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Segreteria Assomusica

Bray, agevolare piccoli concerti attraverso una tassa unica

23 agosto 2013 - ''E' impensabile che chi organizza un piccolo concerto o una serata di buona musica debba ottemperare ad obblighi fiscali, previdenziali, di Siae e di pubblica sicurezza, quasi del tutto simili a quelli necessari all'organizzazione di un grande concerto''. Lo sottolinea il ministro della Cultura, Massimo Bray (foto), secondo il quale ''si potrebbe ipotizzare che, fino ad un certo limite retributivo, ad esempio per le prestazioni occasionali, l'imposizione tributaria e previdenziale ed i diritti Siae potrebbero essere raccolti in una 'tassa fissa' da pagarsi attraverso un voucher o una marca acquistabile presso le PT o i Tabaccai. Sarebbe auspicabile inoltre un'eventuale defiscalizzazione totale dei contributi che privati o aziende conferiscono per l'organizzazione di eventi artistici''.

Le proposte del ministro arrivano in risposta a una lettera aperta a Bray, che una musicista ha scritto sul proprio blog, ricevendo, tra il suo stupore e quello degli internauti, la risposta del ministro tra i commenti. E' stato lo stesso Bray, poco fa, ad annunciare in un tweet di aver risposto alla musicista che gli aveva sottoposto alcune problematiche che quotidianamente vive chi fa musica.

''Gentile Anna - scrive tra l'altro Bray - l'istruzione musicale come accade a livello Europeo e delle Nazioni maggiormente sviluppate, dovrebbe essere obbligatoria fino al compimento delle Scuole Medie inferiori per poi sfociare nei Licei musicali e nell'Alta Formazione per coloro che dimostrano attitudini professionistiche''. E ''parallelamente ad una Riforma in senso formativo, bisognerebbe intervenire con misure che favoriscano il fiorire delle Attività Musicali anche presso realtà non istituzionali, semplificando maggiormente sia gli aspetti burocratici e organizzativi che quelli fiscali e previdenziali''. ''Ma la risposta migliore alla sue riflessioni - conclude il ministro - dovrà venire dalle iniziative che prenderemo a livello governativo in favore della formazione, della semplificazione burocratica e della defiscalizzazione dei contributi''.

Fonte: www.giornaledellospettacolo.it

Addio a Giancarlo Bornigia. Fondò il Piper e il Gilda

22 agosto 2013 - Roma. Appassionato di musica diede vita al locale culto degli anni Sessanta e Settanta. Da lui cominciarono a farsi conoscere Patty Pravo, Renato Zero e Mia Martini. Portò a Roma per la prima volta i Pink Floyd, i Genesis e Jimi Hendrix. E ha cresciuto generazioni di romani.

E' scomparso nella notte del 21 agosto Giancarlo Bornigia, fondatore del Piper di Roma, lo storico e più antico club musicale d'Italia, che fondò nel 1965.

A settembre Bornigia avrebbe compiuto 83 anni, ma l'era dell'oro fu quella tra gli anni Sessanta e Settanta quando contribuì a quel fermento artistico e mondano italiano che trovò nel locale nel quartiere bene dei Parioli uno dei suoi punti di riferimento. Quel Piper che tenne a battesimo, tra gli altri, Patty Pravo e Renato Zero, lanciandoli nel mondo della musica e della popolarità.

All'esordio suonarono nel locale anche i migliori artisti della beat generation italiana tra i quali i The Rokes, l'Equipe 84 e Le Pecore Nere presto affiancati da Fred Bongusto, Dik Dik, Romina Power, Gabriella Ferri e Rita Pavone.  E poi ancora Mal, Mimi Bertè (successivamente Mia Martini), Loredana Bertè, e Mita Medici.

Fu sempre Bornigia, attento al contesto internazionale, a portare per la prima volta in Italia e a Roma grandi artisti come i Rolling Stones, i Genesis, gli Who, i Pink Floyd (il 18 e il 19 aprile 1968) e un giovanissimo Jimi Hendrix.

In una delle sue ultime interviste, ricordando proprio il concerto dei Genesis al Piper, Giancarlo Bornigia raccontava: "Tutti i concerti di allora al Piper erano degli eventi, per tanti i Genesis erano un gruppo come un altro, ma comunque il pubblico affollava i locali per ascoltare musica, per conoscerne di nuova e farlo condividendo l'esperienza. Allora tanti gruppi stranieri non erano conosciuti a tutti in Italia, come oggi, e ci è anche capitato che gli Who, dopo il concerto al palazzetto, passassero al Piper e improvissassero un concerto anche qui... con gli spettatori che osservavano pronti a recepire le nuove esperienze".

