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Elton John lancia un concorso su YouTube per giovani creativi

Anche Elton John si è voluto lanciare nel campo dei nuovi talenti e lo ha fatto in partnership con YouTube. Il baronetto ha infatti lanciato il concorso Elton John: The Cut in cui sarà necessario creare dei video per tre sue canzoni.

Dal 9 al 23 gennaio i maggiori di 16 anni potranno partecipare caricando un video che dovrà avere delle specifiche: per la canzone Rocket Man è richiesta l’animazione, per Tiny Dancer il live action e per Bennie and the Jets una coreografia.

Sarà lo stesso cantante a scegliere tre vincitori, insieme al suo autore Bernie Taupin e a un team di creativi di YouTube, che vedranno i loro video promossi su YouTube e otterranno l’uso delle strutture di YouTube e 10 mila dollari in premio.

 

Instagram il social media preferito dai fan dei concerti

È Instagram il social media più usato dai fan della musica americani: chi va a un concerto, infatti, lo utilizza nell’83 per cento dei casi rispetto ad altri social media.

I dati sono stati raccolti dall’agenzia Nielsen, secondo la quale vale anche il contrario: chi utilizza Instagram frequenta più concerti rispetto agli altri. Il 39 per cento degli utenti della piattaforma per condividere foto, infatti, ha assistito ad almeno uno show mentre nel resto del pubblico la percentuale si abbassa al 23 per cento.

Oltre a scattare foto e girare video, i fan utilizzano anche gli smartphone per visitare il sito dell’artista e comprare la sua musica.

 

Le necessità dell'economia musicale sulla rivista Forbes

Steve Bene, manager della radio in streaming Pandora, ha commentato sulla rivista Forbes, che si occupa di economia spesso legata anche allo spettacolo, lo stato dell’economia musicale, soprattutto quella americana. Bene ha spiegato che sono diversi i problemi, ma il denominatore comune a tutti è che non tutti gli artisti e i creativi sono trattati in maniera equa, nonostante ci siano sempre più canali per diffondere le proprie composizioni.

Gli artisti classici, per esempio, sono fra i primi a essere danneggiati, secondo Bene, dall’attuale sistema: le registrazioni precedenti al 15 febbraio 1972, che comprendono quindi Aretha Franklin, John Coltrane, Frank Sinatra e molti altri, non hanno la protezione federale sul copyright.

Anche i bot, i programmi per acquistare centinaia di biglietti da rivendere sul mercato secondario, sono stati nominati da Bene e una recente legge, che aspetta la firma del presidente, dovrebbe metterli fuori legge.

Gli Stati Uniti, inoltre, condividono il problema della mancanza di dati sulla proprietà delle canzoni. I database sui copyright sono carenti e non del tutto accurati, nonostante, commenta Bene, si sia ormai nell’era dei Big data. Le informazioni dovrebbero essere, quindi, non solo corrette ma anche accessibili da tutti. 

Rockol.it: SIAE, bene i dati del primo semestre 2016

La Società Italia di Autori ed Editori ha diffuso oggi il report relativo all'andamento delle attività culturali e ricreative al primo semestre del 2016: il comparto musicale, insieme (anche se in misura minore) a quello cinematografico, rimane quello trainante, facendo registrare una crescita rispetto alla prima metà del 2015 sia riguardo al numero di eventi singoli (+2,47%), sia per quanto concerne il numero di ingressi (+7,69%), spesa al botteghino (+4,61%), spesa del pubblico (+4,59%) e volume d'affari (+5,18%). In controtendenza si sono registrate le flessioni di spesa del pubblico (-2,38%) e del volume d'affari (-1,62%) nell'aggregato del jazz.

Nel settore della musica leggera, i concertini - termine che la SIAE utilizza per indicare gli eventi dal vivo minori e i dj set - si sono mantenuti sostanzialmente stabili rispetto al primo semestre dell'anno precendente, facendo registrare una spesa del pubblico complessiva pari a 134 milioni e 739mila euro, poco meno di due milioni in più rispetto al dato precendente.

Venendo ai grandi raduni live, in termini di incasso al botteghino a farla da padrone, tra gli scorsi mesi di gennaio e giugno, è stato Vasco Rossi: la residency del rocker di Zoccaallo stadio Olimpico di Roma dello scorso mese di giugno ha letteralmente monopolizzato le prima quattro posizioni, dove si sono piazzati - rispettivamente - gli show del 26, 27, 23 e 22 giugno. A seguire, in quinta posizione, c'è il concerto tenuto da Laura Pausini allo stadio Meazza di San Siro, a Milano, lo scorso 4 giugno, che si lascia alle spalle gli show di Pooh (sesti, ottavi e noni con i concerti della loro residency sempre a San Siro, sempre a giugno), Modà (settimi con lo show del 18 giugno scorso, sempre al Meazza) e ancora Laura Pausini, con il concerto dell'11 giugno scorso allo stadio Olimpico di Roma.

