all'attività degli organismi di spettacolo, che si aggiungono a quelli già operati a livello nazionale sulle risorse del Fus e del Tax credit, rendono disastrosa la situazione di moltissime aziende del settore compromettendone in maniera determinante ed irreversibile il prosieguo delle attività». Parole del presidente dell'Agis (Associazione generale Spettacolo) della Campania, Luigi Grispello (foto). «I tagli - aggiunge Grispello - comporteranno la chiusura di numerose sale e luoghi di spettacolo e il blocco delle attività di produzione teatrale e musicale».

INCONTRO CON CALDORO - L'Agis, annunciando una conferenza stampa per venerdì 19 luglio a Napoli, chiede un incontro urgente con il Presidente della Giunta regionale Caldoro, «nella sua qualità di titolare dello Spettacolo», per ottenere «attraverso un'apposita variazione di bilancio», il reintegro delle risorse tagliate a un settore potenzialmente straordinario volano di sviluppo».

TROMBETTI: «DUE MILIONI PER LE SALE» - A stretto giro il vicepresidente della Regione Guido Trombetti, replica all’allarme lanciato dall’Agis. «Su proposta mia e dell’assessore Miraglia, la giunta regionale ha stanziato 2 milioni di euro per le sale cinematografiche di piccole dimensioni che devono sostituire gli impianti “a pellicola” entro dicembre di quest’anno, come chiede la Commissione Europea. L'intervento – ricorda Trombetti - è stato anche pubblicamente elogiato dal presidente dell'Agis Luigi Grispello».

ASSESSORE MIRAGLIA - A Trombetti si aggiunge l'assessore regionale alla Cultura Cateria Miraglia: «Con la delibera 225 del 12 luglio scorso la giunta ha messo a disposizione 3 milioni e mezzo di fondi Pac ad integrazione dei fondi regionali sulla legge 6 dello spettacolo. Scelta operata per colmare il deficit economico del comparto. L’intervento è stato fortemente voluto da questa amministrazione. La Regione riesce a garantire questo ed altro. Nessuno può chiedere però al pubblico sacrifici oltre misura. Non è più il tempo».

Fonte: Corrieredelmezzogiorno.it Napoli Economia

Sicuramente Live: il Convegno di Assomusica su Sound&Lite

19 luglio 2013 - Sul numero 102 luglio/agosto 2013 del Bimentrale dell'intrattenimento professionale "Sound&Lite", lo Speciale Sicurezza è interamente dedicato a Sicuramente Live - spettacolo dal vivo: cultura e lavoro in sicurezza, il Convegno organizzato da Assomusica lo scorso aprile a Bologna.

Clicca l'allegato per leggere l'articolo completo.

Spagna, ancora crisi per la società degli autori: sfiduciato il presidente

- Se la vita della SIAE è scandita periodicamente da polemiche, inchieste giornalistiche e scontri intestini senza quartiere, ancora più turbolenta appare, ultimamente, la vita del suo omologo spagnolo SGAE. La società iberica degli autori, travolta nel 2011 dallo scandalo che ha portato alle dimissioni forzate - dopo oltre vent'anni di "regno" incontrastato - del presidente Eduardo "Teddy" Batista (arrestato dalla Guardia Civile con l'accusa di essersi indebitamente appropriato di 400 milioni di euro), sembrava avere ritrovato una relativa serenità dopo l'elezione nel maggio 2012 di un nuovo presidente, l'ex cantante (punk) Antón Reixa, che tuttavia è ora stato esautorato per volontà del consiglio di amministrazione dell'ente (25 voti su 39). A Reixa i consiglieri hanno imputato l'incapacità di ricompattare l'organizzazione e di restaurarne l'immagine presso l'opinione pubblica.

"Sono una vittima del fuoco incrociato", si è difeso l'interessato sulla stampa spagnola. "Alla SGAE è in corso una battaglia che va ben al di là di un legittimo confronto". Secondo l'ex presidente, che si era autoridotto lo stipendio del 20 per cento rispetto al suo predecessore, sulla sua estromissione avrebbe pesato in modo determinante la sua decisione di perseguire le emittenti televisive da lui accusate di pratiche fraudolente nel pagamento delle royalty agli autori ed editori. Le elezioni del nuovo presidente SGAE avranno luogo il 25 luglio.