Amante dell'arte, Bornigia volle portare al Piper Club anche opere contemporanee tra cui dipinti di Andy Warhol, alcuni di Schifano e opere di Piero Manzoni e di Mario Cintoli.

Non solo. Dalla sua capacità di essere e anticipare mode e tendenze sono nati anche altri locali frequentati dai giovani come il Gilda e l'Alien.

Il funerale di Bornigia si svolgerà lunedì 26 agosto 2013, alle 11 presso la Chiesa di Santa Chiara in Piazza dei Giochi Delfici.

Fonte: www.larepubblica.it

Premio Cultura di Gestione 2013

Al via il bando della VII edizione del concorso per i migliori progetti culturali

Aperta la raccolta delle candidature - scadenza l'11 ottobre 2013

Al via la VII edizione del PREMIO CULTURA DI GESTIONE il concorso, promosso da Federculture, diretto alle amministrazioni pubbliche centrali e periferiche, a regioni, provincie e comuni, associazioni, fondazioni e organizzazioni non profit, aziende e imprese private che abbiano realizzato progetti innovativi nell'ambito della valorizzazione e della gestione dei beni e delle attività culturali.

Obiettivo del bando è far emergere e dare visibilità alle tante iniziative di valore presenti nel Paese che testimoniano l'efficienza e la qualità dell'operato di realtà grandi e piccole per promuovere lo sviluppo locale attraverso la cultura e nel segno dell'innovazione. Negli oltre dieci anni di attività il Premio ha valutato centinaia di candidature e segnalato decine di progetti, disegnando una vera e propria mappa dell'eccellenza culturale diffusa nei nostri territori.

Gli enti promotori, oltre a Federculture, il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, la Conferenza delle Regioni, l'ANCI – Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, l'UPI – Unione delle Province Italiane, Legautonomie, Legambiente, CTS – Centro Turistico Studentesco e giovanile conferiranno il Premio Cultura di Gestione ai tre progetti ritenuti più significativi nell'ambito delle politiche di gestione, valorizzazione e promozione dei beni e delle attività culturali.

Saranno, inoltre, assegnati i seguenti premi speciali: Premio Legambiente "PiccolaGrandeItalia"; Premio CTS per le politiche culturali giovanili, Premio "Cultura+Impresa". Quest'ultimo è una novità introdotta quest'anno con l'obiettivo di premiare i migliori progetti di partnership e sponsorizzazione culturale, valorizzando presenza e ruolo sia degli operatori culturali che delle imprese private.

La presentazione delle candidature avverrà attraverso la compilazione di una scheda sintetica di presentazione dei progetti – il Concept Note – e di un questionario di approfondimento su alcuni aspetti specifici dei progetti presentati – il Full Application Form.

Le candidature dovranno pervenire entro l'11 ottobre 2013.

I progetti vincitori saranno premiati a Roma nel mese di novembre 2013 e beneficeranno di una campagna di comunicazione sui media nazionali e locali e su social network e siti internet.

La crisi non ferma il rock

1 agosto 2013 - Il successo dei grandi tour supera ogni ottimistica previsione. Stadi e festival tutti esauriti, soprattutto a Roma. Il rock allontana la crisi economica dall'estate musicale.

In allegato, l'articolo completo.

Fonte: Il Messaggero (estratto da Rassegna Stampa Agis)

Dopo Siani, Bolton: troppi omaggi ai concerti

31 luglio 2013 - Parla il promoter Del Giudice: «La legge dice che bisogna dare 4 posti al prefetto e 4 al questore, poi basta. e invece...»

 

NAPOLI - "Organizzare spettacoli a Napoli è difficile. Richieste di biglietti omaggio; location che ti vengono date e che poi, a poche ore dall’evento, scopri che non sono adeguate; fantomatici personaggi che si presentano con auto blu e scroccano il concerto". Queste le parole di Marco Del Giudice dell’associazione non lucrativa "Live World" che l’altra sera ha organizzato il live di Michael Bolton nel piazzale d’armi di Castel Sant’Elmo. A pochi giorni dal caso Alessandro Siani e gli "imbucati" di Pompei che hanno impedito il normale svolgimento dello show negli Scavi, Del Giudice solleva l’antico problema degli ‘omaggi’, ma non solo: "Su una capienza di circa 750 persone, abbiamo dato un’ottantina di omaggi, più del 10%, come se a un concerto di 30mila persone si dessero 3000 omaggi, cosa che può anche accadere, ma io non ci sto".

