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Segreteria Assomusica

Assomusica: in Italia difficile fare concerti

BOLOGNA - 18 APRILE 2013 - Assomusica ha presentato oggi a Bologna, in occasione di “Sicuramente Live” – Spettacoli dal Vivo: Cultura e Lavoro in Sicurezza, un'analisi in merito alla situazione organizzativa dei concerti che evidenzia anche i tempi stretti nella loro preparazione. Ora l’ associazione sta concludendo, grazie anche alla collaborazione dell'Anci, il censimento di tutti i luoghi abitualmente utilizzati per gli eventi.

“In Italia purtroppo non esistono luoghi, eccetto i teatri, dove realizzare concerti e musica, le location sono sostanzialmente inadeguate, così come i tempi di preparazione sono quasi sempre molto stretti – spiega Assomusica – si firmano talvolta contratti 24/36 ore prima dello spettacolo. Queste sono le criticità maggiori che dobbiamo affrontare nella preparazione dei concerti insieme alla disomogeneità delle normative tra le diverse aree del Paese. Anche se poi grazie alla professionalità dei nostri addetti alle tecnologie utilizzate alla fine è possibile portare a casa risultati importanti”.

Ora, Assomusica sta concludendo, grazie anche alla collaborazione dell'Anci, il censimento di tutti i luoghi abitualmente utilizzati per i concerti mentre appare distante la soluzione sulle tempistiche che caratterizzano sia la realizzazione che gli incarichi. Tempi talmente stretti - si legge in una nota dell'associazione - che spesso gli organizzatori hanno difficoltà persino a presentare gli adempimenti burocratici. Il tutto spesso ripetuto su tutto il territorio nazionale durante le tournée che, quando l'artista è straniero, impegna anche lavoratori non italiani e, quindi, abituati a lavorare con normative diverse. Insomma, un meccanismo complesso, una macchina che pretende precisione, competenza e serietà e sembra che ora tutti gli ingranaggi camminino verso la direzione della sicurezza e della legalità.

 

Agis: audizione in Commissione cultura delle regioni sui decreti ministeriali

19 APRILE 2013 - Lorenzo Scarpellini - Positivo l’esito dell’audizione de 16 aprile della delegazione Agis, da parte della Commissione cultura delle regioni, sulle prospettive dei decreti ministeriali per i settori dello spettacolo dal vivo. L’impegno conclusivo è di avviare un confronto tecnico interregionale, con la partecipazione dell’Agis, non appena si avranno ulteriori dettagli sui decreti, dei quali per ora si conoscono le anticipazioni rese dal MiBAC nel corso di pubblici confronti con l’Agis.

Con riferimento ai principi generali da queste emerse, fermo restando che la triennalità della spesa è principio da legge quadro - di cui viene ribadita l’esigenza - le regioni hanno comunque convenuto sul suo inserimento nei decreti per consentire la programmazione della attività; egualmente condivisa è l’esigenza di ampliare il riconoscimento di nuovi soggetti con minori vincoli di accesso e, più in generale, di conferire maggior peso alla valutazione del progetto di spettacolo in relazione alle funzioni assolte dal soggetto che lo promuove. Le regioni concordano altresì sulla concessione delle anticipazioni nella misura più alta possibile per sostenere l’avvio dell’attività delle imprese.

In particolare per le residenze, la Commissione ha ribadito i contenuti del documento che ha approvato a gennaio e che riconosce loro nuova e valida possibilità di sviluppo per lo spettacolo dal vivo, da articolarsi differentemente in base alle peculiarità dei singoli territori.

In relazione alla programmazione comunitaria 2014/2020, importante l’impegno espresso dalle regioni per garantire al settore della cultura una dotazione adeguata, così come quello di ribadire al nuovo governo la necessità di un approccio di sistema per lo spettacolo, già sostenuto dall’Agis nel documento presentato alle forze politiche prima delle elezioni.