Fonte: www.rockol.it

La posizione delle Regioni sullo Spettacolo dal vivo

17 luglio 2013 - La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, nella riunione dell’11 luglio scorso, ha affrontato temi relativi al settore dello spettacolo dal vivo, approvando il documento disponibile in allegato.

ASSOMUSICA ACCOGLIE CON APPREZZAMENTO L’APERTURA DEL MINISTRO BRAY

Roma, 16 luglio 2013 – Assomusica - Associazione italiana organizzatori e produttori spettacoli di musica dal vivo - ha accolto con grande apprezzamento e soddisfazione la risposta del Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Massimo Bray, che si è detto pronto a farsi promotore di una Legge sulla musica e sulla sua regolamentazione.

Nelle scorse settimane Assomusica, nella persona del Presidente Vincenzo Spera, aveva inviato una “lettera aperta” al Primo Ministro On. Enrico Letta in cui si chiedevano, appunto, norme più chiare per gli organizzatori di spettacoli dal vivo - citando, ad esempio, il caso di Beyoncè che ha rischiato di non tenere il concerto al Forum di Assago-Milano.

“Un mondo, quello della musica italiana – afferma Spera - colpito da una carenza legislativa che ne penalizza l’operato e che, dunque, avrebbe bisogno di nuove norme da discutere con i competenti Ministeri. Sono anni che si parla di una legge sulla musica (e non solo per i “live”) che abbia l'obiettivo di regolamentare l'intero settore e di sburocratizzarlo, ma ad oggi nulla!”.

Il Presidente Spera, inoltre, sottolinea che l’affermazione del Ministro Bray circa la volontà di arrivare in tempi stretti ad una definizione normativa, anche attraverso un confronto con gli operatori del settore e con la costituzione di un tavolo interministeriale, è di buon auspicio e, testualmente, aggiunge: “Come Assomusica non possiamo che esserne soddisfatti e ci rendiamo subito disponibili ad offrire il nostro know-how e a farci parte attiva per agevolare il lavoro di tutti, per il bene della musica e dei suoi valori socio-culturali!”. “Penso – conclude Spera - alla signora intervistata prima del concerto di Springsteen a Roma che ha sottolineato: "per me la Musica è una grande terapia, oltre che emozione!”.

Musica: Federmusica chiede a Bray una riforma dell'intero sistema musicale

15 luglio 2013 - “Sarebbe importante cogliere l’opportunità di questa fase critica per una riforma generale dell’intero sistema che coinvolga tutti i soggetti della filiera della musica e che recepisca sia le esigenze delle fondazioni lirico – sinfoniche, che quelle di tutto il settore”. Così scrive Alessandro Bisail (foto), presidente di Federmusica, la federazione aderente all’Agis, in una lettera inviata al ministro per i Beni, le Attività Culturali e il Turismo, Massimo Bray, a cui chiede una legge quadro per tutto il sistema musica. Facendo riferimento agli interventi che il governo sta mettendo in campo per affrontare la grave situazione delle fondazioni liriche, Bisail afferma di condividerne gli obiettivi e i contenuti, così come il metodo che vede la costituzione di un coordinamento interministeriale la cui finalità però, dice il presidente di Federmusica, dovrebbe andare oltre quella di affrontare lo stato di crisi degli enti lirici, ma diventare la cabina di regia di una politica di sistema per tutto il settore della musica.
“Non vorremmo – scrive Bisail - che le fondazioni lirico-sinfoniche, in ragione di una crisi che è devastante ma che riguarda anche tutte le altre attività musicali, fossero l’oggetto di una normativa di favore ad hoc, come avvenuto in passato”.
Le attività musicali che fanno capo a Federmusica, dai teatri di tradizione, alle istituzioni concertistiche orchestrali, dai festival, alla lirica così detta ordinaria o di provincia, al jazz, alle bande, continua Bisail, “scontano da sempre una scarsa considerazione in termini di quota parte assegnata del FUS ed una emarginazione mediatica e politica, nonostante la presenza di realtà agili, snelle, con bilanci sostanzialmente in equilibrio, che utilizzano al meglio le risorse a disposizione realizzando risultati positivi a livello di offerta e di domanda del prodotto musicale e lirico”.
Come annunciato nella recente dichiarazione di Bray apparsa nel suo sito Internet sarebbe decisivo, aggiunge il presidente di Federmusica, che il ministro stesso “si facesse carico in Consiglio dei Ministri di proporre un’iniziativa legislativa del Governo nella direzione indicata di una legge quadro per il sistema musica, da più parti richiesta, che affronti anche il problema dello sbocco occupazionale delle migliaia di giovani provenienti ogni anno dai Conservatori, nonché dei concorsi e dei corsi musicali”.
Nella lettera Bisail manifesta anche piena solidarietà ai lavoratori delle fondazioni liriche, auspicando che, quanto prima, si creino le condizioni per il rinnovo del CCNL di settore. A tale proposito, al ministro Bray, Federmusica chiede di considerare in un’ottica allargata all’intera filiera musicale le risultanze della recente riunione avuta dallo stesso ministro con i sindacati sulle fondazioni liriche.