Entrando nello specifico? "Abbiamo venduto 550 biglietti, il totale ingressi è stato di 640, quindi se la matematica non è un’opinione - togliendo una decina di accrediti stampa e foto - sono circa 80 omaggi. La cosa che mi intristisce è il malcostume di chiedere e pretendere. Personalmente ho portato quattro biglietti alla Municipalità Vomero e fatto avere 30 ingressi alla Soprintendenza che ogni tanto mi chiamava dicendo che era tartassata da telefonate provenienti dal Comune, dalla Regione, dai Ministeri che chiedevano omaggi. Io non so se questo è vero, ma una cosa è certa: hanno avuto 30 biglietti. La Legge dice che bisogna dare 4 posti al Prefetto e 4 al Questore, poi basta".

Del Giudice continua nel suo sfogo: "Non chiedo contributi politici per fare eventi, credo che i soldi in questo momento di crisi servano di più alle scuole, ospedali, agli asili, ma almeno metteteci in condizione di fare gli imprenditori". Lei parlava anche di un auto blu: "sì, l’altra sera a un certo punto entra un auto con il lampeggiante blu con tanto di autista. La polizia pensava fosse quella del Sindaco di Napoli che avevo invitato, ma così non era. Dalla macchina sono scese tre signore distinte, eleganti, sulla cinquantina che - sotto lo sguardo sbigottito degli stessi poliziotti e della security- si sono dirette verso l’ascensore e hanno assistito al concerto. Io per non creare altri problemi a mezz’ora dallo spettacolo ho preferito lasciar stare, ma ho fatto una foto all’auto". Diceva anche che la location non era adeguata? Eppure il piazzale d’armi del Maniero Vomerese è uno dei posti più belli e suggestivi in città. "Concordo, la questione è un’altra: abbiamo dovuto noi adeguare l’intero Castello per avere l’agibilità. Sant’Elmo per me non è a norma, non ha vie di fuga, non ha una cartellonistica interna adeguata che abbiamo dovuto comprare noi, mancano alcune luci, i bagni erano quasi tutti otturati, la mappa degli estintori che c’era stata consegnata non era esatta, l’abbiamo rifatta noi, non corrispondeva alla reale ubicazione degli stessi, questo vuol dire che se fosse accaduto qualcosa i vigili del fuoco non avrebbero trovato gli estintori al posto riportato. Sant’Elmo è una meraviglia architettonica ma è in uno stato che non si può fittare per gli eventi eppure vi si organizzano aperitivi che attirano migliaia di ragazzi, basta vedere i video su youtube. Mah.. misteri!".

Polemiche a parte, quello dell’altra sera è stato uno spettacolo di intense suggestioni che ha visto uno dei più grandi vocalist del mondo cimentarsi in maniera impeccabile con classici del soul come "(Sittin’ On) The Dock Of The Bay" di Otis Redding, "To love somebody" dei Bee Gees, "When I man loves a woman" di Percy Sledge… Un concerto - come ci ha detto lo stesso Bolton - dedicato a Luciano Pavarotti "il più grande tenore di tutti i tempi" e che lo ha visto eseguire anche la celebre romanza "Nessun Dorma" tratta da La Turandot di Puccini. Sul palco oltre a una band di ottimi musicisti anche la cantante Kelly Levesque. Bolton a un certo punto è sceso tra il pubblico proseguendo la sua performance in piedi su una sedia circondato dai fan e dai loro telefonini, pronti a immortalare in uno scatto le sensazioni di una serata - comunque - di grande musica.