 Questi dati, dopo il 31 dicembre, andranno incrociati con quelli del secondo semestre del 2016, dei quali la stessa SIAE ha già fornito qualche anticipazione con la top ten delle affluenze ai concerti riferita al terzo trimestre dell'anno in corso. Non viene scalfito, anche da luglio in poi - domino totale delle due grandi città italiane, Roma e Milano, pur con protagonisti differenti: Ligabue, con il doppio evento Liga Rock Park al Parco di Monza, si piazza - in quanto a biglietti staccati - al primo e settimo posto, seguito da Bruce Springsteen, che occupa la seconda, la terza e la quinta piazza con i concerti al Circo Massimo di Roma del 16 luglio e allo stadio Meazza di San Siro del 3 luglio e del 5 luglio. Seguono, nell'ordine, Beyoncé, Rihanna e Iron Maiden.

Repubblica.it: Mozart supera Beyoncé nelle vendite

È stato Wolfgang Amadeus Mozart, almeno per quanto riguarda le vendite, il miglior artista dell’anno superando Drake (che ha trionfato nelle charts di Spotify) e Beyoncé. Il compositore, in un solo mese, è diventato Top Artist dalle vendite di CD. Mozart deve la stracciante vittoria ad un cofanetto che è stato messo sul mercato il 28 ottobre in occasione del 225° anniversario della sua morte e che ha venduto 1,25 milioni di cd in sole cinque settimane.

Il box contiene ben 200 cd, con il contributo di 600 solisti di fama mondiale e 60 orchestre, per una durata di ascolto pari a 240 ore. Nel suo conteggio, la rivista americana Billboard ha scorporato i dati, considerando come vendita singola quella di ognuno dei 200 CD presenti nel cofanetto.

 

Di più. Mozart 225 si continua a vendere per 500 dollari su Amazon. Il che significa, come fa notare il giornale Quartz, che sino ad oggi ci sono state più di 6mila persone disposte a sborsare la metà di mille dollari per una compilation classica.
 
Non solo Wolfgang Amadeus. Il caso Mozart non è però il solo a far pensare ad un ritorno della musica classica. La Fimi (Federazione industria musicale italiana) segnala, in controtendenza con un mercato che certo non è esaltante, una crescita delle vendite dei cd di un buon 20% del repertorio classico (2015 rispetto al 2014).

I giovani. Appassionati del genere sembrano essere, in particolare, i giovani cinesi dove un'intera generazione di studenti, provenienti da famiglie della classe media, urbana stanno prendendo lezioni di pianoforte. Se le tendenze attuali continuano ci saranno in Cina, nei prossimi anni, più studenti di formazione classica che in qualsiasi altra parte del mondo. Il boom nella classe under 20 si spiega anche con una maggiore diffusione pop del fenomeno. La distribuzione delle opere classiche è oggi più facile, più economica e più divertente. Ogni adolescente di qualsiasi paese industrializzato può conoscere un’opera o una sinfonia, giocare con uno strumento e metterlo online per un pubblico potenzialmente infinito. Spesso diventano colonne sonore per i video giochi. Non solo. Per la prima volta nella storia, c'è almeno un orchestra sinfonica in ogni regione della Terra.
 
In Italia il boom dei concerti. Il pubblico italiano, poi, sembra aver riscoperto il fascino di una serata all’opera o in una sala da concerto. Lo scorso anno il Massimo di Palermo ha registrato un più 12% di incassi del botteghino e un incremento nella vendita dei biglietti del 25%. Mentre per l’anno in corso il teatro siciliano, in settembre, aveva già doppiato spettatori e incasso del 2015. Non è da meno il Petruzzelli di Bari: crescita del 112% sugli abbonamenti di stagione lirica e balletto. E ancora per la vendita dei biglietti l’incremento è del 30%. Alla Scala di Milano il boom nel 2015 è stato da capogiro, quasi 446 mila presenze contro le 332 mila del 2013. Anche nella capitale i risultati sono incoraggianti: al teatro dell’Opera l’incasso per il 2016 (sino ad ottobre) è stato di 11 milioni e 770 mila euro contro i 7 milioni e 300 mila del 2014. Incredibile la performance del Teatro lirico di Cagliari: più 60% di abbonati. 