Fonte: www.giornaledellospettacolo.it

Bocelli: la cultura non aspetti lo Stato

13 luglio 2013 - Stasera a Lajatico lo show con l'orchestra del Teatro Carlo Felice. Tra ricordi d'infanzia e voglia di vacanza.Tra un Teatro del Silenzio e un Carlo Felice fino a Spotify e la tutela della cultura in Italia.

 Clicca l'allegato per leggere l'articolo completo de Il Secolo XIX, 13 luglio 2013 pag. 37

 

Secondary ticketing: storie di concerti, biglietti (e fan) esauriti

12 luglio 2013 - Moltissimi fan lamentano di non trovare mai i biglietti per alcuni eventi, per scoprire poi grossi quantitativi di tagliandi in vendita su siti di 'secondary ticketing'. Libero mercato? Bagarinaggio? La discussione è ancora aperta.

Succedono cose. Strane. Da qualche anno a questa parte. Ormai non ci si stupisce quasi più che, soprattutto per i concerti attesissimi, i biglietti in prevendita si volatilizzino. Ci si infervora direttamente, rasentando istinti omicidi.

Le code vere ai botteghini non esistono più da un pezzo, nè men che meno i bivacchi notturni che risalgono probabilmente all’ultimo passaggio italiano di Michael Jackson. Quelle virtuali sono invece quasi paragonabili a gironi infernali, con preghiere collettive all’indirizzo di San Wi-Fi ora pro nobis - e non crollare nel bel mezzo dell’acquisto GRAZIE -.

Ma gli ambiti tagliandi spariscono costantemente nel tempo di un ‘beh?’.

Biglietti comprati da orde di novelli fan di QUALUNQUE artista?

Il dubbio è lecito, il sospetto si fa insistente tarlo, e non sorge oggi, come riporta Rockol, relativamente alle date di Ligabue all’Arena di Verona.

Chi come la sottoscritta frequenta da tempo immemore palazzetti, locali e più generalmente parterre (si chiama così in gergo tecnico l’area fronte-palco) si chiede infatti: come è possibile che i biglietti - se non tutti i più ‘prestigiosi’ - scompaiano a pochi minuti dall’apertura della prevendita? E al di là di questo, come mai ne compaiono così tanti in vendita, a prezzi più o meno elevati, sui cosiddetti siti di ‘secondary ticketing‘?

La questione è molto dibattuta, ma andiamo con ordine.

Cosa sono i siti di secondary ticketing

Una volta si utilizzavano bacheche online e siti di aste (che hanno messo nel frattempo i loro paletti per provare ad arginare il fenomeno). Oggi invece esistono dei portali - i più famosi sono Viagogo, Seatwave e Ticketbis - che offrono la possibilità di mettere in vendita biglietti di eventi (non solo concerti, ma anche partite di calcio, eventi di ogni genere insomma): la piattaforma mette in comunicazione il venditore e l’acquirente, ed è il venditore a stabilire il prezzo.