Nuova liquidità alle imprese lombarde

29 luglio 2013 - CreditoInCassa, un provvedimento con cui la Regione ha stanziato un miliardo di euro.
Con il provvedimento "CreditoInCassa" Regione Lombardia ha sbloccato un miliardo di euro per dare liquidità alle imprese lombarde e sbloccare la possibilità di interventi dei Comuni lombardi. «Un'operazione che ha portato benefici non solo per le imprese, ma anche per i bilanci degli Enti locali» ha detto il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni. «E con l'accordo odierno mettiamo altri 212 milioni a disposizione dei nostri Enti locali». Maroni ha sottoscritto nei giorni scorsi un accordo con Anci Lombardia e Unione Province Lombarde per la realizzazione del Patto di stabilità territoriale: un'operazione che permette alla Regione Lombardia di mettere un plafond di 212 milioni di euro. Un intervento concreto e immediato, che permette di garantire una fondamentale boccata d'ossigeno ai Comuni e alle Province.Il differimento dei pagamenti da parte degli Enti locali verso le imprese è un fenomeno che desta preoccupazione nel governo regionale per gli effetti che la mancata liquidità genera sul sistema produttivo lombardo. Il fenomeno coinvolge tanto le micro, piccole e medie imprese, quanto le grandi imprese ed i loro subfornitori (i debiti commerciali della pubbliche amministrazioni riguardano al 51% grandi imprese, al 49% PMI).

La stima complessiva dei debiti vantati delle PA lombarde (Comuni e Province) nei confronti di imprese del territorio lombardo ammonta a circa 4,4 miliardi di euro. Il decreto legge nazionale sul pagamento dei debiti della PA ha reso più cogenti gli obblighi di certificazione dei debiti scaduti al 31/12/2012 da parte degli Enti locali e previsto un allentamento dei vincoli di patto di stabilità, ponendo basi favorevoli per uno smobilizzo massivo dei crediti che non rientreranno nelle coperture del decreto stesso. Si stima che il decreto nazionale possa coprire circa il 40% del fabbisogno lombardo. Il provvedimento regionale, a differenza di quello nazionale, coinvolge anche i crediti scaduti dopo il 31/12/2012 e interviene direttamente sulle imprese (il nazionale prevede un’anticipazione di cassa agli Enti locali) attraverso il factoring. Tra le finalità del provvedimento c'è quindi lo smobilizzo crediti imprese lombarde. La linea di intervento è finalizzata a smobilizzare i crediti scaduti, anche oltre il 31/12/2012, delle imprese lombarde per prestazioni di forniture, servizi e lavori, agevolandone il pagamento da parte degli Enti locali (Comuni, Unioni di Comuni e Province), il tutto con ricadute positive sull’intera filiera dei fornitori e sul sistema produttivo lombardo.

LE RISORSE FINANZIARIE • Un miliardo di euro resi disponibili dai Factor per acquistare i crediti delle imprese (70% a sostegno delle imprese che vantano crediti nei confronti di Comuni e Unioni di Comuni lombardi, 30% a sostegno delle imprese che vantano crediti nei confronti delle Province lombarde); • 50 milioni di euro (fondo di garanzia) resi disponibili da Finlombarda per garantire il pagamento da parte dell’Ente locale (garanzia dell’80% sul singolo credito); • 19 milioni di euro resi disponibili dalla Regione per: ridurre gli oneri finanziari delle imprese connessi alla cessione del credito (contributo abbattimento oneri); controgarantire il pagamento da parte degli enti locali.

 

Fonte: www.e-cremonaweb.it

Durt: pagamenti alle imprese? Ecco i nuovi obblighi

29 luglio 2013 - Il Durt (Documento di regolarità tributaria), partorito dal decreto del Fare, annuncia complessi oneri per le imprese appartenenti alla filiera dell’appalto, tra cui maggiore burocrazia e maggiore difficoltà a incassare i crediti. Nonostante il Durt sia rubricato nel capo II del decreto del Fare ribattezzato “semplificazioni in materia fiscale”, qualora il testo approvato dalla Camera non venisse corretto durante l’esame al Senato (seppur il governo abbia già preannunciato pesanti revisioni al riguardo, se non addirittura la cancellazione della norma), non apporterebbe affatto un alleggerimento alla pesantezza che attualmente grava, a livello di obblighi, sulle teste delle imprese già peraltro toccate dalle problematiche sulla responsabilità solidale negli appalti. Imitando l’impostazione del vecchio Durc (Documento di regolarità contributiva), in sostanza, il Durt arriva ad impedire al committente di versare i pagamenti all’appaltatore se quest’ultimo non si trova in regola con specifici adempimenti fiscali per i quali l’impresa è tenuta a sobbarcarsi un ulteriore carico organizzativo e così supportare aggiuntivi costi, non soltanto di tipo amministrativo.