Fonte: www.giornaledellospettacolo.it

Musica: operatori dei concerti live a confronto a Bologna sulla sicurezza

BOLOGNA - 18 APRILE 2013 - Passare da risposte scomposte a soluzioni possibili. Questa la sfida che Assomusica si è trovata a dover affrontare nell'ultimo anno e mezzo dopo i tristi eventi che hanno caratterizzato i concerti dal vivo. Un anno e mezzo che è servito ad arrivare all'appuntamento che si sta svolgendo a Bologna, “Sicuramente Live” – Spettacoli dal Vivo: Cultura e Lavoro in Sicurezza, dove organizzatori e produttori di spettacoli hanno deciso di confrontarsi con i tanti attori in campo per arrivare ad una reale sicurezza del pubblico e, ora in particolare, del personale tecnico e artistico.

Si parla di 15.000 addetti soltanto se si considerano le cooperative ai quali vanno aggiunti almeno altre 10.000 persone che operano in regimi diversi. Assomusica, che riunisce tutti gli operatori del settore musica dal vivo, con i suoi 110 associati, garantisce l'80% della copertura di tutti i live italiani. Ogni organizzatore deve saper gestire il lavoro da un minimo di 20 a oltre 100 persone che, in spazi ridotti e con tempi brevissimi, sa dare vita alle creazioni progettuali che vengono fornite dal team dell'artista. E la sicurezza è fondamentale.

Le esperienze a confronto in questa giornata, organizzata insieme al Comune di Bologna (con il patrocinio di Agis, Anci Nazionale, Associazione Nazionale Service e della Federazione degli Ordini Provinciali degli Ingegneri dell’ Emilia Romagna, con la partecipazione del Ministero del Lavoro, dell’Asl di Milano, dell’Inail, di LegaCoop Cultura, del Tavolo legalità e Sicurezza), sono stata l'occasione per verificare che l'attività di confronto abbia preso la giusta direzione.

"Fino a poco tempo fa - ha spiegato Paolo De Biasi, del comitato esecutivo di Assomusica con delega alla sicurezza - abbiamo dovuto lottare per far riconoscere la serietà del settore e la professionalità degli addetti. Poi vivevamo con le diverse interpretazioni a livello locale con indirizzi spesso discordanti. Il tutto con i tempi assolutamente strettissimi. Ora finalmente è più chiaro il livello di responsabilità e di funzioni nel momento in cui si va ad organizzare un concerto, grazie al lavoro svolto dal nostro gruppo di lavoro iniziato ormai da un anno e mezzo".

 

Presidenza SIAE, avviata la procedura per la nomina di Gino Paoli

- Il Consiglio dei Ministri, su proposta del presidente Mario Monti, ha avviato la procedura per la nomina di Gino Paoli alla presidenza della SIAE. Il provvedimento ratifica la decisione presa dal Consiglio di Sorveglianza dell'ente, composto da 34 membri (17 autori e altrettanti editori), che il 18 marzo scorso aveva espresso per voto la volontà di affidare al cantautore di Monfalcone (ma genovese di adozione) l'incarico di presidente del Consiglio di Gestione, il nuovo cda della società degli autori. La nomina di Paoli e dei nuovi organi direttivi pone fine al commissariamento straordinario della SIAE iniziato nel marzo del 2011.

Del nuovo Consiglio di Gestione fa parte anche l'ex subcommissario avv. Domenico Luca Scordino: contro la sua nomina pende tuttavia un ricorso all'Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato presentato da 100 autori, dalla Sezione Produttori Anica (cinema) e dalle associazioni dell'audiovisivo Aidac, Art, Asifa, Doc.it e S.A.C.T., che contestano a Scordino l'ineleggibilità per conflitto di interessi. Altre associazioni di categoria (Arci, Acep e Audiocoop) avevano invocato l'annullamento del nuovo statuto SIAE e delle conseguenti elezioni per una presunta disparità di trattamento tra gli iscritti, ma la loro domanda è stata respinta dal TAR del Lazio.