Da questo emergono due questioni, una per così dire ‘pratica’ e una etica.

La prima: è davvero plausibile che, considerata la mole di biglietti presenti sui suddetti siti - che un promoter, F&P Group, ha addirittura inserito in una ‘lista nera’ -, si tratti di fan che vendono i loro biglietti perchè non possono più recarsi all’evento? Che differenza c’è tra i venditori (meglio conosciuti come ‘bagarini’) che si aggirano all’esterno delle venue e le persone che vendono online il biglietto di un concerto a prezzi esorbitanti? Entrambi infatti vendono i biglietti a prezzo maggiorato, se l’evento è molto richiesto.

La seconda: è davvero un ‘fan’ una persona che mette in vendita un biglietto a prezzo maggiorato? Inoltre, è giusto trattare la musica come una cassetta di frutta al mercato? E’ giusto applicare sull’experience della musica dal vivo le stesse logiche commerciali dei beni di consumo?

A questo si deve aggiungere che al momento non esiste una regolamentazione in merito, e che dal canto loro i gestori di questi siti si difendono così - fonte Repubblica, che si è occupata della questione con una vera e propria inchiesta ad hoc -:

Steve Roest, Head di Business Development Europe di Viagogo: “Viagogo è solo una piattaforma di rivendita. Il nostro servizio, infatti, è pensato per aprire il mercato ai vari utenti, non appena i tagliandi vengono resi disponibili, di modo che i nostri clienti si possano affidare a una piattaforma sicura su cui vendere o acquistare […] Sfatiamo un mito: non è vero che tutti i prezzi sono alti, perché circa la metà dei biglietti disponibili sul nostro mercato virtuale viene venduta a un prezzo pari o addirittura inferiore a quello originale. Ad esempio, per il concerto dei Muse a Roma non si superano i 40 euro. Bisogna considerare che il prezzo dei biglietti, come in qualsiasi altro mercato, è determinato dall’equilibrio tra domanda e offerta: se un evento è molto richiesto e l’offerta è particolarmente limitata, i prezzi dei tagliandi cresceranno inevitabilmente”

Ma Bruno Biagi, comandante provinciale della Guardia di Finanza di Verona parla proprio di ‘bagarinaggio’:

“Si tratta delle nuove frontiere del bagarinaggio. Se prima l’azione di rivendere i biglietti a prezzi last minute avveniva agli ingressi dei circuiti dove potevamo controllare e sanzionare, da quando si è passati dalla piazza reale alla piazza virtuale la verifica è sempre più difficile”

Il dibattito: Uk vs Italia, all’ombra del vuoto normativo

In Gran Bretagna la questione è arrivata anni fa in Parlamento, con tanto di richiesta di intervento da parte della Polizia Metropolitana, e addirittura l’apertura di un’istruttoria dell’Antitrust.

Continuano poi ad arrivare notizie di artisti che si ‘alleano’ nella crociata . Anche perchè se i soldi dei biglietti non arrivano nelle casse del promoter, come è possibile sostenere l’economia del live (che è un po’ lo stesso tipo di discorso che si fa sui dischi)?

Ultimi, dopo Travis, Blur, Pink Floyd e molti altri, i Mumford & Sons, che hanno scelto come partner Twickets, ribattezzato secondary ticketing etico, per permettere l’incontro online dei loro veri fan, che così non devono approdare sulle discusse piattaforme: su Twickets infatti è possibile solo scambiarsi biglietti dei concerti al prezzo stampato sul tagliando.

In Italia?

Come già vi dicevamo anche nel nostro Paese esiste un vuoto normativo a riguardo. I promoter hanno provato a limitare il fenomeno con diverse iniziative (tra cui la già citata black list, o la vendita nominale), ma a più riprese lanciano il loro grido d’allerta.

Noi fan invece stiamo a guardare: del resto, se ci è voluto un archistar ex assessore alla Cultura per portare all’attenzione del Ministro dei Beni Culturali Massimo Bray la necessità di ’salvare la musica dal vivo’, cosa possiamo fare noi poveri mortali per farci sentire?

di ARIANNA ASCIONE, www.soundsblog.it

Sottoscrivi questo feed RSS