Sanremo, ecco i cantanti in gara

Carlo Conti ha annunciato, in diretta su RaiUno, i cantanti in gara per la nuova edizione del festival di Sanremo, che si terrà all'Ariston dal 7 all'11 febbraio.

Ecco i partecipanti fra i big: Al Bano con Di rose e di spine; Elodie con Tutta colpa mia; Paola Turci con Fatti bella per te; Samuel con Vedrai; Fiorella Mannoia con Che sia benedetta; Nesli e Alice Paba con Do retta a te; Michele Bravi con Il diario degli errori; Fabrizio Moro con Portami via; Giusy Ferreri con Fatalmente male; Gigi D'Alessio con La prima stella; Raige e Giulia Luzi con Togliamoci la voglia; Ron con L'ottava meraviglia; Ermal Meta con Vietato morire; Michele Zarrillo con Mani nelle mani; Lodovica Comello con Il cielo non mi basta; Sergio Sylvestre con Con te; Clementino, con Ragazzi fuori; Alessio Bernabei con Nel mezzo di un applauso; Chiara Galiazzo con Nessun posto è casa mia; Francesco Gabbani con Occidentali's Karma; Bianca Atzei con Ora esisti solo tu; Marco Masini con Spostato di un secondo. 

Sono invece otto le nuove proposte: Valeria Farinacci con Insieme, Braschi con Nel mare ci sono i coccodrilli, Leonardo LaMacchia con Ciò che resta, Tommaso Pini con Cose che mettono ansia, Maldestro con Canzone per Federica, Marianne Mirage con Le canzoni fanno male, Lele con Ora mai, Francesco Guasti con Universo.

DEAG, un accordo con Twickets contro il secondary ticketing

 

MyTicket.co.uk, agenzia che rivende i biglietti sia di Kilimanjaro Live che di Deutsche Entertainment AG, ha siglato un accordo con Twickets.

Il sito si occupa di biglietti per spettacoli esauriti ma, a differenza del mercato del secondary ticketing, la rivendita è limitata al costo effettivo riportato sul biglietto. Secondo rappresentanti di Kilimanjaro questa mossa dovrebbe proprio proteggere i clienti dagli abusi del secondary market.

A Twickets si sono già convertiti il promoter di Barcellona Doctor Music, il Crystal Palace Football Club e altre agenzie come Gigantic e The Ticket Factory.

Il festival Wireless sbarca in Germania

 

Il festival Wireless sbarca anche in Germania. Nato 12 anni fa nel Regno Unito, Wireless è gestito da Live Nation e nell’edizione tedesca 2017 vedrà sul palco The Weeknd e Justin Bieber, e si terrà alla Commerzbank Arena di Francoforte il 24 e 25 giugno.

Non è l’unico festival di Live Nation a venire esportato nell’Europa continentale nel corso del prossimo anno: ci saranno infatti anche nuove edizioni di Download Madrid e Lollapalooza Paris.

La Blue Card rilanciata per i musicisti non UE

 

In Europa potrebbe aumentare l’utilizzo della Blue Card per gli artisti non appartenenti all’Unione europea.

Il documento esiste dal 2009 ed è paragonabile alla Green Card americana ma, finora, è stato poco usato. Negli ultimi mesi è stato invece rilanciato dalla Commissione europea e ora Pearle, organismo europeo per la musica dal vivo che rappresenta più di 7000 organizzazioni, ha dato la sua approvazione alla decisione.

Dovrebbe così diventare più facile per «persone di talento provenienti da Paesi non dell’Unione europea venire a lavorare in Europa e rafforzare la nostra crescita economica», ha spiegato il commissario per la migrazione Dimitris Avramopoulos.

La Blue card è una mossa utile, commentano rappresentanti di Pearle, perché abbassa la soglia di salario necessaria per ottenerla e sostituisce schemi nazionali simili.

Servono, comunque, dei correttivi come una diversa definizione di “highly qualified”, al momento inteso come artisti istruiti all’università, per personaggi più giovani ma con un talento riconosciuto. Andrebbe inoltre ridotto a 30, da 60, il numero di giorni richiesto per approvare la richiesta.

Agenti fasulli per i Dire Straits

I Dire Straits e Mark Knopfler hanno avvertito il mondo della musica che, al momento, diversi falsi agenti stanno dichiarando di rappresentare la band.

«Agenti non autorizzati stanno offrendo show dei Dire Straits e di Mark Knopfler a promoter che non sospettano nulla in tutto il mondo, in particolare in Sudamerica», ha commentato un rappresentante di Knopfler.

I Dire Straits, quindi, non stanno tornando insieme nel ventennale della loro “separazione”. La band non suona insieme dal 2002, quando si è esibita per beneficenza. 

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