Fonte: www.rockol.it

Londra, il concerto di Bruce Springsteen terminerà alle 22.30

Bruce Springsteen, già colpito altre volte da "sforamenti", e non possono non tornare in mente l'esibizione con Paul McCartney nello scorso luglio all'Hard Rock Calling nonché - specialmente - i 22 minuti di concerto oltre il limite orario che aveva tenuto il 25 giugno
2008 a San Siro, probabilmente sarà obbligato a chiudere alle 22.30 lo show che terrà il prossimo 30 giugno a Londra. L'artista fa parte del cartellone assemblato per il nuovo Hard Rock Calling, che lascia il centro città per traslocare al nuovo Olympic Park che finora è stato essenzialmente utilizzato solo per le Olimpiadi dello scorso anno. Ma, sebbene i concerti potranno essere effettuati a volume più elevato in quanto a differenza di Hyde Park non vi sono caseggiati nelle immediate vicinanze, la "maledizione" dell'ansia da orologio continua. Stavolta non sono i vicini a protestare perché non riescono a dormire, ma la preccupazione delle autorità cittadine per il buon deflusso del pubblico. Dennis Hone, dirigente del London Legacy Development Corporation, ha riferito che sta lavorando di (è il caso di dirlo) concerto con altri enti affinché venga trovato un "accordo ragionevole". "Puntiamo a chiudere tutto alle 22.30", ha detto Hone. "Miriamo ad avere un termine razionale affinché la gente riesca a raggiungere le proprie case". Vorrà dire che, se Springsteen vorrà tenere uno dei suoi "tradizionali" lunghi concerti, dovrà iniziare al massimo verso le 19.
Per lo stesso festival sono in cartellone anche i Kasabian, che con il Boss sono l'altro headliner e suoneranno il 29 giugno, più
Paul Weller, Miles Kane, Black Crowes, Alabama Shakes, Cribs, Klaxons ed altri ancora. Il Queen Elizabeth Olympic Park ospiterà anche altri show, tra i quali il Summer Stampede dei Mumford & Sons il 6 luglio e il Wireless Festival con Jay-Z e Justin Timberlake dal 12 al 14 luglio.

Fonte: www.rockol.it

Musica: a Bologna convegno Assomusica su sicurezza e concerti

11 Aprile - 'Sicuramente Live - Spettacoli dal Vivo: Cultura e Lavoro in Sicurezza' e' il titolo della due giorni in programma il 18 e 19 aprile a Bologna, nella Sala Borsa, promossa e organizzata da Assomusica, l'associazione che riunisce gli organizzatori e i produttori di spettacoli di musica dal vivo, e dal Comune di Bologna, per illustrare la realta' imprenditoriale e lavorativa del settore della musica dal vivo, con una particolare attenzione al tema della sicurezza dei lavoratori e della collettivita'.
Obiettivo principale e' far conoscere le specificita' del settore agli Enti di Prevenzione e Controllo e a tutte le istituzioni che si confrontano con esso. L'appuntamento ha il patrocinio di Agis, Anci Nazionale, Associazione Nazionale Service e della Federazione degli Ordini Provinciali degli Ingegneri dell'Emilia Romagna, con la partecipazione del Ministero del Lavoro, dell'Asl Milano, dell'Inail, di LegaCoop Cultura, del Tavolo legalita' e Sicurezza nello Spettacolo. La due giorni e' divisa in tre parti: la mattina di giovedi' 18 aprile si terra' un convegno in cui sara' presentato il 'Progetto Sicuramente Live' e verranno affrontati i temi legati alla sicurezza sul lavoro nelle manifestazioni di pubblico spettacolo e agli indirizzi operativi tecnico-organizzativi per la sicurezza nel montaggio e smontaggio dei palchi; giovedi' pomeriggio si svolgera' una tavola rotonda che vedra' il confronto tra i rappresentanti di tutte le realta' che hanno partecipato alla realizzazione dell'appuntamento; la mattina di venerdi' 19 aprile e' in programma un workshop sulla sicurezza e sulla prevenzione negli spettacoli dal vivo in Italia.

Fonte: Adnkronos

Spera: Una normativa specifica per la sicurezza nella musica dal vivo

16 aprile 2013 Roma - Il 18 e 19 aprile a Bologna “Sicuramente Live”, due giorni dedicati al tema