Le imprese, per poter ottenere il Durt in tempo reale, ad esempio, dovranno impegnarsi a liquidare l’Iva mediante una periodicità mensile, senza considerare il volume d’affari realizzato, con una dura penalizzazione per le piccole imprese che saranno tenute a supportare costi maggiori per l’assistenza fiscale. La posizione del soggetto in regime dei minimi, in tal caso, sarebbe poi particolarmente faticosa in quanto, anziché adempiere alle formalità una volta all’anno, lo stesso sarebbe chiamato a farlo con una cadenza mensile, dietro un ingente aggravio di obblighi. Nonostante non metta mano alla generale impalcatura delle differenti responsabilità tra i soggetti partecipanti all’appalto o al sub-appalto, il Durt sostituirà l’attestazione precedentemente rilasciata da ogni impresa per ottenere il pagamento dal rispettivo cliente. A seguito della votazione alla Camera, l’Iva è stata esclusa dal decreto del Fare dal meccanismo della responsabilità solidale, anche se tuttavia in maniera solo apparente.

Da un esame del testo espulso con il voto di fiducia, si nota infatti che le trasmissioni telematiche da effettuare con periodicità mensile non solo riguardano le ritenute dei dipendenti utilizzati per la realizzazione del subappalto, ma hanno anche a che fare con la liquidazione dell’Iva. Si conferma che il committente principale detiene una responsabilità amministrativa al versamento di una sanzione da 5.000 a 200.000 euro per il committente che non riceve la documentazione che comprova l’adeguato versamento delle ritenute da parte dell’appaltatore  e degli ipotetici subappaltatori. La documentazione che, al momento, il subappaltatore è tenuto a rilasciare al rispettivo appaltatore, e quest’ultimo al proprio committente, riguarda, in via alternativa:

- la documentazione comprovante il versamento delle ritenute dei dipendenti,

- un’asseverazione del corretto svolgimento del versamento delle ritenute dei dipendenti da parte di un professionista o Caf imprese;

- una autocertificazione del corretto versamento delle ritenute che sostituisce l’impresa subappaltatrice.

Il subappaltatore e l’appaltatore, tramite la nuova disciplina introdotta dal decreto del Fare, devono richiedere all’Agenzia delle Entrate il rilascio del Durt che dovrà essere consegnato all’appaltatore ovvero al committente. Attraverso il Documento di regolarità tributaria è la stessa Agenzia a segnalare la posizione regolare dell’impresa rispetto ai versamenti dei debiti tributari, di sanzioni o interessi, che sono scaduti e non estinti dal subappaltatore alla data di pagamento del corrispettivo. La nuova norma, inoltre, prevede l’immissione di un nuovo portale delle Entrate tramite il quale si potrà ricevere in tempo reale il Durt. Si tratta di un cassetto fiscale regolarmente aggiornato sulla rispettiva posizione tributaria. Per accedere al portale è necessario impegnarsi a trasmettere, periodicamente, per via telematica i dati contabili e i documenti primari attinenti alle retribuzioni erogate, ai contributi versati nonché alle imposte dovute. La certificazione che può rilasciare l’Agenzia delle Entrate, tuttavia, riguarda i versamenti che si riferiscono all’anno solare per cui è già stato presentato il modello 770, alla data della richiesta da parte dell’impresa appaltatrice o subappaltatrice. Di conseguenza, all’attuale, può essere certificato solamente il corretto versamento delle ritenute operate sull’anno 2011 dal momento che il modello 770 relativo ai compensi erogati nel 2012 va presentato entro il 20 settembre 2013.

 

Fonte: www.leggioggi.it

Secondary ticketing, in UK un falsario froda migliaia di utenti

Numerosi utenti britannici di Viagogo, Seatwave, GetMeIn e StubHub - le "Big Four" del secondary ticketing - sono stati raggirati da un operatore fraudolento che attraverso le quattro piattaforme di rivendita ha smerciato migliaia di falsi biglietti elettronici per spettacoli e concerti. Secondo quanto riferito dall'emittente radiofonica Radio 4 della BBC, gli ignari possessori dei tagliandi contraffatti hanno avuto la sgradita sorpresa di venire respinti ai cancelli dal personale addetto ai controlli in quanto in possesso di documenti risultati non validi alla prova degli scanner elettronici utilizzati all'ingresso.

I siti di rivendita, per tutelarsi e proteggere i loro clienti, sono soliti pagare i rivenditori di biglietti dopo che il concerto ha avuto luogo e la transazione è andata a buon fine. Il falsario che ha smerciato i biglietti, tuttavia, si era guadagnato tramite precedenti operazioni lo status di operatore "fidato" riscuotendo le somme in anticipo.

