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Bilanci societari: semplificati e razionalizzati. In particolare per le PMI

19 giugno 2013 - Le direttive contabili che regolano i bilanci annuali e i bilanci consolidati delle società di capitali in Europa sono, nel complesso, valutate positivamente dalle parti interessate (redattori, utilizzatori dei bilanci, autorità pubbliche).

Tuttavia, la redazione del bilancio rimane per le imprese europee uno degli obblighi di regolamentazione più impegnativi. Le piccole imprese, in aggiunta, sono soggette ad oneri amministrativi proporzionalmente maggiori di quelli che gravano sulle imprese medie e grandi.

Gli eurodeputati hanno quindi valutato positivamente la proposta legislativa della Commissione Europea diretta a rendere più agevole la redazione di tale strumento. Una razionale semplificazione degli obblighi esistenti, infatti, può ottimizzare il funzionamento del mercato unico, migliorare l'accesso alla finanza, ridurre il costo del capitale e aumentare i livelli degli scambi transfrontalieri e le attività transfrontaliere di fusione e acquisizione.

In termini più generali, il fine della proposta sostenuta dal Parlamento europeo è quello di rafforzare la competitività dell'Europa, creando un ambiente normativo favorevole alla crescita, all'occupazione e allo sviluppo dell'imprenditorialità.

In tale ottica, gli eurodeputati hanno ritenuto valida la proposta di introdurre un regime specifico per le piccole imprese, che ridurrà notevolmente gli oneri amministrativi gravanti sulle stesse al momento della redazione dei bilanci.  Al contempo, la standardizzazione a livello europeo delle "soglie" per la definizione di piccola impresa faciliterà l'armonizzazione in tutto il territorio europeo dei benefici del contenimento degli oneri amministrativi.

Il Parlamento europeo non ha comunque trascurato le imprese medio-grandi, per le quali ha chiesto un ampliamento dei criteri di comparabilità e chiarezza. 

di Francesca Balzani

Fonte: www.francescabalzani.it