“Dopo i tragici eventi dell’anno scorso, sembra stia maturando una maggior consapevolezza che il lavoro degli operatori della musica live non possa essere equiparato tout court a quello dei cantieri edili e che occorra iniziare a parlare di una normativa specifica sulla sicurezza che tenga conto delle peculiarità del settore”. Così dichiara Vincenzo Spera, presidente di Assomusica, l’associazione che riunisce gli organizzatori e i produttori di spettacoli di musica dal vivo, in vista di “Sicuramente Live” - Spettacoli dal Vivo: Cultura e Lavoro in Sicurezza, la due giorni in programma il 18 e 19 aprile a Bologna, presso la Sala Borsa, promossa e organizzata da Assomusica insieme al Comune di Bologna. “Questo appuntamento – spiega Spera - è l’occasione per approfondire il tema della sicurezza nella musica dal vivo, trovando soluzioni condivise con tutta la filiera, in una visione a 360 gradi delle criticità e delle relative soluzioni”.
Ad aprire i lavori giovedì mattina saranno Alberto Ronchi, assessore alla Cultura del Comune di Bologna, Antonio Ragonesi, responsabile ANCI Infrastrutture, Sicurezza e Protezione Civile, Maurizio Roi, comitato di reggenza Agis, Vincenzo Spera, presidente Assomusica, e Felice Monaco, presidente Commissione Comunale di Vigilanza sui Locali di Pubblico Spettacolo di Bologna.
L’appuntamento ha il patrocinio di Agis, Anci Nazionale, Associazione Nazionale Service e della Federazione degli Ordini Provinciali degli Ingegneri dell’Emilia Romagna, con la partecipazione del Ministero del Lavoro, dell’Asl Milano, dell’Inail, di LegaCoop Cultura, del Tavolo legalità e Sicurezza nello Spettacolo.
La due giorni è divisa in tre parti. La mattina di giovedì 18 aprile si terrà un convegno in cui sarà presentato il “Progetto Sicuramente Live” e verranno affrontati i temi legati alla sicurezza sul lavoro nelle manifestazioni di pubblico spettacolo e agli indirizzi operativi tecnico-organizzativi per la sicurezza nel montaggio e smontaggio dei palchi. Tra gli interventi previsti giovedì pomeriggio si svolgerà una tavola rotonda che vedrà il confronto tra i rappresentanti di tutte le realtà che hanno partecipato alla realizzazione della due giorni; venerdì 19 aprile è in programma un workshop sulla sicurezza e sulla prevenzione negli spettacoli dal vivo in Italia.

Fonte: Notizie di Spettacolo, Supplemento 3 al N.977

Audizione in Commissione Cultura delle Regioni sulla normativa ministeriale 2014 per i settori dello spettacolo dal vivo

Il prossimo 16 aprile si svolgerà un’audizione in Commissione Cultura delle Regioni sulla normativa ministeriale 2014 per i settori dello spettacolo dal vivo. A partecipare all’audizione, in rappresentanza e su designazione delle componenti categoriali dell’Agis, gli esperti già indicati nell’ultima fase di confronto con il Mibac sul tema: Angela Cauzzi, presidente Atit per le attività musicali del Titolo III, Francesca Bernabini, presidente Federdanza per le attività di danza, Marco Bernardi, vicepresidente Fondazione per l’Arte Teatrale Platea per i teatri stabili pubblici, Antonio Massena, presidente Antac per le attività teatrali. Per il comitato di reggenza Agis parteciperanno Alberto Francesconi, Maurizio Roi, Vincenzo Spera e Carmelo Grassi.

Proposte di legge per lo spettacolo in attesa delle commissioni parlamentari

5 aprile 2013 Roma - di Lorenzo Scarpellini - Consulente Rapporti Istituzionali dell'Agis

In attesa della composizione delle Commissioni permanenti, che avverrà quando in Parlamento si sarà delineata una maggioranza ed un’opposizione, è iniziata la presentazione alle presidenze di Camera e Senato – e ne è stata data comunicazione nelle rispettive assemblee - di proposte di legge d’iniziativa parlamentare, di cui si riportano quelle di più immediato interesse per le attività di spettacolo. Camera dei Deputati

n. 218 Bragantini ( Lega Nord-Autonomie ) : Disposizioni per la celebrazione del centenario del festival lirico dell’Arena di Verona

n.344 Iannuzzi ( PD ) : Disposizioni per il recupero e la valorizzazione dei centri storici

n.345 Iannuzzi ( PD ) : Disposizioni per il recupero e la valorizzazione dei centri storici e dei borghi antichi d’Italia