Secondo quanto dichiarato da un esperto del settore, Reg Walker della Iridium Consultancy, il fenomeno nel Regno Unito sarebbe in crescita: "Negli ultimi quattro mesi soltanto abbiamo visto circolare oltre 2 mila biglietti contraffatti, e in una sala in particolare ne abbiamo visti di più che nei sei anni precedenti. Nella maggior parte dei casi il codice a barre riguarda un altro evento, oppure si tratta del barcode di un biglietto rivenduto più volte". I portavoce delle quattro società si sono difesi sostenendo che quando i biglietti falsi vengono individuati per tempo i tagliandi vengono tolti di circolazione e rimpiazzati; in caso contrario, gli utenti che non hanno ricevuto biglietti validi per l'ingresso vengono rimborsati.

 

Fonte: www.rockol.it

Manifesto per la cultura: Il sì del ministro Bray

23 Luglio 2013 - Il responsabile del dicastero dei Beni culturali ha apprezzato l'iniziativa lanciata da XL, il mensile di Repubblica dedicato a musica, cinema e arti varie "Hai paura del buio" per la rinascita culturale del paese.

La notizia, una volta tanto, è di quelle che fanno ben sperare: poche ore fa infatti, il Ministro della Cultura, Massimo Bray, ha pubblicato via Twitter e  Facebook, parole di grande apprezzamento per l'iniziativa che XL, il mensile di  Repubblica dedicato a musica, cinema e arti varie ha lanciato sulla sua copertina di questo mese riguardo un nuovo Manifesto per la cultura. /Hai paura del buio?/ -  questo il titolo del manifesto  -  è frutto dell'impegno e dell'esperienza di Manuel Agnelli, leader degli Afterhours, e cerca di coinvolgere in un'auspicata rinascita culturale colleghi musicisti e non solo.

La scopo infatti è quello di cercare di abbattere i muri e mettere in gioco diverse discipline  -  dal cinema al teatro, passando per danza, fumetti, letteratura e molto altro  -  per dimostrare come e quanto la cultura sia un settore fondamentale per la rinascita dell'Italia. La forza starà anche e soprattutto nelle tre date del festival /Hai paura del buio?/, che si svolgeranno tra agosto, settembre e ottobre a Torino, Roma e Milano e vedranno la partecipazione di moltissimi artisti che proveranno a interagire tra loro.

Lo stesso ministro Bray, tra l'altro, è apparso in collegamento video nel tardo pomeriggio al teatro Parenti di Milano, nel corso di una tavola rotonda dedicata alla musica dal vivo. Interrogato dall'ex assessore Stefano Boeri, che nei giorni scorsi si è fatto promotore di una proposta sulla scia del britannico /live music act/, volta a semplificare le regole dei locali che ospitano concerti, il ministro ha ribadito la sua volontà di presentare, a breve, un emendamento che servirà proprio a diminuire drasticamente le procedure burocratiche dei piccoli club, in modo da restituire la musica alle decine di locali che fungono da palestra per le band sconosciute o esordienti.

Tra gli interventi più interessanti, si segnala anche quello di Agnelli che ha comunque ricordato, non senza una vena polemica, come la tanto auspicata rinascita musicale della città di Milano non sia ancora avvenuta. Il riferimento, fin troppo chiaro  -  e non è stato l'unico nel corso delle serata  -  è alla manifestazione /Milano libera tutti/, mega concerto del 10 maggio 2011 che servì da incredibile traino elettorale alla vittoria di Giuliano Pisapia. Sul palco davanti alla stazione Centrale di Milano, proprio il futuro sindaco e Stefano
Boeri, prima di lanciarsi in un improbabile dj set, confermarono la cultura come centro focale del loro programma. Dopo le parole di Bray, il quale ha anche manifestato la voglia di partecipare a una delle tre date del festival, chissà che da Milano non si passi direttamente a /Italia libera tutti/... Ma questa volta, davvero con i fatti.

di Stefano Gilardino

 

Fonte: www.repubblica.it

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European Live Music Association (ELMA) NEWS

I partner ELMA partecipano all'evento di lancio di Music Moves Europe, Bruxelles.

14 febbraio 2018 - Bruxelles. Il Presidente Assomusica, Vincenzo Spera, e gli altri partner ELMA, partecipano all'evento di lancio di Music Moves Europe, organizzato dalla Commissione Europea. Music Moves Europe è un momento fondamentale per il rinnovo...