n.417 Caparini ( Lega Nord-Autonomie ) : Legge quadro per lo spettacolo dal vivo

n.453 Brambilla ( PDL) : Divieto dell’utilizzazione di animali in feste, spettacoli e manifestazioni, anche legate alla tradizione, che comportino il loro sfruttamento e il rischio di lesione della loro integrità fisica e psichica

n.454 Brambilla ( PDL) : Divieto dell’utilizzazione di animali in circhi, spettacoli e mostre viaggianti

n. 522 Antezza ( PD ) : Disposizioni per la musica giovanile

n. 602 Bocci ( PD ) : Disposizioni per la riqualificazione e la rivitalizzazione dei centri storici e dei borghi antichi d’Italia

n. 585 Sbrollini ( PD ) : Disciplina dell’esercizio della musicoterapia

Senato della Repubblica

n. 249 Ghedini Rita ( PD ): Disposizioni per il 250° anniversario del Teatro Comunale di Bologna

n. 318 De Petris ( SEL ) : Modifiche al Codice civile per la tutela degli animali

Fonte: www.giornaledellospettacolo.it

L'Italia all'ultimo posto nella Ue per la spesa in cultura e scuola

6 aprile 2013 Milano - E' quanto emerge da uno studio pubblicato da Eurostat che compara la spesa pubblica nel 2011: abbiamo speso l'1,1% del Pil contro una media del 2,2%, peggio anche della Grecia che investe l'1,2% della propria economia.

Per l'Unesco l'Italia detiene il più alto numero al mondo di beni patrimonio dell'umanità. Un dato in controtendenza alla spesa pubblica destinata dal Paese alla cultura: appena l'1,1% del Pil contro il 2,2% medio dell'Ue e all'ultimo posto in Europa dietro anche alla disastrata Grecia che spende l'1,2% del Pil. Peggio. Siamo al penultimo posto (questa volta davanti alla Grecia) nella spesa per l'istruzione: l'8,5% Pil con il 10,9% dell'Unione europea. E' quanto emerge da uno studio pubblicato da Eurostat che compara la spesa pubblica nel 2011: in cultura spendono tutti più di noi dalla Germania (1,8% del Pil) alla Francia (2,5%) fino al Regno Unito al 2,1%.

Secondo l'Istituto di statistica europeo, però in Italia è più alta la percentuale di spesa per i servizi pubblici generali (che comprendono gli interessi sul debito pubblico) con il 17,3% a fronte del 13,5% medio dell'Ue a 27 (in Grecia questa voce pesa per il 24,6% su tutta la spesa pubblica). La spesa per protezione sociale in Italia è invece ancora superiore a quella Ue a 27 con il 41% della spesa pubblica complessiva a fronte del 39,9%. La protezione sociale nel nostro Paese resta però sbilanciata su quella per le pensioni mentre arranca la spesa per coloro che perdono il lavoro, per la casa e l'esclusione sociale.

E ancora, l'Italia destina il 3% della spesa pubblica per la difesa (in linea con l'Ue a 27) e il 4% per l'ordine pubblico (3,9% la media europea). Per la sanità pubblica il nostro Paese spende leggermente meno della media Ue a 27 (il 14,7% contro il 14,9%). Nel complesso - scrive Eurostat - nel 2011 abbiamo speso il 49,1% del Pil con un calo rispetto all'anno precedente per tutte le voci ad eccezione dei servizi pubblici generali cresciuti a causa del peso degli interessi sul debito.

Il capitolo di spesa più pesante è quello di protezione sociale e sanità (il 55% del totale) cresciuto in particolare dal 2008 con lo scoppio della crisi, l'arrivo della recessione è il conseguente calo del reddito. Per la sola protezione sociale l'Italia ha speso nel 2011 il 20,5% del Pil (19,6% la media Ue a 27, il 20,2% l'Ue a 17): 5.322 euro per abitante. Meno comunque della Danimarca che destina alla protezione sociale il 25,2% del Pil (10.892 euro per abitante) e più della Germania che spende il 19,6% del Pil (6.215 euro per abitante). In Francia si spende il 23,9% del Pil con 7.306 euro per abitante.

Fonte: www.repubblica.it (edizione di Milano)

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